le interviste di Sol

'La politica di oggi è vuota senza il vero civismo'

 

A tu per tu con l'ex vicesindaco Maria Elena Bececco all'indomani del passaggio al gruppo Dem di Camilla Laureti: 'Non mi sembra una notizia sensazionale...'. 'Il nostro apparentamento, all'epoca, fu un tentativo in continuità con la giunta Cardarelli'

 

E' passata in sordina poiché ha coinciso con il blackout della diretta streaming dell'ultimo consiglio comunale, il primo dopo il lockdown causa Covid-19. Eppure, la notizia del passaggio di Camilla Laureti al gruppo consiliare del Partito democratico - mossa forse propedeutica all'auspicabile ingresso in Europarlamento da parte dell'ex assessore alla Cultura - ha, di fatto, definitivamente consacrato all'altare della veridicità la tesi proposta da Maria Elena Bececco, sostenuta durante l'intera campagna elettorale per le comunali del 2018. Tesi che, a volte, l'ingegnere avrà anche esposto con una certa foga e scarso senso tattico, come in occasione del celebre discorso di chiusura della campagna elettorale precedente il primo turno, ma che senza dubbio nel merito si è rivelata plausibile prima e fondata poi. Ora Spoleto è stata - suo malgrado - una lista civetta del Pd, il cui candidato sindaco Laureti si è rivelato un più che valido tentativo di apportare energie civiche in un partito che, all'epoca, appariva oggettivamente in disarmo e sempre più distaccato dalla realtà, i cui quadri principali passavano tutto - o quasi - il proprio tempo a curare le rispettive rendite di posizione istituzionali e non, piuttosto che a parlare con le persone. Non a caso, nel 2018, il Partito democratico se n'era rimasto buono buono da una parte, col proprio simbolino scritto piccolo a sostegno della candidata civica, anzi ormai ex civica.

Tutto questo la Bececco lo aveva compreso e detto sin dall'inizio, confermandolo anche in occasione del confronto con la candidata Laureti nel faccia a faccia de "La Grande Corsa" di Spoletonline;  salvo poi, come tutti sanno, compiere la scelta di apparentarsi proprio con la candidata del centrosinistra, in occasione del ballottaggio poi perduto contro Umberto de Augustinis.

 

Ingegner Bececco: da qualche giorno Camilla Laureti fa parte del gruppo consiliare del Pd. "Non vedo la notizia sensazionale. Camilla Laureti proviene da un'estrazione politico-culturale ben precisa, le sue idee sono note a tutti e si è già candidata alle scorse elezioni europee con il Partito democratico. Anche nel 2018, quando corse come candidato sindaco con Ora Spoleto, era chiara la vera natura di proposta mossa elettorale".

Una proposta che pure, alla fine, avete appoggiato al secondo turno. Quante volte ha ripensato a quella scelta? "Non molte, in verità. Una volta che si prendono delle decisioni, le si deve onorare con tutto quel che ne consegue. Il mio modo di intendere la politica presuppone la collegialità delle scelte. In quell'occasione, come gruppo, decidemmo che l'apparentamento con Camilla fosse il passo giusto da compiere e abbiamo percorso quella strada con grande senso di responsabilità".

Noto che parla della Laureti chiamandola per nome: il rapporto è dunque ancora buono? "Ma ovviamente! Le nostre famiglie si conoscono da sempre, e poi abbiamo vissuto insieme una bella esperienza istituzionale durante la precedente amministrazione del compianto Fabrizio Cardarelli. Io ero vicesindaco e lei assessore alla Cultura: abbiamo lavorato fianco a fianco per un anno e mezzo. La politica non può e non deve mai minare i rapporti interpersonali".

Per tornare a giugno '18: fosse dipeso solamente da Lei? "All'epoca mi convinsi della bontà dell'apparentamento con il candidato sindaco Laureti, in virtù di un progetto programmatico comune che ci avrebbe coinvolti da vicino in continuità con quanto fatto durante i quattro anni precedenti. Parlare con il senno di poi non ha molto senso, non mi interessa granché. Certo è che il verdetto del primo turno aveva visto la nostra coalizione, l'unica realmente civica, ricevere il voto di un elettore su quattro. Ci sentivamo e ci sentiamo tuttora responsabili di quella forte fiducia ricevuta perché vede, pur non essendo stato, il nostro, un risultato sufficiente a garantirci l'accesso al ballottaggio, ritengo che si trattò di una vera vittoria personale da parte di tutti noi 49 candidati delle due liste. Un premio alla bontà del lavoro svolto durante la precedente amministrazione: un premio civico, senza alcun sigillo di partito stampato sopra".

Ma per molti, forse anche per Lei, quel 25% ha rappresentato una dote da monetizzare... "Il ragionamento aveva un senso, sia in termini di responsabilità istituzionale sia, soprattutto, di continuità amministrativa. Ci sembrò giusto tentare di dare valore alla fiducia ricevuta da così tanti spoletini, senza restarcene a guardare. L'ipotesi di apparentamento con il centrosinistra, per quanto difficile sotto vari punti di vista, era l'unica che potesse valorizzare la nostra proposta politica e chi aveva riposto fiducia in essa".

Anche de Augustinis La cerco: sbaglio? "E' vero, fui cercata anche dall'attuale sindaco. Ma in maniera personale, senza accogliere il mio gruppo in maggioranza e senza neanche offrirci concrete garanzie circa la continuità dei progetti politici elaborati durante l'amministrazione Cardarelli. Di fatto la proposta sul tavolo era una soltanto, con l'immobilismo come unica alternativa. D'altro canto, ipotizzando una nostra vittoria al ballottaggio, oggi avremmo sindaco e vicesindaco in continuità con la precedente giunta. A quest'ora molte delle opportunità per la nostra città, che avevamo creato nel tempo con lavoro e fatica e sulle quali la candidata sindaco del centrosinistra era garanzia di continuità, non sarebbero diventate - come poi è accaduto - occasioni perdute; le avremmo trasformate in concreti valori aggiunti per la nostra comunità, in un'ottica - la nostra - di civismo puro come quello che anima, da sempre, il mio impegno in politica".

Lei ostenta il Suo civismo "in purezza", eppure sono due anni che viene accostata a qualsiasi partito del centrodestra!  Dalla Lega a Forza Italia, passando per Fratelli d'Italia fino a Cambiamo! con Toti, sotto le scorse elezioni regionali... "Forse a qualcuno piacerebbe raccogliere sotto una tessera di partito Maria Elena Bececco e l'intero gruppo di cui fa parte. Ma non è così che funziona, non per me. Le nostre due liste sono innanzitutto composte da persone serie, che si rispettano e stimano. Dopodiché ciascuno di noi ha le proprie idee politiche, e ci mancherebbe! Ma l'impegno per il proprio territorio è un qualcosa che va al di là di come la si pensi. Venendo al dunque, premetto che entrare in un partito oppure candidarsi da indipendente nelle sue fila non sarebbe certo una nota di demerito ma, anzi, una bella notizia: vorrebbe dire che ci si riconosce, del tutto o in parte, in un soggetto politico e nel suo programma. L'importante è farlo con chiarezza, non per interesse personale ma per reale spirito di servizio. Tutto ciò premesso, no: non ho mai avuto tessere di partito, anche se mi è stato chiesto più volte di tesserarmi con varie forze politiche".

Come ha visto, negli ultimi due anni, l'evoluzione o involuzione della politica in generale e del Partito democratico in particolare? In fondo ci ha percorso un pezzetto di strada insieme... "Riguardo il Partito democratico, in realtà non saprei rispondere visto che, in vita mia, non ho frequentato quegli ambienti se non durante quella settimana precedente il voto del secondo turno. Certo, in generale negli ultimi due anni sono accadute cose che nel 2018 erano inimmaginabili. Basti pensare ai due governi Conte, il primo retto da Lega e Movimento 5 Stelle e il secondo dal 5 Stelle insieme con il centrosinistra e, quindi, il Pd. In realtà credo che un po' tutta la politica si stia evolvendo in senso civico e, dal mio punto di vista, guardo tale tendenza con favore. La politica di oggi, per me, è vuota senza il vero civismo".

Bececco, al di là di come siano andate le cose a Lei va il merito di avere immediatamente riconosciuto che il civismo di Ora Spoleto non era definibile come tale. "Sì, è vero, ma poi alla fine abbiamo deciso con consapevolezza di sostenerla. Questo perché la proposta di apparentamento con la Laureti era valida e seria, strutturata lungo punti ben precisi e soprattutto rispettosa degli spazi e delle profonde diversità di vedute che contraddistinguevano, e tuttora contraddistinguono, i vari attori di quella partita. D'altro canto, come detto, sull'altro versante ero stata cercata in via personale, e non come punto di riferimento di un progetto civico con la propria identità, il proprio programma e il proprio gruppo. Forse la nostra illusione fu quella di riuscire a dare continuità ai progetti iniziati in precedenza, per il bene della nostra città".



I commenti dei nostri lettori

Robin Hood

4 anni fa

Tanto il PD è andato a destra da essere equivalente e attrattivo alla 'vera' destra

Danilo Preda

4 anni fa

Risposta al sig.Luigi Cintioli:Anche io sono stato dipendente della IMS x Pozzi come l'ing.Elena Bececco che conosco,crede lei che con le sue capacità e di altri tecnici sia possibile rimettere avanti una fonderia smembrata della sua produzione principale RACCORDI in ghisa con produzioni di getti vari a condizioni dei fornitori?Mi dica lei quale industriale può rilevare una fonderia che l'impianti quando sono andato in pensione nel lontano 2003 erono obsoleti che solo noi manutentori riusciavamo a farli funzionare.Pensa che il propretario non ha mai investito su quell'impianto tranne sull'alluminio che poi anche li è stato un bleff Al prprietario intressava fare quello che ha fatto su tutto il gruppo incassare e non pagare tranne noi dipendenti.Se vuole sono a sua disposizione x delucidazioni x quello che era la storia, dal povero e gran tecnico ing Mascioai giorni nostri la saluto

Lucia

4 anni fa

esempio di coerenza ! Vedremo alle prossime elezioni con chi si presenterà, Sig.ra Bececco ! Prima il comizio contro il Pd e poi ci va insieme al ballottaggio pur di non rimanere a piedi ! Ora gongola della scelta di Camilla ! Per lo meno lei era in una corrente civica della stessa area di sinistra. Lei sarebbe l’unico vero esempio di civismo spoletino ? Vedremo!

Vai Maria Elena!

4 anni fa

Ci metti la faccia come sempre, sei una che non scarica sugli altri le responsabilità di scelte non felici: brava! Era ora che spiegassi agli spoletini questa pagina della politica locale.

Chi ha seguito la politica

4 anni fa

Oggi come allora Bececco dimostra la propria onestà intellettuale, il che la rende "scomoda" ai più di coloro che masticano la politica come mestiere. Analisi limpida e priva di scheletri, come solo chi è libero davvero può offrire. Spoleto ha bisogno di Lei!

Luigi cintioli

4 anni fa

Ing Bececco, mi risulta che lei sia stata una dipendente della pozzi,tutte le sue idee le sue capacità le metta al servizio della città . Sicuramente saprà (con l ‘aiuto di Camilla laureti , la ripescata ) come fare per i riaprire la fonderia. Certo se ci fosse stato ing Mascio.......quelli sì che erano veri ingegneri. Luigi cintioli Nulla di personale commento politico sia ben chiaro

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