cronaca

Valnerina, dietrofront di Anas e Regione

 

Primo set per il Comitato Patrimonio, progetti retrocessi allo stadio di Fattibilità. Proseguono le iniziative

 

La SS 685 “Tre Valli” della Valnerina per il momento è salva, il primo set lo vince il Comitato Patrimonio. A volte la mobilitazione dà i suoi frutti, se è vero – come è vero – che Anas ha rimescolato tutte le carte relative alla galleria del cimitero di Sant’Anatolia e alla famigerata “variante” di Serravalle, oggetto di vibranti proteste da parte di residenti e associazioni.

La risposta che Anas ha dato alla richiesta di accesso agli atti, presentata lo scorso marzo dall’avvocato del Comitato Valeria Passeri, non lascia adito a dubbi: tutti i cantieri sono in fase di riprogettazione, addirittura due su tre sono tornati indietro alla Fattibilità tecnico-economica, pertanto non sono neanche, ancora, condivisibili con gli eventuali interessati.

Il che, tradotto in parole più semplici, sta a significare che la politica regionale in vista delle elezioni del prossimo autunno ha messo in pausa l’intera questione, preferendo lasciarla in eredità a chi ci sarà dopo l’attuale giunta, sia essa una Tesei bis oppure di centrosinistra. Come si ricorderà, l’avvio dei cantieri era previsto per lo scorso 31 dicembre, il che rende appieno l’idea della portata della protesta messa in campo dal comitato, dalle associazioni e dai cittadini della Valnerina.

Nel frattempo proseguono le iniziative di sensibilizzazione e di contrasto da parte del Comitato, che incassa questo primo successo ma mantiene alta la soglia di attenzione sulle delicate questioni ambientali, che devono essere tenute in considerazione al pari dei necessari miglioramenti alla viabilità.



I commenti dei nostri lettori

Francy F

4 mesi fa

Ottimo, adesso non demordiamo e continuiamo a combattere il progetto scempio. Mai abbassare la guardia contro i devastatori!

Carlino

4 mesi fa

Obiettivamente il passaggio della Statale Valnerina per Sant'Anatolia di Narco, così come quello attraverso Serravalle, rappresentano strozzature che rendono disagevole la marcia dei mezzi, specie pesanti, e nel caso di Serravalle particolarmente, anche un disagio per chi vi abita. Ma se si prosegue nella logica della massimizzazione del risparmio di tempo, per la quale conta soltanto collegare nel minor tempo possibile un punto A a un punto B, si finisce per alterare in modo irreparabile ambienti naturali e umani che vivono su equilibri delicati, dove non si può spingere il compromesso fra le diverse esigenze oltre una certa soglia. E la Valnerina è una delicata meraviglia autentica, e un unicum da preservare per le future generazioni

Roberto Quirino

4 mesi fa

Quindi, è possibile opporsi e combattere progetti insensati e dannosi per l'ambiente e per il nostro territorio!

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