cronaca

Nuova galleria, il Comitato dice 'no'

 

Grande partecipazione a Sant'Anatolia per l'assemblea sui progetti Anas che trasfigureranno la Tre Valli. Residenti pronti alla battaglia legale, mentre la ditta appaltatrice finisce sotto inchiesta a Catania

 

Sviluppo non vuol dire devastazione ambientale, la Valnerina dice “no” ai progetti calati dall’alto dall’Anas, per di più affidati a ditte sotto inchiesta della magistratura. Estremamente partecipata, ieri sera (18 gennaio), l’assemblea pubblica organizzata a Sant’Anatolia di Narco dal Comitato Patrimonio Valnerina, costituitosi formalmente a dicembre ma che da oltre un anno si batte contro la serie di progetti altamente impattanti, che andranno a trasfigurare il tratto della Tre Valli lungo la Valnerina, da Sant’Anatolia fino a Norcia. Gallerie, varianti, viadotti sopra il fiume Corno: anni e anni di cantieri che creeranno disagi e comporteranno la chiusura di numerose attività economiche, penalizzando il turismo e l’intero suo indotto, al solo scopo di equiparare la Tre Valli a una strada C2, vale a dire un’arteria viaria di larghezza identica a quella attuale per il transito dei veicoli, ma con un metro di banchina per lato. Circa 30 milioni di euro per dei lavori impattanti e inutili, a detta del Comitato calati dall’alto con l’avallo praticamente silenzioso delle amministrazioni locali, fatta eccezione per alcune voci fuori dal coro. A cominciare dall’assessore di Sant’Anatolia Anna Corti, vicepresidente del Comitato, che sul tema è in palese dissenso rispetto alla giunta del sindaco Tullio Fibraroli – assente ieri sera –, proseguendo con il Comune di Scheggino, che ha ribadito la propria contrarietà all’intervento tramite l’assessore Stefania Mercantini, dimostrando come la giunta comunale della Perla del Nera non sia sempre allineata tout-court con le decisioni della giunta regionale. Quanto agli altri Comuni, ieri tutti assenti ingiustificati, a sottolineare la cortina di silenzio che avvolge l’intera operazione. E se è vero che il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera, proprio a Spoletonline, ha garantito massima partecipazione riguardo il progetto relativo alla variante di Serravalle, sta di fatto che l’inizio dei lavori per la realizzazione di una nuova galleria a Sant’Anatolia di Narco è previsto per la prossima primavera.

Presente ieri sera anche il consigliere regionale dei 5 Stelle Thomas De Luca, membro della seconda commissione dell’Assemblea legislativa, il quale ha assicurato che il Comitato verrà sentito in audizione prima dell’avvio dei lavori. Presente anche l’onorevole Adriana Galgano, che ha offerto il proprio appoggio e sostegno totale alle iniziative che il Comitato intenderà intraprendere nel breve e medio periodo.

Ma c’è di più. E’ proprio di ieri mattina la notizia che l’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l’illegalità ha chiesto alla Prefettura di Perugia, alla Commissione regionale antimafia, all’Ufficio speciale per la ricostruzione e all’ufficio di coordinamento del Pnrr Umbria “un approfondimento e una verifica degli appalti” in relazione al “coinvolgimento nell’inchiesta ‘Buche d’oro’, di cui si sta occupando la Procura di Catania, della ditta appaltatrice per i lavori da Sant’Anatolia di Narco a Norcia”. La richiesta è firmata dal presidente Walter Cardinali, presente fra il pubblico ieri sera a Sant’Anatolia di Narco. Un segnale esplicito che dovrebbe consigliare quantomeno prudenza sia ad Anas sia all’assessore Melasecche, che ha bollato di recente come “negazionisti” e antisviluppo i cittadini che amano il proprio territorio con i suoi ritmi specifici, e che chiedono di essere ascoltati.

Sta di fatto che, mentre l’antimafia mette sotto la lente di ingrandimento la ditta messinese progettatrice e poi aggiudicataria dei lavori in appalto, il Comitato annuncia battaglia legale senza quartiere, ritenendo violati alcuni diritti fondamentali dei residenti sotto l’aspetto partecipativo, sociale, economico e sanitario

A illustrare dettagliatamente il punto di vista del Comitato Patrimonio Valnerina attraverso dati tecnici, turistici e demografici, sono stati Monica Mattioli, il dottor Armando Mattioli, l’ingegner Riccardo Modestia e Paolo Capocci. Moltissimi, poi gli interventi del pubblico, a cominciare da un altro membro del Comitato, l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Comuine di Sant’Anatolia Sandro Sabatini. Alla battaglia hanno già aderito Italia Nostra, Legambiente – intervenute ieri sera – e altre associazioni del territorio. Il tempo stringe, è vero, ma da ieri sera la voce dei residenti gode di rinnovato vigore.



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I commenti dei nostri lettori

Diogene

1 anno fa

SPENDERE TANTI SOLDI PER UNA COSA INUTILE ??? POSSIBILE CHE NON CI SIANO IDEE CAPACI DI CREARE SVILUPPO ED OCCUPAZIONE PER QUESTO TERRITORIO ???

Roberta Privitera

1 anno fa

Per Franco Lucidi: ringrazio anticipatamente per il contributo che potrà dare alla causa degli abitanti della Valnerina e di tutti coloro che la frequentano e amano. Solo chi vive e ha un'attività in quelle splendide quanto difficili zone, sa cosa significheranno i cantieri per le opere inutili, costose e dannose che tanto desidera Melasecche. Terremo conto anche delle promesse non mantenute fatte da Anas- il ponte demolito doveva essere ricostruito, se non erro- così come quelle dei sindaci che hanno cambiato opinione tradendo la fiducia dei cittadini e degli stessi amministratori che li affiancano. Quindi ottimo consiglio quello di diffidare, lottando personalmente e collettivamente per i propri diritti. Grazie.

Roberto Quirino

1 anno fa

Non è tanto la "Tre Valli" che verrebbe "trasfigurata", quanto la Valnerina, che verrebbe sfigurata, il territorio di pregio ambientale, storico e culturale, attraversato dal fiume Nera, per tutti i motivi esposti dai membri del comitato e da coloro che giustamente si oppongono a questi insensati lavori. E intendiamoci bene, ad essere antimoderno e sorpassato è proprio l'assessore Melasecche con i suoi accoliti di governo regionale e nazionale, con la loro concezione ingegneristica e invasiva della gestione del territorio. Stendiamo un velo più che pietoso sull'uso vergognosamente strumentale, sensazionalistico e insensato del termine "negazionista": c'è un solo "negazionismo", quello che nega l'Olocausto...

Franco Lucidi

1 anno fa

Purtroppo sono arrivato con notevole ritardo e me ne sono andato dopo aver sentito un paio di interventi, in considerazione di un altro mio impegno. Premesso che nessuno credo mette in dubbio l'alterazione del tessuto ambientale della Valnerina, con la realizzazione della nuova galleria, come nessuno, per la galleria già realizzata, ha contestato il deturpamento ambientale dello svincolo sulla S.S. Valnerina, solo che quest'ultima chiaramente è stata una grossa ricchezza per la comunicazione tra la Valnerina e lo Spoletino e quindi è stato dimenticato il problema ambientale (anche se ha comportato la demolizione del ponte della ferrovia Spoleto/Norcia), ieri tanto invocato, unitamente ai problemi che comporterà per il percorso della ferrovia Spoleto/Norcia . Tanto vale fare un pò di riassunto. L'Italia deve spendere diversi miliardi di €uro relativamente ai fondi del PNRR; premesso che detti fondi, in larga parte bisognerà restituirli con un minimo di interessi, quindi aumenteranno ancora tasse e imposte che pagheranno i nostri figli e nipoti..evidenzio che gli stessi fondi, sono assegnati per categorie di interventi , quindi se destinati alle strade, non potevano essere spesi ad esempio per il ripristino della ferrovia Spoleto/Norcia. Il problema lo faccio semplice e colorito, forse non troppo lontano dalla realtà. Sul tavolo dell'Anas è arrivata una grossa somma di detti fondi; dopo una riunione dirigenziale sono state fatte le assegnazioni per zone/strade. Quindi anche la S.S. Valnerina, come altre strade aveva un importo da spendere in opere giustificate come migliorative..bla bla bla.. Una bella mattina, partono alcuni dirigenti da Perugia e dopo aver fissato l'orario di un buon pranzo in Valnerina, magari invitando qualche sindaco a spese dell'Anas o dei Comuni, attraversano la lunga galleria (anch'essa oggetto di lavori infiniti) e si immettono in Valnerina. Stanchi e vista l'ora tarda che poteva far slittare il pranzo, alla prima curva importante, viene ordinato all'autista di fermarsi e si inizia lo studio preliminare del progetto, non curanti che la galleria non eliminerà l'autovelox posto qualche centinaio di metri prima dell'imbocco e quello posto qualche centinaio di metri dopo l'uscita..., neanche che in quella curva non è mai successo nulla, quindi.. anche se a poco serve, iniziano il picchettamento e l'accesso agli atti comunali per redigere la progettazione . Il Sindaco di S.Anatolia di Narco che pure è geometra e l'ufficio tecnico comunale, forse hanno pensato che non stavano picchettando la strada ma raccoglievano lumache e quando i tecnici Anas o loro incaricati sono andati in Comune, forse pensavano che era solo una visita di cortesia ... Quando sono venute fuori le prime voci che si realizzava la galleria di Castel S.Felice e la gente iniziava la protesta, il Sindaco convocando un consiglio aperto, quasi piangendo e facendo finta di non sapere nulla o che comunque non era stato approvato il progetto definitivo, aveva assicurato che faceva di tutto per bloccare il progetto . Ieri, oltre alla mancanza del sindaco e del vice sindaco, è uscito fuori che il Comune di S.Anatolia aveva dato parere favorevole !Era presente l'ass. Corti Anna, che pur facente parte del Comitato di protesta, è ancora assessore al Comune di S.Anatolia ! Ciò per dire che ormai i buoi sono scappati e l'unica possibilità di bloccare la realizzazione della nuova galleria è quella di denunciare eventuali difformità nel progetto dal punto di vista urbanistico, ambientale ed architettonico, visto che vuoi per il parco fluviale, il vincolo della ferrovia Spoleto/Norcia, LL. 1089 e 1497/39, ecc. questa galleria "non sa da fare", non solo per il deturpamento ambientale e i danni sulla ferrovia Spoleto/Norcia, ma semplicemente perchè non serve a nulla, visto che appunto restano pure i due autovelox di cui la Valnerina è piena, non tanto per questioni sicurezza ma per fare cassa e pagare gli stipendi dei sindaci di Comuni di circa 500 abitanti con tutto l'apparato burocratico alle spalle. Per quanto mi riguarda posso interessare alcuni amici di TV nazionali e locali e giornalisti che possono smascherare questi comportamenti subdoli e soggettivi in una trasmissione tipo Striscia la Notizia o le Jene, ma voglio fare una raccomandazione agli abitanti della Valnerina... guardatevi bene da chi fa finti sorrisi di circostanza e vi dice si si..ci penso io, che poi risolve a proprio modo, piacere e interesse.. sin dalle prossime elezioni comunali .

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