Salute
Integrazione degli ospedali di Spoleto e Foligno: ecco il piano completo
Salute
Integrazione degli ospedali di Spoleto e Foligno: ecco il piano completo
L'obiettivo è quello di 'unificare i processi' realizzando un 'nosocomio unico su due sedi'
Unificare i processi e integrare le procedure degli ospedali di Foligno e Spoleto per realizzare una sorta di nosocomio unico su due sedi, definire un modello di sanità più efficace e vicino ai bisogni dei cittadini e costruire, in questo territorio, il terzo polo ospedaliero dell’Umbria.
Questo, in sintesi, l’obiettivo del Piano di riordino e collaborazione degli ospedali di Foligno e Spoleto, promosso da Regione Umbria e Usl Umbria 2 e illustrato mercoledì sera a Trevi, in un incontro pubblico a cui hanno partecipato oltre trecento persone, presenti l’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, i sindaci di Foligno, Spoleto e Trevi, Nando Mismetti, Fabrizio Cardarelli e Dino Sperandio, il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini.
Il progetto prevede, sostanzialmente, un’unica rete di emergenza-urgenza integrata con la centrale operativa regionale, l’integrazione delle discipline per acuti in collaborazione fra i due ospedali, alcune strutture e unità operative uniche con sedi multiple, sinergia delle attività riabilitative e di diagnostica, unione dei processi organizzativi e coordinamento delle procedure.
“Questa proposta – ha sottolineato Barberini – è un punto di partenza e non di arrivo, che verrà discussa e migliorata coinvolgendo comunità e territori. L'obiettivo è realizzare una stretta sinergia fra i due presidi ospedalieri, evitando inutili doppioni, per realizzare un nuovo modello di sanità che punti su qualità, appropriatezza e tempestività e dia risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini, con possibilità di essere replicato in altri territori dell'Umbria. Tutto questo assicurando attività ed esiti di qualità e una casistica adeguata, nel rispetto delle normative nazionali e degli standard previsti per le reti ospedaliere”.
“Si tratta - prosegue l’assessore - di un percorso che s’inserisce all’interno del nuovo Piano sanitario regionale, che andrà certificato e attuato in particolare attraverso percorsi d’integrazione fra ospedale e territorio, potenziando cure primarie, prevenzione e servizi territoriali. L’assessore ha anche evidenziato “l’importanza delle attrezzature tecnologiche dei due ospedali, su cui abbiamo investito tanto e continueremo a farlo” e “la necessità di un grande lavoro di squadra per rendere presto concreta la collaborazione fra i due presidi e realizzare in questo territorio il terzo polo ospedaliero dell'Umbria”.
“Il progetto – ha spiegato Fiaschini – prevede due fasi, una sperimentale dell’integrazione fra i due ospedali e una di collegamento e unificazione. Eviteremo doppioni, favoriremo la mobilità e l’intercambiabilità dei professionisti fra una struttura e l’altra e costruiremo, in maniera progressiva, un polo ospedaliero unico con più sedi ma con funzioni di collegamento assistenziale tra ospedale e territorio. Tale realtà sarà costituita dai nosocomi di primo livello di Foligno e Spoleto, dall’ospedale per acuti di montagna di Norcia e da quelli riabilitativi di Trevi e Cascia”. Nel suo intervento, il sindaco Cardarelli ha sottolineato che “inizia un percorso nuovo rispetto al passato, che non si basa più sulla spinta campanilistica, ma su una proposta mirata al rilancio dei due ospedali per garantire un futuro certo alla sanità del nostro territorio e realizzare una presidio sanitario di qualità al servizio di un’utenza sempre più ampia”.
Mismetti ha invece evidenziato che “gli ospedali di Foligno e spoleto sono sempre più un punto di riferimento importante per altre aree dell’Umbria e non solo e, insieme, possono raggiungere l’obiettivo ambizioso di diventare terzo polo ospedaliero della regione, mettendo in rete intelligenze, risorse e professionalità”.
All’incontro è intervenuto anche Alessandro Laureti, uno dei sei tecnici del gruppo di lavoro esterno nominato dai sindaci di Foligno e Spoleto per elaborare un’ipotesi di progetto di collaborazione tra i due ospedali, da sottoporre alla Usl Umbria 2, evidenziando che “in sei mesi ci siamo visti 25 volte, abbiamo ascoltato professionisti, operatori sanitari, direttori sanitari e di distretto, toccando tutto il personale medico e ospedaliero delle due strutture, per offrire un contributo utile a realizzare un polo sanitario di primo livello a supporto di tutta la regione”.
Nel dettaglio, il Piano di riordino degli ospedali di Foligno e Spoleto è articolato nel modo seguente:
Dipartimento Area Chirurgica:
- Due strutture complesse di Chirurgia generale funzionalmente integrate;
- Due strutture complesse di Ortopedia funzionalmente integrate, con l’attivazione del “Progetto Ortopedia” già condiviso, mentre l’Ortogeriatria sarà possibile su base aziendale, uniformando il trattamento del paziente anziano;
- 1 struttura complessa di Urologia “Foligno-Spoleto” con doppia sede, con pieno utilizzo Robot e integrazione nel Centro tecnologico zonale, con un’unica equipe;
- Una struttura complessa di Otorinolarigoiatria “Foligno-Spoleto”, con doppia sede e attivazione di posti letto a Spoleto. Mantenimento delle attività connesse con le attività foniatriche-riabilitative a Spoleto e prevedibile strutturazione di un Centro per pazienti post- laringectomizzati;
- Una struttura complessa Oculistica “Foligno-Spoleto”, con doppia sede e mantenimento delle attuali attività;
- Strutture semplici dipartimentali di chirurgia senologica, chirurgia vascolare, chirurgia toracica: per queste strutture l’integrazione è attivata da tempo
- Posti letto dedicati all’assistenza penitenziaria, utilizzabili anche per finalità mediche, nell’ospedale di Spoleto
Dipartimento Emergenza Urgenza:
- Una struttura complessa di Cardiologia, con doppia sede sia per la degenza cardiologica sia per l’UTIC
- Una struttura semplice dipartimentale di Emodinamica
- Due strutture complesse di Anestesia e Terapia intensiva: restano due terapie intensive differenziate in base a come si differenzieranno le attività chirurgiche
- Due strutture complesse di Pronto soccorso: a Foligno resta la Medicina d’urgenza, mentre saranno sedi del 118 saranno Foligno, Spoleto, Norcia e Cascia, con le ultime due che manterranno le sedi di primo soccorso;
- Trasformazione da struttura semplice a struttura semplice dipartimentale della Terapia del dolore Area nord;
Dipartimento Area Medica:
- Due strutture complesse di Medicina generale, con differenziazione;
- Una struttura complessa di Pneumologia con sede e posti letto a Foligno e attività ambulatoriale anche a Spoleto, con équipe unica;
- Una struttura complessa di Gastroenterologia con sede e posti letto a Foligno;
- Una struttura semplice dipartimentale di Endoscopia digestiva a Spoleto (integrazione e attivazione reperibilità notturna per le emergenze gastroenterologiche nell’ospedale di Foligno);
- Una struttura complessa di Nefrologia con Emodialisi nelle due sedi;red/ig/segue
- E’ Ipotizzabile l’implementazione di una struttura complessa di Oncologia, non prevista nell’attuale dotazione, con posti letto e posti letto tecnici nelle due sedi, strettamente integrata con le cure palliative territoriali;
- Una struttura semplice dipartimentale di Epatologia, con attività ambulatoriali nelle due sedi;
Dipartimento Riabilitazione:
- Una struttura complessa di Neurologia con posti letto nelle due sedi e attività ambulatoriali garantite anche dalla struttura semplice dipartimentale di Neurofisiopatologia;
- Attivazione Stroke Unit, con 6 posti letto nella sede di Foligno in continuità con la Neurologia e le Gcla (Grave cerebrolesione acquisita) e attivazione della teleneurologia (in adempimento del Percorso diagnostico terapeutici assistenziali ictus);
- Attività riabilitative integrate cod. 56 e cod. 75;
- Attivazione posti letto di lungodegenza in entrambi gli ospedali;
- Integrazioni attività riabilitative territoriali
Dipartimento Materno Infantile:
- Due strutture complesse di Ostetricia e Ginecologia per come prevede il DM 70/2015;
- Una struttura complessa unica di Pediatria “Foligno-Spoleto”, con posti letto nelle due sedi che mantengono le stesse caratteristiche attuali;
- Specializzazioni delle attività ambulatoriali pediatriche articolate nelle due sedi
- Due Punti nascita, uno con più di 1000 parti (Foligno), l’altro con più di 500 (Spoleto), in corso di accreditamento;
- Integrazione territorio-ospedale con i due consultori di Foligno e Spoleto
Dipartimento Salute mentale:
- Servizio psichiatrico diagnosi e cura con posti letto nell’ospedale di Foligno, con potenziale ampliamento di 4 posti letto, previa riprogrammazione regionale, con garanzia delle attività di emergenza nei due Dea e integrazioni con i 2 Csm di Foligno e Spoleto;
- Riorganizzazione Neuropsichiatria infantile e See in un’unica struttura complessa aziendale, organizzata con un referente medico per ogni distretto e funzionante con procedure omogenee aziendali in riferimento a sistema Hub e Spoke
Dipartimento Patologia clinica:
- Una struttura complessa di Laboratorio analisi “Foligno-Spoleto”, in corso di copertura con differenziazione delle linee produttive;
- Una struttura complessa di Anatomia patologica con sede a Foligno e garanzia attività estemporanee a Spoleto;
- Una struttura semplice dipartimentale del Servizio immunotrasfusionale, necessariamente organizzata nel rispetto del Piano regionale sangue
Dipartimento diagnostica per immagini:
- Due strutture complesse di Radiologia, in corso di copertura quella di Spoleto, attivazione della guardia radiologica h24 nella sede di Foligno e reperibilità unica per i due ospedali con tele radiologia su base aziendale;
- Una struttura semplice dipartimentale di Pet-Tc e Medicina nucleare con sede a Foligno e analitica a Spoleto;
- Una struttura semplice dipartimentale di Radiologia vascolare con sede a Foligno
- Una struttura semplice dipartimentale di “Screening mammografico e radiologia senologica”, con più sedi per attività cliniche e di screening mammografico di I livello, mentre il II livello anche in relazione della tecnologia è attualmente garantito a Foligno;
- Una struttura semplice dipartimentale di Neuroradiologia operativa in più sedi;
- Ammodernamento della Radioterapia con sede a Spoleto
Integrazione territorio ospedale:
- Pdta patologie tempo dipendenti;
- Piano delle cronicità;
- Dimissione protette;
- Cure domiciliari;
- Assistenza semiresidenziali;
- Assistenza strutture residenziali
Fai una donazione a Spoletonline per aiutare il nostro progetto
I commenti dei nostri lettori
velleiytario
8 anni fa
Escludendo il pregiudizio,trovare elementi utili,è legittimo quanto costruttivo fattibile però con l'indagare,approfondire e non fermarsi mai alle apparenze come è spesso ricorrente. Nella sintesi del progetto Piano Di Riordino Presidio di Foligno e Spoleto USL2 che si propone tra l'altro di costituire il terzo polo sanitario,illustrato mercoledi 24 maggio us dall'assessore regionale alla sanitá, oltre la presenza dei sindaci figure istituzionali del nostro territorio designati in modo democratico dai cittadini.Con soddisfazione ho riscontrato l'auditorium S.Francesco traboccante di soggetti di eterogenea estrazione. Una moltitudine di medici,operatori sanitari,professionisti,politici di tutti gli schieramenti,sindacati CIGL,CISL. Nel illustrare il piano di riordino è stato ribadito che esso è un punto di partenza e non di arrivo. Infatti c'è tempo fino a tutto il 2017 per implementare,indicare possibili soluzioni migliorative utilizzando MAIL pianosanitarioregionaleumbria.it Deluso dai pochi interventi che si sono succeduti e dalle mancate contestazioni,quello era il luogo per marcare le differenze!! Sostanzialmente nemmeno il sindacato ha dato indicazioni per uno stravolgimento del progetto ha richiesto maggiore coinvolgimento. Delusione mia,in quanto ricorrente è nelle contestazioni colme di epiteti da parte degli indefessi abitudinari del CLIC,mi aspettavointeressanti per RIDIMENSIONARE il progetto considerato una rivoluzione Copernicana dal portavoce dei sei tecnici,ex addetti ai lavori,tutti in quiescenza svincolati da conflitto di interessi e senza gettone di presenza. Se non ricordo male,Copernico diede un svolta eliocentrica ponendo il sole al centro del sistema di orbite dei pianeti. Fu molto coraggioso, come è coraggioso questo progetto in linea al modello del DM 70/2015 che scavalcarlo potrebbe significare il commissariamento dell'ospedale. Innovare in questo paese irriformabile, significa combattere contro tutto e tutti. Il coraggio in politica è fondamentale,l'attendismo è deleterio è nullitá. Ovviamente questa proposta/progetto è di natura tecnica,dovrá seguire una azione politica. Nella mia categoria di ragionamento non trovare elementi utili per poter integrare,come ci viene affermato nei commenti,a me pare riduttivo se non strumentale. Le tematiche sono importanti per ciascuno di noi,prima o poi dovremmo fare i conti con questo aspetto! I dipartimenti da contestare sono:area chirurgica,emergenza urgenza,area medica,riabilitazione,materno infantile,salute mentale,patologia clinica,diagnostica per immagini,integrazione ospedale. Il resto che riscontro sui commenti sono epiteti e dettagli che non costruiscono una alternativa credibile migliore. Si preferisce il dileggio come: A)....storia lunga 30 anni......B)....progetto partorito negli anni 80 per far nascere la terza provincia!?......C).....prepotenza del PD..pardon ex DC,PCI,PSI.......D)la zarina che ha trasformato gli orti.......E)le persone decrepite bisognose di cure paliative......F)....il PD che scarica le colpe sugli altri...... Che senso ha tutto ciò? Ad maiora
Stefano Proietti
8 anni fa
@Ce piace chiacchiera Anche il pesce che stava per abboccare all'amo disse: "...meglio mangiare quel verme che penzola, in fondo metterò qualcosina in più nella mia pancia..." e poco dopo fu nella cesta del pescatore!
Ce piace chiacchiera
8 anni fa
Ci piace sempre chiacchierare e come vuol dimostrare nei commenti non sappiamo neanche quello checea Spoleto e quello che sta a Foligno Se forse qualcuno prima di parlare conoscesse la materia capirebbe che Spoleto ha ottenuto qualcosina in piu
Trilussa
8 anni fa
Er progetto è molto semplice: quello che è de Foligno è de Foligno. E quello che è de Spoleto è 'n societá. Ma che ce sono annati pure a scola venticinque anni 'sti saggi??!!! E' proprio vero!! Saggi se nasce nun ce se diventa!
Stefano Proietti
8 anni fa
Ecco, ci siamo è iniziata l'ultima fase del decadimento di Spoleto. Il bello è che ciò avverrá attraverso le mani del sindaco Cardarelli e non quelle del PD. Probabile promozione politica del nostro sindaco. Ecco perché il PD umbro non ha dato a Spoleto nemmeno un candidato alle regionali! p.s. Mi piacerebbe leggere un parere sul progetto di accorpamento da parte del dott. Enzo Ercolani che spesso ho trovato coraggiosamente obiettivo su questo giornale.
Possibile cliente
8 anni fa
Buon segno! Nessun commento vuol dire che tutti i cittadini sono d'accordo.
basilio rapucci
8 anni fa
Ho cercato di trovare elementi utili per poter coltivare un minimo di ottimismo, ma dai fatti non si può fare altro che continuare a pensare male. Dopo una storia lunga 30 anni si continua a palleggiare sulla possibilitá di trovare la formula magica per far sopravvivere gli ospedali di Foligno e Spoleto. Questo progetto nato negli anni '80 quando si coltivava la speranza di poter far nascere la terza provincia, è destinato a naufragare. Questo è quello che è stato decretato qualche giorno fá a Trevi, luogo baricentrico delle due cittá in questione, che in qualche modo doveva stabilire la linea di confine sul quale far nascere la sede del nuovo ospedale della USL 3. La prepotenza degli uomini del P.D., anzi pardon ex P.C.I., D.C., P.S.I ecc, i quali incuranti delle regole del ruolo e delle opportunitá politiche, ognuno per proprio conto ha centrato i propri obiettivi personali. La Zarina ha trasformato i vecchi orti in terreno edificabile, i congiunti hanno piazzato le loro cartucce, i rappresentanti spoletini hanno ognuno per il proprio conto realizzato le proprie strategie personali, mentre a noi è rimasto altro che una scatola vuota, che nella migliore delle ipotesi in futuro potrá essere riempita da persone decrepite bisognose di cure palliative, il tutto sotto la supervisione attenta di un manager senza titoli e senza capacitá, ma che per meriti politici continuerá a gestire questo settore emergente incurante dei danni che la nostra cittá è destinata a subire. Proviamo a decifrare il complesso linguaggio della politica, che in questa circostanza ha scomodato anche i rappresentanti delle 2 cittá in questione ( Foligno e Spoleto), con la supervisione del padrone di casa ( il Sindaco di Trevi), con le assenze di Norcia e Cascia entrambe degnamente rappresentate ( negli interessi dall'egregio Nando Mismetti). In questa circostanza sotto l'attenta regia dell'Assessore regionale Luca Barberini, si passa alla verifica del lavoro dei sei saggi designati, lavoro ancora non reso completamente noto, ma che inoltre non è stato sottoposto alle successive verifiche delle persone esperte del settore della organizzazione e del settore economico amministrativo. Questo lavoro parte dall'assunto che i parametri regionali prevedono degli standard ( di bacino di utenza ) che non vengono raggiunti neanche dalle somme dei due bacini di utenza in questione e che forse non si raggiungeranno neanche aggiungendo Terni a Foligno e Spoleto. Per ribaltare il criterio di base si dovrebbe fare uno sforzo organizzativo/ culturale capace di dimostrare con i numeri che la sanitá si potrebbe organizzare in modo diverso da come è stato fatto sino ad oggi, ma nessuno lo ha fatto, e tutto questo gioca a sfavore del progetto stesso.. Gli utenti finali sono sì interessati a ricevere i servizi sanitari in luoghi vicini a dove si abita, senza però dover affrontare ulteriori costi e/o sacrifici economici. Tutti questi aspetti non sono stati rappresentati nella tavola rotonda fatta, per cui siamo sempre al punto di partenza, e questo consentirá al P.D: ed ai suoi rappresentanti che loro la propria parte l'hanno fatta, e se le cose non andranno in porto la colpa non sará loro.
Dì la tua! Inserisci un commento.