cronaca

Omicidio choc: muore Stefano Bartoli

 

Il fatto avvenuto in via 2 giugno. Arrestato un 42enne già noto alle forze dell’ordine. AGGIORNAMENTI

 

Aggiornamento delle 19.40: si trova in carcere Erjon Behari, il 42enne responsabile della morte di Bartoli. L'uomo, che fino a ieri si trovava in stato di libertà vigilata a causa di alcuni episodi di violenza di cui si era reso protagonista, è accusato di omicidio volontario.

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Aggiornamento delle 14.44: è stato arrestato l'uomo responsabile della morte di Stefano Bartoli. A confermarlo sono i carabinieri, tramite un comunicato che pubblichiamo integralmente:

"I militari della Compagnia Carabinieri di Spoleto, a conclusione di tempestive indagini coordinate sul campo dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, guidata dal Procuratore Claudio Cicchella, hanno tratto in arresto un 42enne, di origini albanesi, gravato da precedenti di polizia, ritenuto responsabile di omicidio.

L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine e sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, nella serata di ieri, sabato 20 luglio, intorno alle 21.00, al culmine di un litigio avvenuto sotto la propria abitazione per futili motivi, avrebbe colpito al torace, con un coltello da cucina, un 28enne italiano, residente nel Comune di Spoleto, che annoverava anch’egli precedenti di polizia.

Il giovane, inizialmente soccorso da un passante e poi trasportato da personale sanitario del servizio 118 presso il locale ospedale, è successivamente deceduto a causa delle gravi lesioni riportate. L’immediata attività d’indagine sul territorio, durata tutta la notte e ancora in corso, ha consentito nell’immediato di ricostruire la dinamica e individuare il presunto responsabile.

Gli accertamenti tecnici irripetibili, avviati sin dalle prime fasi conseguenti all’evento omicidiario, sono stati affidati aiCarabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Perugia per l’acquisizione di tutte le fonti probatorie ritenute utili.

L’arma bianca presumibilmente utilizzata per colpire la vittima è stata sottoposta a sequestro mentre la salma è stata traslata presso l’istituto di medicina legale di Perugia per il successivo esame autopticoTutte le fasi salienti del grave fatto delittuoso sono state coordinate dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Spoleto, che è intervenuto sul posto e tuttora sta conducendo personalmente insieme a personale dell’Arma le necessarie attività istruttorie.  

Il 42enne, all’esito dell’acquisizione di gravi, univoci e concordanti elementi indiziari, è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di omicidio e, al termine delle formalità di rito condotte presso la Caserma dei Carabinieri di Spoleto, sarà associato alla Casa di Reclusione del luogo".

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Aggiornamento delle 11.32:
si chiamava Stefano Bartoli l'uomo assassinato a Spoleto, in via 2 Giugno. In stato di fermo il presunto responsabile, un uomo di 44 anni.


Aggiornamento delle 11.28
: iniziano ad emergere i primi, agghiaccianti, dettagli circa il decesso del ragazzo. Il 28enne, nella serata di sabato, è stato accoltellato. In seguito ha perso conoscenza, spirando in ambulanza durante il trasporto in ospedale. A soccorrerlo, prima dell'arrivo nel rione Casette dei sanitari, è stata una famiglia residente nel quartiere. In corso gli accertamenti da parte dei militari, che avrebbe fermato il presunto assalitore. Tanti, ancora, gli aspetti da chiarire. 

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Risveglio choc per Spoleto. Un uomo di 35 anni è stato infatti trovato senza vita. Il fatto è avvenuto nelle scorse ore in via 2 Giugno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia locale che hanno avviato i rilievi che consentiranno di ricostruire la dinamica dell'accaduto. Acquisite le registrazioni delle telecamere di sicurezza attive nella zona.



I commenti dei nostri lettori

X Spoletino

2 mesi fa

Caro spoletino, il grave fatto di sangue che si è verificato dopo pochi giorni da quello che alcuni esperti partecipanti al summit hanno dichiarato, è la dimostrazione di come certi "signori" rilasciano delle dichiarazioni senza approfondire minimamente la situazione che si sta verificando nel territorio spoletino e senza riflettere sulle possibili conseguenze. Infatti, il Sindaco Andrea Sisti e il Vice Sindaco Stefano Lisci hanno organizzato questa riunione perché si ritenevano preoccupati dal dilagare delle forme di criminalità in una piccola città come Spoleto. E non si può dire che la loro percezione era sbagliata o infondata.

Spoletino

2 mesi fa

Ma , il primo cittadino, al termine della riunione,del comitato sulla sicurezza, avuta con il prefetto e tutte le forze di polizia, ed il responsabile della sicurezza , ossia il vice sindaco. Non ci aveva tranquillizzato dicendo che Spoleto è una città con micro criminalità, occasionale? Ma questi che città amministrano?

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