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'Un Pontefice che ha cambiato la storia'
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'Un Pontefice che ha cambiato la storia'
Il personale ricordo di Salvo Nugnes che, in passato, ha avuto modo di conoscere il quartiere di Buenos Aires dove il Santo Padre è cresciuto. 'Un uomo diventato simbolo globale di misericordia, giustizia e dialogo'
Con profonda commozione accolgo la notizia della scomparsa di Papa Francesco, un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità. Ho avuto l’onore e il privilegio di incontrarlo in più di un’occasione, a partire dall’udienza privata in Vaticano proprio all’inizio del suo pontificato, dove colsi immediatamente la forza della sua umanità, della sua semplicità.
Negli anni successivi ho avuto modo di approfondire la sua storia personale, recandomi a Buenos Aires, dove sono stato ospitato dai suoi amici più cari, che lavorano ancora oggi al fianco della Chiesa. Ho visitato i luoghi della sua giovinezza, la casa, il quartiere dove è cresciuto, e la sua prima chiesa, dove iniziò il suo cammino spirituale e pastorale. Un’esperienza che mi ha profondamente segnato e che mi ha permesso di comprendere da vicino le radici autentiche di un uomo diventato simbolo globale di misericordia, giustizia e dialogo.
Il pontificato di Papa Francesco è stato ricco di gesti forti e scelte coraggiose: dal rinnovamento della Curia romana alla lotta contro gli abusi, dall’impegno per i migranti alla custodia del creato, fino a un dialogo ecumenico e interreligioso mai così aperto. È stato il primo Papa gesuita, il primo dell’America Latina, il primo a scegliere il nome di Francesco, segno di una Chiesa chiamata alla povertà evangelica e alla prossimità.
In questo percorso spirituale, ho recentemente ricevuto una proposta che considero un dono immenso e inatteso: offrire il mio contributo per il grande evento legato alla figura di Carlo Acutis, il giovane testimone della fede che presto sarà proclamato Santo. Una figura moderna, vicina ai giovani e al mondo digitale, che rappresenta la continuità di quella Chiesa giovane e aperta che Papa Francesco ha sempre sognato e sostenuto.
Essere coinvolto in questo progetto storico è per me motivo di emozione profonda e gratitudine. Porto nel cuore ogni parola, ogni sguardo e ogni incontro avuto col Santo Padre, nella certezza che il suo insegnamento continuerà a risuonare nei cuori di milioni di persone nel mondo.
Papa Francesco ci lascia un’eredità spirituale e umana di valore incalcolabile. Per me, resterà sempre il Papa che ho potuto incontrare, ascoltare, e che con il suo esempio mi ha insegnato cosa significhi davvero aiutare il prossimo.
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