politica

Ospedale, 'ridimensionamento' confermato

 

Anche il PD di Foligno certifica il mancato bilanciamento tra gli ospedali delle due città: il progetto del Terzo Polo non funziona

 

Che il “San Matteo degli Infermi” sia ormai divenuto una succursale dell’ospedale di Foligno, è chiaro a tutti. La Regione e l’Usl Umbria 2, in questi mesi, hanno sempre parlato di integrazione tra i due nosocomi sottolineando la bontà del progetto relativo al Terzo Polo sanitario ma la realtà dei fatti, alla luce dei tanti disagi vissuti dalla popolazione, si sta rivelando diametralmente opposta.

Un’ulteriore conferma arriva dal consigliere comunale della città della Quintana Rita Barbetti che in una nota, per descrivere la situazione vissuta dalla struttura spoletina, ha utilizzato il termine “ridimensionamento”. La chiusura di molti reparti, in particolare, ha costretto gli utenti (compresi quelli della Valnerina) a riversarsi in massa a Foligno generando ulteriori criticità. “Il Pronto Soccorso, già da tanto in gravissima difficoltà - spiega l’esponente del Partito Democratico - ora scoppia. Il personale è al limite della resistenza: si è arrivati a 180 accessi in un giorno e, comunque, la media degli accessi giornalieri si avvicina a 150”. Una situazione, in pratica, insostenibile per entrambe le realtà.



I commenti dei nostri lettori

Voce di frontiera

1 mese fa

Il Terzo Polo è la fine dell’ospedale di Spoleto. L’impegno era di ridarci l’ospedale come prima e meglio di prima. Facciamoci sentire: alle prossime elezioni europee votiamo consegnando la scheda con la scritta ‘ospedale ‘.

Carlino

1 mese fa

Chi ha problemi di sovraffollamento e chi di penuria. Non c'è che dire, questo sbilanciatissimo terzo polo sta creando molti più problemi di quanto forse i geni della Regione potessero prevedere

Guariti per caso

1 mese fa

Probabilmente chi ha studiato questo fantastico dimensionamento pensava che la popolazione del territorio di Foligno, Spoleto e Valnerina guarisse miracolosamente...

Più che la sanità, sono gli sprechi politici che dovrebbero essere ridimensionati

1 mese fa

Fa accapponare la pelle il pensiero che per organizzare questo obbrobrio al quale stiamo assistendo sono stati spesi per anni fior di quattrini e pagati profumatamente alcuni politici. Però la cosa peggiore è che si stenta a capire che non è sulla sanità che si deve risparmiare, bensì cercando di evitare gli errori e gli sprechi che commettono gli amministratori delle varie regioni che si occupano della questione. Affidando la sanità a persone competenti e capaci che conoscono i reali problemi della gente.

OPEN YOUR EYES

1 mese fa

Ammesso e non concesso che sia obbligata una razionalizzazione e inevitabilmente Spoleto ci doveva perdere, ma in cambio che ci hanno dato? Se non qualche favore personale ai politicanti che lo hanno oncesso, a Spoleto che avete dato in cambio??? Almeno pretendere 5 ambulanze fisse, non due come adesso e l'elicottero che serve tutta l'Umbria. Poi leggiamo su Facebook di gente che aspoetta 1 ora l'ambulanza... Ma fate schifo altro che politici, siete diventati la feccia della societá.

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