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Il PalaSport spacca la politica
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Il PalaSport spacca la politica
Consiglio comunale diviso sul progetto. Il PD euforico: 'Cambierà in positivo la città'. Critiche invece da Dottarelli e Profili: '6 milioni per 390 posti'
Il progetto riguardante il nuovo palazzetto dello Sport spacca la politica locale. Il Partito Democratico, ad esempio, “esprime grande soddisfazione per la pratica di Rigenerazine Urbana approvata ieri a maggioranza in consiglio comunale. Infatti Cintioli, Piccioni, Profili, Dottarelli e Catanossi (rappresentanti dell'opposizione presenti in aula) hanno detto palesemente no alla ricostruzione del palazzetto vecchio, al rifacimento completo dello stadio con tribuna coperta, oltre che alla riqualificazione dell'intera area del Chico Mendes. Un progetto a lungo atteso che rappresenta ulteriore tassello al piano complessivo che cambierà in positivo la città. Siamo soddisfatti degli interventi già fatti e in fase di realizzazione sull'impiantistica sportiva, ricordiamo i campi di Santo Chiodo, il campo di basket di via Visso, il campetto di Monteluco, gli interventi di sistemazione e rifacimento degli spogliatoi degli impianti gestiti dalle varie società di calcio, il progetto per la rigenerazione del Flaminio, il progetto e il bando vinto per il rifacimento completo della pista di atletica che sarà avviato nei mesi a venire, il Project Financing del Palatenda, oltre all'efficientamento di molte palestre del nostro territorio comunale. Tutto questo dopo anni di immobilismo. La politica di questa amministrazione è quella di fare fatti e non parole accompagnate sempre da sterili polemiche”.
Diametralmente opposto, invece, il punto di vista dei consiglieri del gruppo di opposizione Alleanza Civica Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili. "In consiglio comunale abbiamo ribadito che con la Giunta Sisti il principio della continuità amministrativa è diventato una chimera. Eppure si tratta di un principio fondamentale da rispettare, in quanto garantisce ai cittadini che progetti già intrapresi e finanziamenti già avviati non vadano persi nel passaggio da un'amministrazioni all'altra.
Di che cosa parliamo? Del fatto che il Comune di Spoleto si è visto revocare dalla Regione Umbria, con DD n. 7138 del 2 luglio 2024, il posto in graduatoria per un finanziamento di 583.000 euro per il palazzetto dello stadio. Il finanziamento era stato chiesto nel 2020 dalla Giunta de Augustinis, la quale aveva presentato un progetto per l’efficientamento energetico del palazzetto, che, da quanto possiamo dedurre dai vecchi comunicati stampa del Comune, prevedeva il rifacimento del tetto e di tutti gli infissi.
Perché Spoleto perde questi fondi? Perché nel frattempo è arrivata la giunta Sisti che ha cambiato le carte in tavola (così come è successo in passato per le scuole), realizzando un nuovo progetto che prevede di demolire il vecchio palazzetto e di ricostruirlo ex novo. Di conseguenza, ecco che i 583 mila euro per rifare tetto e infissi di un edificio che verrà demolito, giustamente, ci sono stati revocati! Quando l’amministrazione Sisti si è insediata, oltre a questo finanziamento ne ha ereditato anche uno di rigenerazione urbana del PNRR dal Commissario Tombesi, per 5.5 milioni di euro che decide di utilizzare a Palazzo Collicola ed in buona parte nell'area stadio, palazzetto e Parco Chico Mendes. Il nuovo progetto voluto dalla Giunta Sisti vale oltre 10 milioni di euro e viene diviso in stralci funzionali.
Il primo stralcio riguarda demolizione, ricostruzione e, in un secondo momento, l’adeguamento alla classe sismica IV del palazzetto. Il secondo la copertura dello stadio e la riqualificazione dell’ex bocciofila e il terzo la rigenerazione del Parco. A questi va aggiunta una serie di ipotesi di progetti integrativi, che farebbero schizzare i costi a delle cifre inimmaginabili.
Quale stralcio decide di finanziare Sisti con i soldi del PNRR? Proprio il primo, quello della demolizione del palazzetto, dove era già in itinere la richiesta di finanziamento della Giunta de Augustinis, e questa scelta politica ha portato alla revoca del finanziamento di 583 mila euro!
Secondo il nuovo progetto, per la ricostruzione del palazzetto verranno usati circa 4 milioni di euro del PNRR, mentre, per il suo adeguamento in classe sismica IV, la Giunta Sisti decide di attivare un mutuo di 2 milioni di euro, facendo lievitare il costo a 6 milioni di euro. Ma la classe sismica IV, che riguarda gli edifici da utilizzare in caso di emergenza e calamità dalla Protezione Civile, per noi è oltremodo eccessiva, perché la posizione del palazzetto non è appropriata per la gestione di tali circostanze, in quanto sarebbe difficile da raggiungere per la maggior parte dei cittadini e i mezzi della Protezione Civile probabilmente avrebbero molta difficoltà ad accedere all’edificio stesso.
Tra l’altro, 6 milioni sono una cifra talmente importante, da farci immaginare un grande palazzetto da oltre 1000 posti, in grado di ospitare eventi sportivi importanti e di rilievo nazionale. E invece no! Spoleto avrà un nuovo palazzetto con una capienza di circa 390 posti, che al massimo potrà ospitare le stesse manifestazioni che ospitava l’attuale, o forse eventi “tra scapoli ed ammogliati”!
Ma al mago della programmazione Sisti qualche domanda dovremo pur farla, avremo pure il diritto di chiedergli qualche chiarimento:
1. Visto che il progetto del palazzetto della Giunta de Augustinis era già in marcia, perché non ha concentrato le risorse del PNRR sull'altra parte dell'area dello stadio che non ha ancora copertura economica, invece che su quella già finanziata o in "odore" di finanziamento?
2. Quanto è costato il progetto per l’efficientamento energetico dell’amministrazione de Augustinis e con quali risorse è stato pagato?
3. Il nuovo progetto del palazzetto è stato partecipato alle società sportive, che, in definitiva, sono quelle che usufruiranno della struttura?
Domande che abbiamo rivolto direttamente al primo cittadino, ed abbiamo raccontato ieri quello che avremmo fatto noi. Come era facile immaginare, nel merito nessuna risposta, dal primo cittadino ci sono stati riproposti i soliti voli pindarici, di chi, secondo noi, è più interessato a alimentare il proprio ego piuttosto che occuparsi delle esigenze dei cittadini.
Quella del palazzetto è solo un’altra storia di confusionaria amministrazione: il Sindaco Sisti, uomo solo al comando, avalla l’affidamento diretto per il progetto dell’area stadio, palazzetto e parco Chico Mendes all’architetto Enzo Eusebi del Nothing Studio di Martinsicuro. Il progetto è anche bello, ma secondo noi poco utile alle esigenze della città e soprattutto è molto dispendioso: 6 milioni di euro per un nuovo palazzetto di circa 390 posti, di cui 2 milioni di mutuo che graveranno sulle generazioni future. Un nuovo palazzetto che comunque continuerà a non soddisfare la forte esigenza di avere una struttura adatta al turismo sportivo di grande richiamo. L’unica cosa che soddisfa è il consumo di suolo, l’attuale Palazzetto è di circa 6000 metri cubi, quello nuovo 22000, ma questa maggioranza non erano quelli del consumo di suolo “0”?
Ed il secondo stralcio del progetto della Giunta Sisti? All’inizio dell’anno l’amministrazione ha partecipato ad un altro bando della Regione, per un progetto da oltre 2 milioni di euro per la copertura dello stadio, di cui 1.2 milioni sempre di co-finanziamento. Anche in questo caso, siamo stati esclusi dalla graduatoria per incompletezza della documentazione e dunque per ora rimane un annuncio roboante dell’Amministrazione Sisti! E qualora si trovassero le risorse in futuro, si rischierebbe di perdere l’utilizzo dello stadio per i prossimi 4/5 anni, per la non simultaneità degli interventi. Poi ci fa sorridere e sembra assurdo riqualificare uno stadio che sarebbe adatto ad una categoria quasi da lega-Pro, e nella sostanza dai progetti presentati ieri, per far posto a questo mega palestra il nuovo campo da giuoco che dovrà essere ridimensionato non sarà probabilmente idoneo nemmeno per la serie “D”.
E il terzo stralcio? E tutti i progetti integrativi previsti nei sogni di Sisti? Sogni, appunto! Inoltre, c’è il fattore tempo, perché se il progetto della Giunta Sisti non verrà realizzato in due anni, cioè entro il 2026, trattandosi di risorse del PNRR, dovremo restituire i soldi alla Comunità Europea, con conseguente pesante indebitamento del Comune. Eppure siamo già a settembre 2024, ma non c’è traccia dei lavori. Il risultato al momento è penoso: di tante promesse, alla fine avremo un nuovo palazzetto con circa 200 posti in più dell’attuale, alla “modica” cifra di 6 milioni, di cui 2 sulle spalle dei cittadini. Per il resto, possiamo dire addio alla tribuna, al Chico Mendes e anche ai 583 mila euro, quelli erano veri, ma ci sono stati revocati - concludono Dottarelli e Profili - per le scelte politiche e i sogni della Giunta Sisti”.
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