cultura e spettacolo

Spoleto58: arrivano i primi bilanci sugli incassi, e il Festival spopola sui social network

 

 

E' sempre tempo di bilanci in casa Ferrara, nonostante i giorni del Festival dei Due Mondi non siano ancora finiti, anzi, il grosso della manifestazione debba ancora arrivare. Il concerto finale infatti, come anticipato questa mattina dallo stesso direttore artistico Giorgio Ferrara, durante la conferenza stampa a Palazzo


Arroni, ha fatto registrare già il "tutto esaurito", e lunga è la fila d'attesa per chi spera ancora di riuscire ad entrare. "Le vendite stanno andando molto bene" -ha spiegato il direttore del Festival- "il guadagno sugli incassi per ora ammonta a 500 mila euro". Un dato sicuramente molto significativo per la città ducale, che si appresta ad affrontare proprio in queste ore, le giornate più cariche del Festival. Questa sera infatti, Mikhail Baryshnikov calcherà la scena del Teatro Caio Melisso nello spettacolo di Robert Wilson "Letter to a man", mentre domani protagonista sarà il Teatro Romano con lo spettacolo "Dans le pas de Noureev" del Ballet du capitole de Toulouse. Grande successo poi sta riscuotendo anche il programma del Teatro La MaMa Umbria International, che presenterà, sempre domani, "toPray", suggestiva esibizione di danza urbana dal carattere multiculturale ed etnico. Nella giornata di venerdì invece, appuntamento con le tremila figurine dello spettacolo "Kamp" a San Simone, e con "La Dolce Vita" a Piazza Duomo. Domenica infine, la giornata più lunga e importante. A mezzogiorno verrà consegnato infatti, il premio Carla Fendi al premio Oscar Paolo Sorrentino, e poi la sera avrà luogo il Concerto Finale, che come ogni anno riempirà di musica l'aria e i cuori di tutti.

"Grande soddisfazione per me vedere in giro per la città, cittadini e visitatori felici" -ha sottolineato il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli- "la mostra su Botero è stata visitata da 6mila e 500 persone fino a ieri. Stiamo crescendo moltissimo e questo mi riempie di gioia". "Mi unisco alle parole del sindaco" -ha proseguito Pompili, presidente dell'Associazione Amici di Spoleto- "il progetto di Spoleto segreta e sotterranea è andato benissimo". Ma di numeri importanti non si è parlato solo per quanto riguarda le vendite: "almeno 60mila persone hanno interagito in questi giorni con la pagina Facebook del Festival" -ha rivelato Ferrara- "e l'hashtag sugli incontri di Paoli Mieli è tra i più cliccati d'Italia". Dati questi ultimi, che spiegano solo in parte il successo, visto che per quanto riguarda le presenze è ancora tutto da definire, ma che fanno sicuramente sperare nel futuro: "puntiamo su Spoleto" -ha concluso il direttore artistico- "è vero, il laboratorio di scenografia di Spoleto è da sistemare, ma cerchiamo di utilizzare lo stesso i tecnici ed il personale del territorio e vogliamo che il Festival non sia solo il primo in Umbria, ma anche in Italia e all'estero".



I commenti dei nostri lettori

bluff

10 anni fa

Comunque c'è un errore di fondo da parte degli spoletini. Per esempio, Alex e open your eyes dicono entrambi cose sensate, si capisce che se ne intendono, eppure usano fra loro un tono leggermente polemico, ma così non si va da nessuna parte, non si costruisce niente. In tutti questi anni (otto!!!) non è nata nessuna associazione di persone pro-festival-menotti che avrebbe potuto portare avanti un discorso serio... qualcuno con le idee chiare c'è, ma dove si nasconde? chi è? quanti siamo? del resto rivolgersi a chi amministra non ha senso proprio a causa della loro mediocritá: non capiscono o non vogliono capire, che poi è la stessa cosa, né sanno rivolgersi a persone che ne sanno un po' più di loro. Una cosa è chiarissima: il maestro Menotti, oltre ad essere stato un ottimo direttore artistico, aveva per suo carisma e personalitá una funzione super partes, talmente superiore alla media della cittadinanza che tutti se ne stavano tranquilli al loro posto, senza tanti grilli per la testa. Adesso che non c'è più ed ha lasciato un vuoto immenso, tutti provano a riempire questo vuoto con qualche contenuto, ma sono solo ideucce, con orizzonti limitatissimi, la cui risonanza si ferma al massimo al valico della somma, insomma si agitano in troppi, sgomitano, cercano facile notorietá invocando il nome del maestro, pretendono di legittimare le loro ideucce tirando per la giacchetta una persona che oltretutto non c'è più e non ha alcuna possibilitá di dire la sua! insomma una palude di mediocritá di cui l'attuale direttore del festival è il re, né un grande artista né un grande organizzatore, che facilmente può darsi importanza tra gente di provincia, tutto very cafonal, come dice giustamente marchese, adesso poi danno il premio anche a sorrentino, senza rendersi conto che il suo film (la grande bellezza) è lo specchio esatto della loro stessa mediocritá e volgaritá. Inutile rodersi il fegato, meglio sarebbe distinguersi e andare per la propria strada, affermando valori artistici e prassi cristalline. Questo festival, per quel che è diventato, sarebbe molto meglio se finisse. Nella semplice valorizzazione di quell'altro festival, quello vero, il solo ed unico fenomeno artistico per il quale la cittá ha guadagnato notorietá, spoleto potrebbe vivere tutto l'anno per un paio di secoli almeno, ma vallo a spiegare agli spoletini! preferiscono giocare a fare gli artisti e i manager tra loro, totalmente ignari di come va il mondo, e totalmente ignorati dal mondo. Provincia.

SENZA RINNOVAMENTO

10 anni fa

Tanto per informarvi che la Fondazione Festival anche se è un ente che vive grazie ai contributi del Ministero ed ha una grande struttura con a capo un presidente sindaco della cittá di Spoleto è da considerarsi una cosa privata. Questa dichiarazione che è una cosa Privata lo ha sancito il TAR e poi il Consigli di Stato che non volle far leggere ad un amministratore tale sig. Angelo Loretoni quando era nel consiglio della Fondazione come consigliere Comunale Perché allora nessuno si domanda come mai si votano da 8 anni i bilanci senza conoscerne in dettaglio le poste in esso contenute? Tanto per essere chiari non fanno parte di questi numeri e costi le attivitá che svolge la fondazione Carla Fendi, quelle della Benemerita Associazione Amici di Spoleto, l’attivitá del Format HDRA’, La Mama ecc, Le Musiche da Casa Menotti, le Arti Visive Curate da Marziani a Palazzo Collicola, la mostra plurivisitata di Botero, il premio Margherita Hack ecc ecc ( c’è da sperare che qualche altra Fondazione possa rispolverare il premio Nuova Spoleto di cui si sente tanto tanto la mancanza)

Alex

10 anni fa

Oh...Ma davvero? E allora la Thatcher come spiegherebbe tutto quanto riportato nel documento di bilancio? Evidentemente, se io dico "soldi pubblici", parlo di quelli tirati fuori dalla nostre tasche. Mi sembrava superfluo fare un disegnino. Considerato che, quando si tirano fuori le carte, c'è sempre qualcuno che casca dal pero, bisognerebbe capire se il deretano brucia perché se, da questi soldi destinati al Festival, agli spoletini non torna nulla in tasca (ma anche agli altri cittadini italiani che li hanno versati sperando sarebbero stati utilizzati per il bene comune - o credi che siano tutti milioni spoletini?-), oppure se il fastidio epidermico sia generato dalla consapevolezza che tanto denaro sarebbe meglio impiegato per interventi differenti, e non per far sedere comodi gli ospiti di un festival d'elites.

open your eyes

10 anni fa

Caro Alex, grazie del link, il mio commento era ironico, perchè mai un evento privato pagato dai privati concederebbe simili sprechi. Con una gestione privata, con 5 mln di euro si sarebbero portati gli UFO a Spoleto, o gli U2 e la cittá sarebbe entrata per sempre nella storia ( tanto per fare un esempio stupido). 300 mila euro al giorno, tanto costa alla collettivitá il Festival. e vi sembra ci sia un ritorno a Spoleto o alla cultura di 300'000 euro al giorno? ho dei dubbi... Adesso si dirá che la cultura non ha prezzo e non si può quantificare il ritorno... Ma de che??? Invece quantifichiamo quanto ritorno ha per Spoleto questo Festival? Quanto guadagnano in più gli spoletini dal Festival? Allora perchè si usa Spoleto e i suoi teatri senza lasciare nulla alla cittá se non le briciole? Possibile non ci sia una scuola di teatro di rilevanza nazionale? Una scuola di danza di rilevanza nazionale, il mondo dello spettacolo finisce qui? Non credo, perchè dei 5 milioni di euro all'anno non ne vengono dedicati il 10% ad attivitá volte a radicare permanentemente il Festival a Spoleto. Perchè il Festival non ha una sezione dedicata ai nuovi talenti? Perchè non si selezionano i nuovi talenti permanentemente a Spoleto? Con 5 milioni se ne fanno di cose per la cultura e per la cittá.... Questo perchè non vorrei che dei 5 milioni una parte finiscano per ritornare ai soliti noti.... PS ALEX I SOLDI PUBBLICI , COME DICEVA LA TATCHER, NON ESISTONO...ESISTONO I SOLDI CHE I CITTADINI GUADAGNANO CON IL LORO LAVORO E CHE LO STATO SOTTRAE LORO ATTRAVERSO LE TASSE E DEVE UTILIZZARLI IN MODO EFFICIENTE ED UTILE PER LA COLLETTIVITA', PER AUMENTARE IL BENESSERE DEI CITTADINI!!!

bluff

10 anni fa

ottima analisi Alex, dal che scaturisce che questi 500.000 euro - "il guadagno sugli incassi"?!! - sono risibili a fronte di un finanziamento con denaro in stragrande maggioranza pubblico di 5milioni, cifra stratosferica, vista la crisi e vista anche la gestione familiare. Con questa cifra se ne potrebbero organizzare cinque di festival, e non uno che si svolge in tre fine settimana!

Alex

10 anni fa

Egregio Sig. "Open your eyes", nel caso avesse voglia di aprire gli occhi sui bilanci del Festival, in attesa di fare richiesta di visione del consuntivo 2015, può tranquillamente spulciare il bilancio di previsione per l'anno corrente firmato dal sindaco Cardarelli e disponibile pubblicamente qui: http://www.festivaldispoleto.com/2015/BILANCIO%20DI%20PREVISIONE%202015.pdf Da cittadina e residente di Spoleto, non ho sinceramente alcun desiderio di autotassarmi per garantire un compenso annuo di più di € 149.000, 00 al solo direttore artistico, dovendo per di più impegnarmi a finanziare, con la mia autotassazione, un "housing" allo stesso di € 10.000. Cos'è? Con il suo solo compenso d'opera, non riesce neanche a pagarsi trasferte ed albergo? I fondi destinati al SOLO Festival di Spoleto, come ben vedrá, ammontano a circa € 5.000.000, 00, almeno per quest'anno. E sono per due terzi e tre quarti soldi pubblici. Gli istituti di credito locali, nonostante la propaganda fasulla perpetrata da qualche media, ammontano a poche centinaia di migliaia di euro. Se vuole consultare l'elenco dei "Mecenati", si accorgerá poi che è richiesto un contributo minimo di 500,00 euro per rientrare tra gli "Amici" del Festival; volendo è possibile donarne 1000,00, 2.500,00, 5.000, 00. Ma fossi in lei, non chiederei un plebiscito cittadino a favore di un'ulteriore tassazione della cittadinanza a sostegno del Festival, almeno per il momento. Capisco il suo disagio per l'aleatorietá del finanziamento pubblico in relazione ad un evento culturale di tal portata ma personalmente provo un disagio maggiore per l'aleatorietá dell'intervento pubblico in settori economici e sociali caratterizzati da una maggiore urgenza anche nel nostro territorio. Soldi pubblici sono soldi nostri, ossia denaro da noi GIA' versato A: Stato, Regione, Enti pubblici. E ci sono anche i Contributi dello Stato a valere sul fondo unico dello Spettacolo. Consulti le leggi n. 418/90 e n. 238/2012. In questo Paese, da un po' di decenni, tutto dipende un po' dal "politico di turno", come dice lei. Peccato che, per non restar troppo scontenti, ormai, non serva neanche più votare i conoscenti, considerato che, almeno a livello nazionale, non si riesca neanche a farsi rappresentare in Parlamento attraverso democratiche elezioni. Se non l'ha giá fatto, immagini il resto.

open your eyes

10 anni fa

"il guadagno sugli incassi" che significa? il fatturato degli spettacoli o l'utile dopo aver pagato tutti i costi? Ma un cittadino privato può prendere visione dei bilanci del Festival? Complimenti a Ferrara che è riuscito a far rivivere il Festival, ora speriamo si trovi il modo di farlo stare in piedi finanziariamente senza aiuti pubblici. Sarebbe una grande risorsa per la cittá e per il suo futuro. Le cose che si basano sugli aiuti pubblici non mi piacciono, dipendono dall'aria che tira, dal politico di turno, dal bilancio dello stato. Preferirei pagare una tassa come spoletino per far vivere il Festival piuttosto che farlo finanziare dallo stato ( oggi si, domani bo!) Bisognerebbe quotarlo in borsa e farlo partecipare dai residenti che acquistano a prezzo scontato le azioni e hanno diritto a dei biglietti scontati o gratuiti. Inoltre ogni nato a Spoleto potrebbe avere diritto a delle azioni gratuite.... si vabbè, ma siamo in Italia non in UK

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