cronaca

Poreta si prepara alla battaglia

 

I residenti dicono 'no' all'attivazione del nuovo impianto di trattamento delle macerie inerti previsto nell'area. Dato mandato ad un legale di effettuare le opportune verifiche

 

Tornano alla carica i residenti di Poreta, preoccupati per l’imminente apertura nella zona di un impianto di trattamento delle macerie inerti provenienti anche dalle zone colpite dal sisma nel 2016. Nei giorni scorsi era stata avviata una specifica raccolta di firme al fine di dire “no” al progetto mentre in queste ore sono state avviate le pratiche necessarie a dare vita ad un comitato tramite cui portare avanti la protesta. A confermarlo sono stati gli stessi cittadini, ai microfoni della trasmissione “L’Aperitivo” in onda su Umbria TV. 

L’insediamento di triturazione entrerà in funzione entro la fine del mese, con tutte le conseguenze del caso: forte rumore, polveri nell’aria e transito di mezzi pesanti. “Siamo preoccupatissimi per questa situazione. Ognuno di noi - hanno affermato Paolo Montani e Giuseppe Benedetti del Rio - ha cercato di preservare la bellezza di questo territorio e non pensavamo che in una zona come questa, che ha avuto la ventura di salvarsi dagli insediamenti industriali e commerciali, potesse essere aperto un impianto che ha un impatto molto forte sull’ambiente. Capiamo che possa esserci l’esigenza di smaltire le macerie e saremmo stati felici se questi materiali fossero serviti per riempire la cava che è qui da tanti anni ormai in disuso ma un progetto del genere è fuori dal mondo”. L’attività, infatti, avrà carattere commerciale. “È sorta all’improvviso e questo territorio ha già sofferto abbastanza. Basta, non è il caso di insistere ancora”.

I residenti si sono quindi rivolti ad un legale, al quale è stato dato mandato di effettuare tute le “verifiche in merito all’inter autorizzativo per capire se sono sono stati rispettati tutti i regolamenti”. La battaglia è destinata a proseguire, ora si attende la replica del Comune e della Regione. Intanto, a Poreta, crescono i timori per l’impatto che l’impianto potrebbe avere sulla vivibilità della zona.



I commenti dei nostri lettori

Isabella

14 giorni fa

Assolutamenteinconcepibile un progetto che distrugge un ambiente naturale e storico, in una regione magnifica che vive proprio grazie alla sua storia e natura . Al solito in Italia si muovono per interessi dettati solo da interessi economici … politici di scarso valore culturale…

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