politica

San matteo, il City Forum parla chiaro

 

"Il nostro ospedale non è un albergo diurno per professionisti. Non ci arrenderemo mai fino al ripristino totale dell'ospedale che ci spetta"

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal City Forum di Spoleto:

"Come associazioni aderenti al City Forum ribadiamo con forza che la Città di Spoleto non intende accettare lo smantellamento del proprio ospedale DEA, uno dei più importanti e necessari dell’Umbria, accompagnato da paradossali provocazioni da parte della Regione e della sua ASL. La grande maggioranza della popolazione la pensa così. E’ grottesco che Regione e ASL pensino di tacitarci annunciando – dopo la sequenza di casi mortali e la loro paura di essere inquisiti dalla giustizia – che verrà assicurato un, dicesi un cardiologo, prendendolo di qua e di là a turno, quando il loro dovere è restaurare il Reparto di Cardiologia con l’UTIC per quanti, specie anziani, hanno problemi cardiaci acuti. Quello che c’era in passato nel DEA, né più né meno. E’ patetico che parlino di Chirurgia testa -collo, quasi a compenso del Reparto Nascita e tutto il resto soppresso: un solo intervento magnificato, per il quale viene da Terni un professionista prossimo alla pensione, precisando che è stato aiutato da chirurghi venuti da Foligno, facendo capire che è stato disperso anche l’organico locale dei chirurghi. Che cos’è il “San Matteo”? Un albergo chirurgico diurno per professionisti in trasferta? Ma peggio, alla testa-collo verrebbero dedicati tre posti letto negli spazi della Ginecologia, a conferma che si vuole lasciar finire anche questo residuo reparto ormai ridotto al lumicino: alle pazienti che ne hanno bisogno, si dice di attendere perché a Spoleto si possono fare tre, dicesi tre, interventi al mese, e mai in ore notturne, sabato e festivi, insomma per un’emorragia la donna corra a Foligno o altrove! Tutto questo è vergognoso. E la ASL, con la connivenza di quasi tutti i sanitari che fanno i propri interessi, accelera per nominare “primari unici” Foligno-Spoleto, ai quali si assegna stabilità e reparto a Foligno e presenza ambulatoriale accessoria a Spoleto. Non sorprende che il Piano fabbisogni mandato dalla Regione al Ministero preveda per Spoleto un numero ridicolo di posti letto, meno di un ospedaletto di base: infatti non servono posti letto dove vengono soppressi tutti i Reparti di degenza. Presto la popolazione dovrà tornare in piazza, perché si mette a rischio tutta la gente del cratere-emergenza e si soffoca un’intera città. Chiunque andrà a governare la Regione tra qualche mese, sappia che non ci arrenderemo mai fino al totale ripristino della cura, urgenza e traumatologia nell’Ospedale che ci spetta. E lo stesso discorso vale per il Distretto della sanità territoriale".



I commenti dei nostri lettori

La politica dovrebbe essere: Onestà, serietà e trasparenza. Invece....

6 mesi fa

In fatto di sanità, è umiliante il modo in cui la Regione si sta comportando nei confronti dei cittadini del territorio spoletino e della Valnerina. Confrontandola con ciò che si sta realizzando a Foligno, se non è disparità questa, gli amministratori della Regione ci spieghino che cos'è. Anziché cercare di camuffare le loro intenzioni chiamandolo "Terzo Polo", è bene che lo chiamino con un altro nome, ma che sia più comprensibile e chiaro a tutti. Insomma, per dimostrare quel poco di serietà e di onesta politica che è rimasta, bisogna smetterla di far credere ai cittadini ciò che non si ha la volontà di fare. Bella o brutta che sia, la verità dai cittadini viene sempre apprezzata perché chiarisce loro le idee e indica come reagire. Ma questo non si vuole, vero?

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