politica

Villa Redenta intitolata alla D'Angerio

 

Il consiglio comunale approva all'unanimità la mozione della Coltorti: intitolazione della scuola a tempo pieno alla sua rivoluzionaria direttrice

 

La Scuola Elementare Maria Antonietta Albanese D’Angerio è realtà. Con 17 voti favorevoli su altrettanti presenti in aula, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalla vicepresidente Maura Coltorti di “Ora Spoleto”, che rende onore alla storica dirigente scolastica e amministratrice della città scomparsa il 22 gennaio del 2016.

Una donna, la D’Angerio, dotata di un’intelligenza fuori dal comune e di un altissimo senso dell’ironia e soprattutto dell’autoironia, qualità propria di chi sa mettersi in gioco consapevole di se stesso. A lei il merito di aver rivoluzionato il metodo didattico specialmente del tempo pieno, aggiornando il sistema montessoriano e rendendo i bambini i veri protagonisti della scuola, responsabilizzandoli con naturalezza mentre giorno dopo giorno esprimono un po’ di più ciò che hanno e soprattutto ciò che sono dentro.

Rodariana per natura e gramsciana per filosofia e prassi, è la direttrice delle filastrocche, dei libri scritti dai bambini e con i bambini, della drammatizzazione a scuola, dell’educazione fisica e di quella musicale già a partire dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso. Dal punto di vista politico, come spesso accade ai più grandi, è ricordata con rispetto, stima e moltissimo affetto dagli avversari quanto – se non addirittura di più – che da alcuni compagni di partito. “E’ stata una dirigente didattica lontana dal modello puramente amministrativo”, le parole della Coltorti durante il suo intervento di presentazione della mozione, “ha trasformato il tempo pieno. Quello che prima era un tempo da trascorrere a scuola per aiutare i genitori, si è trasformato in tempo didattico ricco di attività, lavoratori anche di recupero per i bambini con più difficoltà. Il lavoro di gruppo, le classi aperte (le famose interclassi, ndr), la scuola come luogo inclusivo dove i ragazzi fossero stimolati a dare il meglio, dove i bambini erano considerati dei ‘bambini’ e non dei ‘piccoli adulti’. Un impegno – ha ricordato la vicepresidente – che la D’Angerio chiedeva anche alle proprie insegnanti”.

Paradossalmente, se un difetto, uno solo, può esserle attribuito è stato quello di rendere la scuola un luogo talmente paradisiaco da illudere i bambini che anche le medie, le superiori, l’università e la vita “di fuori” sarebbero state in linea con quei magnifici cinque anni di elementari. Lo stacco tra la quinta e la vita successiva, purtroppo, diventa a volte disarmante ma certo non è possibile imputarlo a una scuola rivoluzionaria, un plesso d’avanguardia nella pedagogia e nella didattica.

Tornando alla “mozione D’Angerio”, dedicarle la “sua” scuola è un gesto che formalizza la realtà di fatto visto che è qui, a Spoleto, nella suola elementare San Carlo prima divenuta di Villa Redenta poi, che da una minuta donna sannita è nata la rivoluzione del metodo di insegnamento. “La scuola di Villa Redenta – ha concluso la vicepresidente Coltorti prima che la mozione incassasse il voto unanime dell’assemblea – non può avere nome migliore di quello di Maria Antonietta Albanese D’Angerio”.

Generazioni di ex alunni spoletini – ma in fondo alunni per sempre – ringraziano, per una volta, il consiglio comunale di Spoleto.



I commenti dei nostri lettori

Cristina

3 mesi fa

Ricordo con affetto “la mia direttrice” … sono stata un’alunna dell’allora sperimentale scuola elementare a tempo pieno S. Carlo. Ringrazio anch’io l’amministrazione comunale.

Roberto Quirino

3 mesi fa

Una mozione che non si può non condividere appieno, che ricorderà giustamente una pedagoga illustre, autrice di libri importanti e godibilissimi come "Gesù di cognome si chiamava Dio" e "Il codino di Munchausen", oltre che una donna politica coraggiosa e dalle idee veramente d'avanguardia.

Luisa ceccarani

3 mesi fa

Quando verrà effettuata la cerimonia Vorrei esserci

ruggero d'Angerio

3 mesi fa

Voglio ringraziare a nome mio e di mio fratello Enrico il consiglio comunale che si è espresso all'unanimità sulla mozione presentata dalla vicepresidente di “Ora Spoleto” Maura Coltorti. A lei e a tutti i membri del Consiglio comunale, con sincerità, la nostra gratitudine.

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