cultura e spettacolo
Festival, ufficiale: arriva Cipriani
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Festival, ufficiale: arriva Cipriani
Il contratto di Veaute non verrà rinnovato. Il ministro Giuli scrive al sindaco Sisti e annuncia l'aumento dei fondi erogati in favore della kermesse
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha inviato una lettera al Presidente e al Consiglio di amministrazione della Fondazione Festival di Spoleto per indicare, alla scadenza del contratto di Monique Veaute, il noto impresario di danza, arte e balletto Daniele Cipriani quale Direttore Artistico del Festival di Spoleto. Coerentemente con quanto previsto dalla nuova bozza dello statuto della Fondazione, il Ministero, azionista di maggioranza, intende investire con ancor maggiore determinazione nella Fondazione stessa per riportarla all’altezza del suo prestigio e un ancor più luminoso futuro”. Altra notizia contenuta nella missiva è l’aumento dei fondi da parte del Ministero, che già incide sul budget per il 70%. "Stiamo provvedendo – scrive il ministro – affinché ciò avvenga sin dall’anno in corso non appena il nuovo statuto sarà operativo”.
Impresario di danza, arte e balletto, Daniele Cipriani si forma presso l’Accademia Nazionale di Danza e inizia sin da giovanissimo l’attività di organizzazione eventi, corsi di formazione e conferenze, anche in collaborazione con le Università di Roma La Sapienza e Roma Tre.
Già direttore artistico per la danza del Ravello Festival (dal 2008 al 2010) e di Positano Premia la Danza Léonide Massine (dal 2011 al 2015), dà vita al Premio Benois-Massine Mosca-Positano in gemellaggio con il Prix Benois de la Danse, conferito per la prima volta nel 2014 a Positano e al Teatro Bolshoi di Mosca.
Nel 2003 fonda la DANIELE CIPRIANI ENTERTAINMENT, che si occupa della produzione di spettacoli di danza, dell’organizzazione e promozione di eventi di spettacolo e della distribuzione di alcune delle compagnie internazionali di danza più applaudite al mondo, come la Martha Graham Dance Company, Twyla Tharp Dance, Susanne Linke, Lutz Förster e Limón Dance Company. Dal 2012 DCE è riconosciuta dal Ministero della Cultura. È l’unica compagnia italiana privata presente nelle ultime stagioni della maggior parte delle fondazioni liriche italiane, come Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Regio di Torino, Teatro La Fenice di Venezia, Carlo Felice di Genova, Sferisterio di Macerata. Tra le più importanti collaborazioni, quelle con il Teatro Massimo di Palermo e il Teatro dell’Opera di Roma.
Negli spettacoli curati da Daniele Cipriani hanno danzato alcuni dei maggiori artisti internazionali, come Eleonora Abbagnato, Marianela Nuñez, Natalia Osipova, Carolyn Carlson, Susanne Linke, Roberto Bolle, Carla Fracci, Luciana Savignano, Svetlana Zakharova, Mats Ek, Ana Laguna, Dominique Mercy, Manuel Legris, Aurélie Dupond, Joaquin De Luz, Sergio Bernal, Nicolas Le Riche, Leonid Sarafanov, Vladimir Shklyarov, Lucia Lacarra, Ivan Vasiliev, Silvia Azzoni, Davide Dato, Polina Semionova e molti altri. Negli ultimi anni DCE ha realizzato un ampio progetto di recupero del repertorio italiano del secondo ‘900, iniziato con l’acquisizione dello storico “Lo Schiaccianoci” di Amedeo Amodio e successivamente i balletti “Coppelia” e “Carmen” dello stesso coreografo. Nel 2018, ha riportato in scena con la sua compagnia il balletto “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti: lo spettacolo è stato ospite del prestigioso Winter International Arts festival di Sochi (Russia), dell’Heritart Festival di Salona (Croazia) e recentemente dell’Opera Nazionale di Bucarest, ed è tuttora in tour nei teatri italiani. Nel 2019 nasce Daniele Cipriani|Arte, sezione della DCE dedicata ad eventi d’arte.
I commenti dei nostri lettori
Signor Smith
1 giorno fa
Morto il Re? Viva il Re! Una valutazione seria su Cipriani non potrà che essere azzardata solamente a luglio 2026, a Festival chiuso, ed anche allora sarà parziale... in bocca al lupo a lui, a Monique Veaute che ha avuto un percorso a volte discusso ma certamente in notevole crescita, e - soprattutto - auguri a Spoleto, sperando che il Festival che verrà plasmato dal nuovo statuto sia un'istituzione matura, autonoma, moderna ed efficiente. Purtroppo l'esperienza insegna che questi risultati sono molto difficili da ottenere quando la mano pubblica (ministeriale, chiunque stia al ministero) esercita tutta la potenza dei suoi finanziamenti.
Tiby
2 giorni fa
Giuli?.. vedremo il programma e la realizzazione...o se è solo una poltrona da e per occupare altro spazio,visto anche il nuovo Statuto con l'annunciato aumento del budget. Via il direttore arriva il sovrintendente!
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