cronaca
Una fretta sospetta
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Una fretta sospetta
Attraverso il ripetuto escamotage dei 'Primariati unici' si stanno smantellando i reparti del SanMatteo. Il tutto, nel silenzio generale del Comune
Senza neanche attendere il parere del Ministero sul Progetto Terzo Polo Foligno - Spoleto, che sarebbe, peraltro, soltanto un parere, la Presidente regionale Tesei e l'Assessore Coletto portano avanti imperterriti l'obiettivo di cancellare l'Ospedale di Spoleto dalla rete DEA, facendolo assorbire da quello di Foligno mediante l'equivoca dicitura "DEA unico": caso unico in Umbria, non venendo attuato un simile disegno neanche in Ospedali dal potenziale inferiore a Spoleto e Valnerina.
Sulle loro direttive , il 21 luglio scorso, la Direzione dell'USL 2, con la Delibera 1284, ha attivato un Modello Organizzativo “Sperimentale" prevedente la Direzione Unitaria della Struttura Complessa di Cardiologia di Foligno e di Spoleto. Attualmente, come è noto, abbiamo ufficialmente una Struttura Complessa di Cardiologia UTIC spoletina, diretta, quale facente funzioni, dalla dott.ssa Maria Mastrantuono, ed una analoga Struttura Complessa folignate diretta, sempre come f.f., dal dott. Maurizio Scarpignato.
Ebbene: la USL, dando per scontato anche il parere del Ministro, precorre i tempi dell'unificazione ed il 25 luglio (solo 4 giorni dopo la 1284 !) delibera un Avviso interno (limitato, quindi, ai Dirigenti Medici dell'azienda) per l'attribuzione della suddetta Direzione Unitaria. Gli aspiranti alla Direzione, secondo l'Avviso, dovranno presentare i loro Curricula, che saranno valutati, decidendo quindi il "vincitore", dal Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza, il folignate dott. Giuseppe Calabrò.
Pertanto tutte le previsioni danno come vincitore dell'Avviso il Dott. Maurizio Scarpignato, il quale sarà, di conseguenza, il Direttore Unico , sempre f.f., della Cardiologia Folignate e di quella Spoletina. Quest'incarico concretizzerà poi il suo valore (e la conseguente aspettativa o "ipoteca"), nel momento in cui, successivamente, verrà indetto, sempre che il parere del Ministro sia favorevole al Progetto Terzo Polo, il Pubblico Concorso per il Primariato unico.
Poiché ci rifiutiamo di pensare che questa procedura, anormalmente affrettata, voglia favorire le ambizioni di un determinato professionista, crescono le preoccupazioni della nostra associazione, perché attraverso questo ripetuto escamotage dei "Primariati unici", si smantellano i Reparti del SanMatteo di Spoleto nella loro autonomia funzionale. La nostra è l'unica, fra le principali città dell'Umbria, che viene gettata in simile condizione sanitaria ed ospedaliera! La Giunta Regionale è in grado di spiegare tale accanimento?
Il Sindaco di Spoleto, al di là delle sue platoniche lettere di apparente lamentazione, ci può spiegare quali condizionamenti gli impediscono di insorgere a difesa del principale presidio Pubblico dei cittadini da lui teoricamente rappresentati?
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I commenti dei nostri lettori
Umberto de Augustinis
2 anni fa
L'istituzione ospedaliera di Spoleto con particolare riferimento al settore "nascite" trova origine nel 1250 (milleduecentociquanta) perché il Vescovo Accoramboni decise di dare l'imprinting della spoletinitas a tanti bambini che non avrebbero neppure potuto nascere. Le suore infermiere brillavano per dedizione ed una di esse, Marina, si ricorda ancora. Oggi si intende cancellare non solo una istituzione, ma un motivo di vanto di qs sfortunata e disattenta Città. Una ferita alla storia ed ai valori piu' importanti che la caratterizzano. Un atto che richiama le pagine più buie delle tante aggressioni a Spoleto, che stranamente tace nei suoi difficili equilibri alchemico storici
Aurelio Fabiani
2 anni fa
Per il "Preciso". Gli autori del No allo jus soli e jus culturae e No alla Sanità pubblica, con il del taglio dei servizi sanitari del San Matteo, sono gli stessi e si chiamano Lega e Fratelli d'Italia. Nemici dei diritti fondamentali delle persone comunque.
Il Preciso
2 anni fa
I ns. rappresentanti si preoccupano dello ius soli e dello ius culturae (in attesa che i beneficiari possano votare). Dei cittadini e della loro salute non "gliene può fregare di meno".
Vecchio proverbio:
2 anni fa
"Non destare il can che dorme".
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