cronaca

Incendio Italmatch, sigilli al reparto

 

Indagini in corso per risalire alle cause del disastro. Mistero sul perché il sistema antincendio non sia stato all'altezza della situazione

 

Incendio alla Italmatch Chemicals, reparto ancora sotto chiave. Proseguono le indagini relative all’incendio di martedì scorso, che ha interessato dapprima un bollitore per poi diffondersi a catena lungo l’intero reparto del fosforo rosso. E proprio l’intero reparto è stato posto sotto sequestro da parte delle autorità giudiziarie, con i sigilli invalicabili in attesa che l’inchiesta giunga a compimento. Da quanto si apprende ad incendiarsi sarebbe stato un primo bollitore, dal quale le fiamme si sono propagate a tutti gli altri trasformando il reparto in un inferno. Persino il jet scrubber, che serve ad abbattere i fumi di lavorazione, sarebbe stato avvolto dalle fiamme. Come una belva dotata di vita propria, il rogo ha poi raggiunto una macchina per il filtraggio del fosforo rosso, che si trova a una ventina di metri di distanza dal punto in cui è scoppiato il primo incendio, avvolgendo anch’essa.

Un miracolo, un vero miracolo il fatto che il tutto si sia verificato al cambio di turno, quando all’interno del reparto non c’era nessun lavoratore. Un miracolo che fa il paio con quello relativo alle linee del fosforo giallo, distanti poche decine di metri dal luogo dell’accaduto ma che per fortuna non sono rimaste coinvolte, grazie all’intervento dei vigili del fuoco e di tutte le forze dell’ordine coinvolte, altrimenti si parlerebbe di ben altri bilanci sotto ogni punto di vista.

Ovviamente è già partita l’inchiesta interna dell’azienda, con il Direttore di stabilimento Fraschini e il suo staff alla ricerca delle responsabilità umane. Ma il punto, per chi guarda la faccenda dal di fuori delle mura della Italmatch, è ovviamente un altro e cioè: come è possibile che in casi come quello di martedì non sia bastato il sistema di sicurezza antincendio? Sta di fatto che una reazione a catena di tale portata si è verificata a pochi passi dalle piscine comunali, dalla stazione ferroviaria, da quartieri residenziali e dalle scuole, per fortuna con l’anno scolastico già concluso.



I commenti dei nostri lettori

XXX

5 giorni fa

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Silvia

6 giorni fa

In realtà le due scuole dell' infanzia limitrofe (Villa Redenta e Prato Fiorito) erano assolutamente aperte, tanto che i bambini sono stati fatti evacuare.

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