economia
Soluzioni innovative per il packaging alimentare
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Soluzioni innovative per il packaging alimentare
Le ultime novità a confronto con i metodi tradizionali
Negli ultimi tempi un numero crescente di aziende che si occupano di packaging sta proponendo soluzioni innovative per il confezionamento di alimenti. Le richieste dell’industria alimentare sono infatti aumentate, soprattutto per quanto riguarda le confezioni maggiormente sostenibili, che permettono di ridurre in modo sensibile l’inquinamento prodotto durante la loro produzione o in fase di smaltimento. Esistono varie tipologie di confezioni innovative, che si possono facilmente trovare tra i banchi di un qualsiasi punto vendita della GDO.
La gran parte di queste nuove soluzioni sono nate in risposta a problematiche che stanno diventando sempre più di interesse pubblico. In particolare molte confezioni di nuova tipologia sono nate per contrastare la produzione di rifiuti residui non riciclabili o compostabili, causata anche dallo smaltimento del packaging alimentare.
Non sempre le soluzioni proposte utilizzano materiali nuovi o ultra tecnologici; in alcuni casi si tratta di reinterpretare ciò che da tempo si ha a disposizione. Un esempio è offerto dai bag in box, confezioni alimentari per prodotti fluidi costituite da una busta in materiale plastico riciclabile, contenuta in una scatola di cartone.
La vendita bag in box è molto aumentata negli ultimi anni, grazie anche al fatto che le aziende che producono questo tipo di packaging lo propongono in tanti formati diversi, dai 500 ml fino a enormi buste da oltre 500 l. Oltre a questo è la praticità dei bag in box a favorire il loro successo; sono infatti molto comodi sia per il produttore di alimenti, sia per il consumatore. Si tratta quindi di utilizzare in modo innovativo materiali già presenti, molto utilizzati e facili da produrre.
Altre tipologie di confezioni innovative sfruttano invece nuovi materiali, che in passato erano poco utilizzati o che neppure esistevano. È il caso delle plastiche compostabili, che si producono a partire da materie prime rinnovabili. In effetti da decenni si possono produrre materie plastiche a partire da scarti di lavorazione degli alimenti o dell’industria agricola.
Negli ultimi anni, però, se ne stanno producendo di nuove, a volte partendo da materie prime in passato non sfruttate appieno. La plastica compostabile offre solitamente caratteristiche molto simili a quella di qualsiasi altra materia plastica, con in più una maggiore facilità di smaltimento. Negli ultimi anni si stanno cominciando a testare anche materie plastiche commestibili, che si possono disciogliere rapidamente in acqua o che siano compostabili in brevissimo tempo.
In un futuro non troppo lontano è probabile che questo tipo di materiali soppianteranno gran parte delle materie prime oggi diffusissime, ma difficili da smaltire quando diventano dei rifiuti.
L’innovazione nel campo del confezionamento alimentare passa attraverso un maggiore utilizzo di metodi tradizionali di conservazione e di utilizzazione degli involucri. Ad esempio alcune aziende propongono alimenti sfusi, che si confezionano al momento della vendita, utilizzando packaging in carta o confezioni riutilizzabili che il consumatore porta con sé da casa.
Sempre più spesso si sta tornando al confezionamento in scatole di carta o in barattoli di vetro, due materiali che offrono grande sostenibilità rispetto ad altre tipologie di materie prime per il packaging.
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