Dovrà scontare una pena di un anno e 10 mesi per 'falso' e 'abuso d'ufficio': la sentenza emessa dal Tribunale di Spoleto

Il sindaco di Norcia Nicola Alemanno è stato condannato a un anno e 10 mesi di reclusione per “falso” e “abuso d’ufficio” dal Tribunale penale di Spoleto, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla costruzione della nuova sede della “Pro Loco di Norcia”. Il primo cittadino ha annunciato di voler impugnare la sentenza di primo grado ma nel frattempo sulla vicenda sono voluti intervenire i consiglieri comunali del gruppo di opposizione “Norcia Liberale” Francesco Battilocchi e Alessandro Severini Perla.

“Sulla condanna subita dall'Alemanno, noi del Gruppo Norcia Liberare, oltre l'espressione di umana solidarietà, non andiamo, ma, politicamente riteniamo che Alemanno debba iniziare, seriamente, a pensare a se stesso “fuori” dal Palazzo Municipale di Norcia. Questo pensiero dovrebbe venire naturale all'Alemanno quando legge che, con la condanna, scatta l'”interdizione dai pubblici Uffici”.

Interdizione che nel momento in cui scriviamo non è chiaro se parta da subito o se abbisogna di un ulteriore grado di giudizio. Fatto salvo quanto sopra e “girando pagina” noi di Norcia Liberale rivolgendo il pensiero e lo sguardo ai restanti 6 Consiglieri di maggioranza e 6 Consiglieri delle opposizioni, non possiamo non esternare grande preoccupazione per gli scenari che si possono aprire da qui a poco. Sino a ieri era infatti maggio 2024 il traguardo naturale della presente Consiliatura, ma alla luce di quanto è successo e soprattutto di quanto si potrebbe paventare da qui a breve in relazione alle altre azioni giudiziarie in corso (la notoria vicende “Boeri” e soprattutto “B.C.C. di Spello e del Velino”), riteniamo che sia giunto il momento di mettersi attorno ad un tavolo e lavorare insieme ad un Programma di fine legislatura.

Noi del Gruppo Norcia Liberare pensiamo che tutti (6 di maggioranza e 6 delle opposizioni), dobbiamo essere consapevoli del fatto che dobbiamo impegnarci affinchè la Città di Norcia giunga al termine della Consiliatura senza ulteriori e più gravi traumi.  Se al contrario questa nostra libera assunzione di responsabilità verrà lasciata cadere, ciascuno si assumerà la responsabilità delle proprie azioni davanti alla Cittadinanza Nursina”.