cronaca
Poreta, cittadini sul piede di guerra
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Poreta, cittadini sul piede di guerra
Alcuni residenti si sono recati in centro storico per dire 'no' all'impianto di trattamento e sensibilizzare la popolazione
Prosegue la mobilitazione di Poreta. Oggi alcuni residenti, attraverso uno stand a corso Mazzini, sono tornati a dire “no” all’impianto di trattamento delle macerie inerti previsto nella frazione al fine di sensibilizzare la popolazione sull’impatto negativo che la struttura avrà sulla vivibilità nell’area.
Nei giorni scorsi era stata avviata una specifica raccolta di firme (oltre 200 quelle ottenute), adesso invece è imminente la costituzione di un apposito comitato con cui affrontare la battaglia. Ad un legale, inoltre, è stato dato mandato di effettuare le “verifiche in merito all’iter autorizzativo per capire se sono sono stati rispettati tutti i regolamenti”. Poreta, come detto, non si arrende.
I commenti dei nostri lettori
Barbara
8 giorni fa
Questo è l'aiuto alle frazioni tanto strillato in fase di comizi dal Sindaco,Vice,assessori vari....consiglieri con e senza ufficio! Caro Sindaco visto che la zona delle Cementerie è ormai andata persa, perché i suoi tecnici non hanno pensato a quel sito?
Robin Hood
9 giorni fa
...che ognuno si trituri gli inerti suoi!
elel
10 giorni fa
C'è chi in questi commenti dà sempre una botta al cerchio e una alla botte! Se i tecnici hanno proposto Poreta cone luogo per lavorare quei detriti, che siano i tecnici stessi a trovare una soluzione alternativa, dato che gli abitanti, che non sono tecnici, hanno comunque e senz'altro timore delle conseguenze negative di un impianto del genere sulla loro salute e sull'ambiente. Potrebbe anche verificarsi che il nuovo luogo individuato dai tecnici sia proprio "il giardino" di colui che dà una botta al cerchio e una alla botte!!!
Alleati.
11 giorni fa
Trinceristi, carri armati, mortai, bazooka, strategie per la resistenza ecc. Per respingere "l'invasore" disponibili a fornire tutto.
Signor Smith
11 giorni fa
N.I.M.B.Y. è l'acronimo di "Not In My Backyard", ovvero "Non Nel Mio Cortile"... che indica il (comprensibile) timore degli abitanti di una certa zona che una qualche nuova iniziativa possa portare un qualche nocumento alla zona in cui essi vivono. Il discorso si chiude rapidamente per chi è contrario alla "novità" in quanto tale... quel dato impianto non va fatto e basta, non qui, non lì, non da nessuna parte. Ma quando ci si batte (legittimamente, ripeto) per la tutela di una certa località, sarebbe forse bene proporre (o comunque chiedere) delle collocazioni alternative.
Dan
11 giorni fa
See the protest animation film by Poreta citizen Alisa Kaufman https://youtu.be/EM8f9pHb2Ho
Dante Ventotto
11 giorni fa
PORETA,MA NON SOLO. Si parla di Poreta, e giustamente perché l'impianto si insedia in questa località. Si parla di Poreta che vede deturpato il suo ambiente rurale e paesaggistico che è un vanto della vallata Nord di Spoleto e che desta l'ammirazione di chiunque ci si trovi a passare; si parla di Poreta perché i rumori andranno certo a danneggiare i ben avviati agriturismi della frazione; si parla di Poreta perché saranno i poretani a dover fare i conti con i rumori e le polveri quando il vento porta su. Giustamente si parla di Poreta, ma siccome i venti girano, quando soffierà tramontana rumori e polveri andranno su San Giacomo, sul popoloso Palazzaccio. Quindi Poreta,certo; ma non solo Poreta
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