le interviste di Sol

'Gli scacchi maestri di vita'

 

Intervista al vicesindaco Stefano Lisci, assessore con delega allo sport, alla vigilia del Primo Torneo di Scacchi Grand Prix dell’Umbria Città di Spoleto. “La nostra città può essere casa degli scacchi e di ogni sport, sia del fisico sia della mente”

 

Mancano pochi giorni all’inizio del Primo Torneo di Scacchi Grand Prix dell’Umbria “Città di Spoleto”, evento fortemente voluto dal vicesindaco con delega allo Sport Stefano Lisci. Spoletonline ha voluto incontrarlo a pochi giorni dal fatidico “bianco in moto”, previsto per venerdì 4 ottobre a Palazzo Leti-Sansi, per fare il punto sullo sport in città e conoscere meglio il “Lisci scacchista”.

Vicesindaco, ci siamo: manca davvero poco all’evento. “Sì. Ci abbiamo lavorato per mesi, ma devo dire che grazie all’impegno dell’amministrazione comunale, alla disponibilità della Bonifica Umbra nella persona della direttrice Candia Marcucci, e al lavoro incessante dell’associazione sportiva ‘A Gonfie Vele’ la mole di fatica sta dando i suoi frutti, come si evince dal numero dei preiscritti ai tre tornei in cartellone”.

Ben 142, al momento. E le iscrizioni non sono ancora chiuse. Quasi un record per essere una prima edizione. “Il livello dell’organizzazione è molto elevato e poi c’è da dire che la nostra città attrae sempre. Senza essere presuntuoso, credo che il fascino di Spoleto sia garanzia di valore aggiunto per qualsiasi iniziativa si metta in campo. Gli organizzatori mi hanno spiegato che se per due anni consecutivi l’evento supera la soglia dei 130 iscritti, il torneo è riconosciuto di interesse nazionale dalla Federazione Scacchistica Italiana. L’obiettivo è di diventarlo già dall’edizione 2025. Ritengo che questo sia soltanto l’inizio di un viaggio molto lungo e avvincente”.

Che rapporto ha Lisci con gli scacchi? Da ragazzo giocavo ore intere con gli amici, pur senza poter contare su di una preparazione teorica. Trascorrevamo interi pomeriggi imparando a considerare le conseguenze di ogni nostra singola mossa, ogni azione. E’ questo, ritengo, l’insegnamento più importante che ci offre il gioco degli scacchi: la responsabilità delle nostre scelte. Vale sulla scacchiera come nella vita reale. Andrebbe insegnato in tutte le scuole”.

In effetti in alcune nazioni gli scacchi sono materia di studio dalla prima elementare fino al quinto superiore… “Sarebbe sano inserirli nei programmi scolastici anche qui da noi. Non è detto che nella nostra città ciò non sia possibile. Aiuterebbe a crescere studenti – e insegnanti – più responsabili, consapevoli e dalla mentalità molto più elastica”.

Spoleto potrebbe diventare la casa degli scacchi. “La nostra città può essere la casa di tutti gli sport, sia del fisico che della mente. A breve partiranno cantieri importanti, alla chiusura dei quali l’intera impiantistica cittadina respirerà un’aria completamente diversa”.

Dieci milioni per lo stadio e il palazzetto vecchio. “Avevano bisogno di manutenzione straordinaria da decenni e siamo stati bravi a reperire i fondi necessari per donare loro nuova vita. Quando i nuovi impianti saranno inaugurati, vale a dire tra circa dodici mesi, apparirà chiaro l’avvenuto ‘ritorno al presente’ per lo sport della nostra città”.

Al torneo di Spoleto saranno presenti rappresentanti federali e maestri internazionali. Si parla della tappa di Spoleto come del torneo dal tasso tecnico più elevato dell’intero Grand Prix 2024. Pensa di passare? “La par condicio impedisce al vicesindaco di prendere parte a eventi pubblici in veste istituzionale. Ma Stefano Lisci è appassionato di scacchi e, in quanto tale, credo proprio che verrà a Palazzo Leti-Sansi per godersi alcune partite dei migliori giocatori in circolazione”.



I commenti dei nostri lettori

Eber Marsilli

2 mesi fa

Gran gioco gli scacchi.... Buon torneo..e saluti a tutti. Io ho 75 anni e gioco da quando ne avevo 10.. Non si finisce mai d'imparare Ciao

stefano

2 mesi fa

Quali sport? solo il padel, vista la continua costruzione dei campi. Perché il nuovo palazzetto non potrà ospitare grandi eventi, così come il palarota, ormai obsoleto. Obsoleto come lo stadio, per il quale non si sa quali interventi verranno fatti. Ad oggi, al palarota, dovranno trovare spazi liberi le varie squadre maschili e femminili, sia giovanili che non, di basket e pallavolo, il calcio a 5 e la ginnastica. ma a spoleto l'unico altro impianto quasi decente è stato scelto di darlo a privati per farci altri campi da padel.

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