cronaca

AGGIORNAMENTI esplosione alla Italmatch

 

A esplodere sarebbe stato un bollitore di fosforo rosso

 

Sarebbe stato un bollitore, per fortuna, e non un reattore per fosforo giallo, l’apparecchio interessato dall’esplosione di oggi all’Italmatch Chemicals. Da quanto trapela da fonti interne, la zona della fabbrica interessata è quella del fosforo rosso, dunque proprio davanti alle piscine comunali che in quel momento – poco dopo le 13 – erano piene di gente, tra cui molti bambini. Fortuna ha voluto che al momento dell’esplosione nessun operaio fosse nelle immediate vicinanze. Al momento nessuna comunicazione ufficiale è ancora giunta dall’azienda, il cui direttore di stabilimento Maurizio Fraschini risulta assente.

Il fosforo rosso è il risultato della trasformazione del fosforo giallo tramite una reazione, che alla Italmatch si consuma utilizzando uno dei tre macchinari presenti – appunto i reattori – risalenti tutti al secolo scorso. Una volta trasformato in rosso, il fosforo perde l’alta infiammabilità ma mantiene una capacità di combustione impressionante, come sa bene ad esempio chi utilizza i comuni fiammiferi. La sua combustione riesce a bruciare l’ossigeno in modo talmente veloce che il fosforo rosso viene utilizzato come additivo antincendio, in quanto è in grado di privare le fiamme dell’ossigeno necessario alla loro stessa alimentazione.

E’ chiaro che un conto è avere un cerino e ben altra cosa, invece, sono tonnellate e tonnellate di fosforo, tanto lavorato quanto ancora giallo, dunque altamente infiammabile se messo a contatto con l’aria. Si riapre dunque l’eterno dibattito sull’opportunità di tenere aperta un’azienda chimica vecchia di oltre un secolo, e con strutture che da anni hanno bisogno di manutenzione straordinaria, in una zona residenziale a due passi dalla stazione e dalle scuole.

Anche nei giorni scorsi, infine, è stata avvertita da molti la caratteristica puzza agliosa di fosfina e caprolattame, sostanze altamente nocive per la salute. Da non confondersi, ovviamente, con la puzza di uova marce che si sente quando piove o quando vengono lavate con lo zolfo le vasche della fabbrica.



I commenti dei nostri lettori

Giuliano Maria Mastroforti

11 giorni fa

Fino a quando non capirete che non è nato un Impianto in mezzo alle abitazioni, ma che le abitazioni sono state costruite intorno all' Impianto, queste cose andranno messe in conto. Riguardatevi, per chi è del Mestiere, come erano classificate le Zone Limitrofe all' ItalMatch nel PRG che a Suo tempo portava la Mia Firma, e tutte le precauzioni e gli accorgimenti prescritti ed obbligatori per salvaguardare la salubrità e la sicurezza nel raggio di molte e molte centinaia di metri da un Impianto a Rischio Rilevante. Se poi non sono state attuate, questo è un altro discorso.

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