cronaca

La Scuola di polizia ricorda Falcone e Borsellino

 

Celebrata la giornata della legalità. Il questore Bellassai: 'La strage di Capaci fu l’inizio della fine della mafia'

 

Presso l’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato ‘Rolando Lanari’ di Spoleto, in occasione della giornata della legalità e del 31° anniversario dalla strage di Capaci, le donne e gli uomini della Polizia di Stato della provincia di Perugia - insieme al 220° corso Allievi Agenti - hanno voluto ricordare i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme ai poliziotti delle scorte, caduti nella lotta contro la mafia.

La presenza del Questore Bellassai, questa mattina presso l'Istituto, ha voluto ribadire l’impegno della Polizia di Stato nel ricordo di quanti sono caduti nell’adempimento del proprio dovere e nel contrasto a ogni forma di illegalità e ingiustizia. Per l’occasione, oltre al Questore e al Direttore della scuola Maria Teresa Panone, erano presenti anche il Presidente del Tribunale di Spoleto, Silvio Magrini Alunno e il Vicesindaco di Spoleto, Stefano Lisci.

Dopo la solenne cerimonia dell’alzabandiera, il Questore Bellassai ha deposto alla base del cippo monumentale un omaggio floreale, "segno di profondo riconoscimento - ha sottolineato - per l’estremo sacrificio di tutte le vittime delle stragi di mafia che hanno donato la propria vita per la sicurezza e la democrazia del nostro Paese".

Al termine della benedizione del cappellano dell’Istituto, don Mariano Montuori, il Questore ha rivolto un saluto agli Allievi Agenti e un ringraziamento ai presenti. “La strage di Capaci fu l’inizio della fine della mafia - così il Questore Bellassai - non abbiamo ancora vinto, ma lo Stato, da quel giorno, ha dimostrato di avere una grande forza e una grande compattezza nelle sue Istituzioni sufficiente a far indietreggiare l’arroganza e la violenza bruta di ogni organizzazione mafiosa. I magistrati e i colleghi che hanno sacrificato la loro vita hanno creduto profondamente nelle persone che tutelavano e nei valori dello Stato democratico. Sono uomini che meritano il nostro ricordo e che devono guidarvi nella vostra professione”.

La cerimonia si è conclusa, in un momento di commozione generale, con l'esposizione di uno striscione - realizzato per l’occasione dalla Questura - riportante le immagini dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutti gli agenti delle scorte che hanno perso la vita nelle stragi di Capaci e via D’Amelio.



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