politica

Spoleto, tutti i numeri di un declino

 

'DifendiAmo' analizza la grave crisi vissuta dalla città: 'Il Festival da solo non può bastare'

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’associazione ‘DifendiAmo Spoleto’ riguardante la grave crisi vissuta dalla città:

Dopo che sono usciti i dati preoccupanti sulla nostra città forniti dell'AUR, Arpa, ConfCommercio e CGIL, pensavamo di aver toccato il fondo e invece ieri il servizio andato in onda al TGR regionale con l'intervista al Presidente della ConfSpoleto Dello Storto a nome degli albergatori, ci fa nuovamente sprofondare nel baratro sul futuro di Spoleto.

Il Festival di Spoleto quest'anno ha fatto bei numeri e di questo va reso grazie alla Fondazione Festival e a tutti gli artisti partecipanti, ma il problema resta lo stesso, come ha sottolineato il Presidente ConfSpoleto: il Festival da solo non può salvare la città, servono eventi tutto l'anno e un'amministrazione capace di dialogare con gli operatori da una parte e con professionisti del marketing e degli eventi dall'altra. Ad oggi questo appello sembra caduto nel vuoto, i micro-eventi extra-Festival non hanno avuto l'effetto sperato e quindi si chiede - ancora una volta - un tavolo con l'amministrazione per riprogrammare una seria  pianificazione di eventi attrattivi su Spoleto.

Sembra strano come l'amministrazione si stia auto-complimentando sulla buona riuscita del Festival, ignorando totalmente e non fornendo alcuna risposta a tutti i tristi record regionali che quest'anno hanno caratterizzato la nostra città e che rischiano di far implodere la vita economica, sanitaria, sociale e turistica del nostro territorio.

Citiamo i numeri forniti in ordine da AUR, Arpa, CGIL, ConfCommercio e da ultimo ConfSpoleto:

-  turismo: rispetto all’anno precedente, nel 2022 abbiamo peggiorato i flussi sia per quanto riguarda le mete degli italiani in Umbria (Foligno ci ha superato al 4rto posto… dopo Assisi, Perugia e Orvieto), abbiamo peggiorato i flussi di turisti sia come arrivi che come presenze (addirittura -0,6% rispetto all’anno precedente - vuol dire aver perso quasi il 20% dei turisti - con ancora qualche incombenza di Covid dell’anno precedente). Sui turisti dall’estero Orvieto doppia le nostre presenze. Quest'anno a Gennaio e Febbraio molte attività ricettive hanno preferito rimanere chiuse per il flusso pressoché assente di turisti e, dopo la fiammata (solita) del Festival per due settimane, è tornato il "deserto turistico" dovuto alla mancanza di eventi concreti sul territorio, con un record negativo sulle prenotazioni che non si registrava da almeno 4-5 anni, secondo i dati di ConfSpoleto.

- popolazione: sul fronte demografico perdiamo una media di 200 residenti l’anno, l'anno scorso abbiamo addirittura doppiato la media con 447 residenti in meno, considerando che ogni 1000 abitanti in meno perdiamo 1 milione di € sul bilancio comunale con annessi servizi sociali per i cittadini questa è una tendenza molto pericolosa per il mantenimento dei servizi essenziali per i cittadini; a questo si aggiunge il fatto che anche a causa della chiusura del Punto Nascite, l'anno scorso si è registrato un drastico calo di circa 100 bambini residenti nella fascia d'età 0-4 anni e, come se non bastasse, è ormai certificato dall'AUR che siamo la città sopra i 20.000 abitanti con più anziani dell'Umbria; quale futuro per una città che si invecchia più di tutte in Umbria? 

- ospedale: stendiamo un velo pietoso, tutti sanno ormai che nulla è più tornato come nella situazione pre-covid come promesso dalla politica; siamo il DEA di I livello con meno investimenti in tecnologia e personale, il Punto nascite sparito, siamo ancora sotto organico, gli spoletini (anziani e bambini soprattutto) vengono mandati come "pacchi" a Foligno anche per emergenze minime, e nessuno ad oggi ha mosso più un dito (nonostante le preannunciate denunce dell'Amministrazione comunale) se non le associazioni come la nostra che continuano ad andare in strada a protestare;

  - ambiente: l'ambiente era un cavallo di battaglia di questa amministrazione, ad oggi  abbiamo le peggiori performance in termini di raccolta differenziata, dispersione idrica, abbiamo fra le peggiori qualità dell’aria dell’Umbria e nessuno in Amministrazione ad oggi è riuscito a dare una risposta concreta su questi temi;

- sport; l'anno scorso alcune società spoletine hanno subìto multe da parte delle loro federazioni per via di impianti non omologabili per le partite o semplicemente perché pioveva dentro la palestra; abbiamo perso i finanziamenti per 1,4 milioni di euro per ristrutturare la pista d'atletica; abbiamo società costrette a far gareggiare in altre città delle competizioni mondiali organizzate da loro stesse.

- lavoro: secondo i dati CGIL fronte lavoro abbiamo oggi una crisi occupazionale ormai sistemica, le aziende e i negozi continuano a chiudere, storiche aziende cedute a società fuori regione su cui si hanno più dubbi che certezze; se a questo aggiungiamo la "moda" del Comune nelle chiamate dirette a chiamare sempre di più ditte da fuori città o fuori regione invece che chiamare professionisti locali, questo non fa che aggravare la crisi lavorativa in città; 

- giovani: abbiamo sempre più giovani che decidono di “emigrare” dalla città, non solo il weekend per trovare un divertimento (che a Spoleto per loro NON C’È, e parlo di pub, discoteche, parchi giochi e si, ci mettiamo anche un benedetto Multi sala come si deve) ma emigrano anche per trovare un lavoro e una nuova vita. 

- scuole: la situazione delle scuole spoletine è disastrosa con 4 scuole ancora chiuse da anni per via del terremoto; siamo alla presenza di accorpamenti perenni tra scuole che hanno esigenze diverse e limiti strutturali importanti, paghiamo la Curia per spazi di oratori con spese enormi annuali da sostenere, questa Amministrazione non è stata ancora in grado di dare risposte concrete sul futuro della Dante Alighieri, da ultimo poi con i lavori programmati nelle poche scuole "sane" rimaste si pensa ad ulteriori trasferimenti di studenti verso mete lontane da raggiungere per i genitori o addirittura mischiando anche medie e superiori nello stesso stabile (inconcepibile); 

Alla luce di tuti questi dati crediamo che sia poco intelligente da parte della politica crogiolarsi su qualche centinaio di biglietti in più venduti al Festival senza occuparsi dei tristi record regionali che sotto la propria amministrazione sono usciti fuori tra il 2022 e il corso del 2023: sembra che la politica replicando ciò che è successo nel Titanic, viene applaudita l’orchestra mentre la nave affonda.

Le soluzioni che proponiamo, alla luce del fatto che neanche si incentivano più le nascite a Spoleto (visto che nessuno in Comune lotta più per il Punto Nascite) è quella di adottare un piano pluriennale di serie politiche di Marketing territoriale, creando un marchio Spoleto insieme a dei professionisti del Settore (che ad oggi il Comune ha dimostrato di non avere) e creare attività che possano non solo attrarre nuovi turisti, ma che sia capace di attrarre nuovi residenti, far mantenere i residenti attuali (soprattutto nella fascia più giovane) e invogliare nuovi imprenditori a stabilire a Spoleto la propria azienda e la propria residenza. 

Lato amministrativo e strategico, Spoleto non può agire da sola: visto l'isolamento che più volte ci ha imposto Perugia, invitiamo l'amministrazione comunale a valutare seriamente la proposta del Sindaco di Terni a creare insieme una nuova Provincia Terni-Spoleto che possa finalmente riequilibrare i rapporti tra questa parte del territorio umbro e Perugia, garantendo alla nostra città anche i numeri per tornare finalmente in consiglio regionale e provinciale con dei propri rappresentanti. 

La sopravvivenza di questa città, passa per la rappresentatività nei prossimi consigli regionali e provinciali. Sostanzialmente chiediamo agli amministratori (ma anche ai cittadini): invece di guardare al prossimo concerto occupatevi delle prossime generazioni di questa città prima che muoia. Il “paziente” Spoleto è già in coma".



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I commenti dei nostri lettori

Gola profonda

2 anni fa

Intrafottere ovvero i filtrazioni da destra a sinistra. Sono tutti colpevoli di questo scempio in città. Non hanno fatto nulla per salvare il salvabile. Però i loro figli li hanno sistemati bene...

Gola profonda

2 anni fa

Intrafottere ovvero i filtrazioni da destra a sinistra. Sono tutti colpevoli di questo scempio in città. Non hanno fatto nulla per salvare il salvabile. Però i loro figli li hanno sistemati bene...

Massimo Macrí

2 anni fa

Analisi perfetta ma quasi completa, manca un punto: l’incapacità degli Spoletini di fare “sistema” sia come operatori sia come consumatori, i primi sempre pronti a guardare solo il proprio orticello senza guardare l’insieme del raccolto, “ognun per se e Dio per tutti” , sempre pronti a pestare il vicino se ciò può arrecare anche solo un piccolo vantaggio al singolo, senza capire che solo un sistema Spoleto fatto di aggregazioni, collaborazione, aiuto reciproco, può aiutare a creare una squadra capace di stare sui mercati in modo efficace. I secondi sempre pronti se si hanno due soldi a spenderli fuori città per una atavica invidia ed egoismo, a Spoleto la frase più ricorrente tra coloro che devono acquistare un bene di qualsiasi natura è: “quillu? I sordi mia non li vede de sicuro!” Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Per il resto una politica fatta da incapaci, la venuta meno di un istituto bancario locale hanno fatto il resto, unitamente ad una Regione che ci ha sempre considerato la cantina di Perugia e Foligno.

Angelo

2 anni fa

Condivido in pieno tutti gli argomenti descritti nell articolo ed anche qualche soluzione espressa... Mi domando seriamente come mai vogliano ostinarsi a non vedere cosa succede...ma il sindaco lo fa qualche incontro con le attivita minori e periferiche.. se la fa una passeggiatina ogni tanto nei paesini o alla pista ciclabile o a monteluco o a piazza d armi e chi piu ne ha piu ne metta... il festival dei morti viventi quello dovrebbero promuovere... sono profondamente deluso dal menefreghismo di tutti gli addetti ai lavori di ieri ma soprattutto di oggi ..se non avete a cuore Spoleto e chi ci vivi sia da anni che da un giorno..e non riuscite o avete le mani legate e gli occhi chiusi ...spiacente per voi non siete al posto giusto!

Il dilemma: Un falso amore o un amore incompreso?

2 anni fa

Quello che stupisce di più è che Difendi-"Amo" Spoleto il declino della città lo ha scoperto solo adesso. Mentre a qualche altro cittadino sono venuti i crampi sulle dita a forza di ripeterlo e di scriverlo in continuazione. (A dimostrazione che l'ultimo a scoprire il "tradimento" è sempre la persona in causa). Infatti, in un precedente articolo era il respiro del'amato/a, (ossia la qualità dell'aria), la principale preoccupazione di questo/a innamorato della città. Quindi, non si è capito bene quale tipo di amore ci fosse tra le parti, oppure se l'effusione amorosa era ostacolata per causa dell'alito pesante dell'amato. Ma visto che l'amore deve riuscire sempre a primeggiare, affinché questo sentimento possa fondersi bene tra le parti, bisogna capire con quale spinta Difendi-"Amo" o non Difendi-"Amo" questa città. Senza esagerare nell'essere egoisti!

De Rubato

2 anni fa

Benvenuti a Spoleto città di buche erbacce ed escrementi di uccelli... Insomma se non ti occupi di politica, la politica si occupa di te. Meditiamo...

Negoziante preoccupato

2 anni fa

Condivido in pieno quanto detto nell'articolo e vorrei aggiungere che si dovrebbero prendere anche provvedimenti sullo spopolamento del centro storico in completo abbandono abitativo.. sono rimaste poco più di 1000 mille anime ad abitare in uno dei centri storici più belli d'Italia.. Se non ci vivrà più nessuno anche i servizi spariranno e quei pochi turisti che vengono cosa troveranno?

Simone

2 anni fa

Lavoro, è questo il problema, non c’è più lavoro a Spoleto, certo che le nascite sono in calo , i giovani vanno via, ok il festival e il turismo, ma bisogna ridare benessere agli spoletini, dandogli lavoro serio e duraturo, sono gli spoletini che devono far girare l economia spoletina , sapevate che c’era una multinazionale del nord che avrebbe fatto partire subito più di 50 lavoratori? Ma questa amministrazione se ne è fregata

Andrea 78

2 anni fa

A spoleto manca il lavoro per una città sopra i trentamila abitanti.... è semplice da capire.... la cosa preoccupante che politica e sindacati sono completamente assenti in città....quindi nel giro di pochi anni si andrà sotto i trentamila abitanti.... questo è

Mariresa

2 anni fa

Una grave miopia da anni incombe su spoleto da anni questa situazione era evidente ma abbiamo continuato per la strada del fai da te svegliamoci perché anche il festival potrebbe migrare altrove

Sbirulino

2 anni fa

Non si può considerare Foligno come quarta meta del turismo in Umbria, semplicemente perché è sede del Centro di Selezione dell’esercito. Come si può leggere nel sito, il Centro non ospita per la notte le migliaia di ragazzi che si recano a Foligno. Ottima cosa per alberghi e pensioni folignati, ma è un dato che andrebbe scremato dalle presenze turistiche.

Marea

2 anni fa

Forse questo non è un momento economicamente florido ma dopo aver trascorso quasi 20 anni in una realtà sulla carta molto ricca, sto per trasferirmi in questo splendido cuore verde dell'Italia e la prima cosa che mi ha colpito è stato il sorriso delle persone conosciute, poi il sapore dell'acqua, il cinguettio dei passeri, la leggerezza dell'aria. Vi prego proteggete tutto questo, avete l'occasione di chiamare si turisti ma quelli silenziosi, alla ricerca di un abbraccio vero con la natura e la cultura, chiamate gli sportivi a fare i ritiri lontano dai clamori e dai rumori, anche gli artisti hanno bisogno di rigenerarsi, e i docenti in pensione potrebbero far nascere gruppi di studio per escursioni per far apprezzare, fruire ma anche proteggere questi piccoli santuari di storia e vita. Davvero c'è bisogno di natura e cultura basta solo fare rete ma non dimenticate di farlo a misura di un uomo in cammino con il suo bastone per sorreggersi e una San Giacomo per bere. Con affetto e un piccolo ramo di speranza per sé Marea a Spoleto.

Massimo

2 anni fa

Sono un imprenditore che ha trasferito da poco, con la propria famiglia, la residenza nella città di Spoleto e che sta per aprire una nuova azienda in città. Non ho trovato alcun supporto da parte dell'amministrazione comunale ma la cosa più sconvolgente è che non esista un consorzio di nucleo industriale che possa fare da bussola ai vecchi e nuovi imprenditori. Da quel che ho potuto osservare in questo poco tempo, le azienda sono abbandonate a se stesse, le zone industriali sono da terzo mondo, i servizi alle aziende praticamente inesistenti. Va bene la cultura ed il turismo ma in una cittadina come Spoleto l'importanza delle aziende, soprattutto per creare posti di lavoro per i giovani, è fondamentale per la solidità e la sopravvivenza della città.

Signor Smith

2 anni fa

A voler essere "cattivi" c'è da chiedersi dove fossero i signori dell'Associazione DifendiAmo Spoleto negli ultimi anni, ovvero quando i segnali della decadenza che loro denunciano hanno iniziato a mostrarsi con forza inequivocabile. Ed invece credo che il loro intervento vada apprezzato e, per quanto possibile, sostenuto. La città sembra una città "orfana": orfana di Menotti, orfana dei fasti del Ducato, orfana di quando Foligno si sognava la condizione di Spoleto... e le amministrazioni locali (praticamente tutte) sono convinte che i loro auspici su soluzioni miracolistiche (vedi la vicenda della Capitale Italiana della Cultura) bastino ad invertire un declino culturale, e dunque sociale ed economico. Purtroppo non è così... servono persone preparate, esperte della materia e (auspicabilmente) non legate a famigli politiche ma forti di un CV inappuntabile.

Nostradamus

2 anni fa

Chi si contenta gode....il Festival ha fatto nei mumeri? Dipende ..per quelli di Roma sicuro

Gianni

2 anni fa

Spoleto oramai è morta. FUGGITE SCIOCCHI !!

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