cronaca

Critica la situazione nel carcere

 

Resta grave la carenza di personale all'interno della struttura. I sindacati: 'Le problematiche si ripercuoteranno a tutti i livelli'. L'appello alle Istituzioni

 

Continua ad essere critica la situazione all’interno della casa di reclusione di Spoleto. A lanciare un nuovo appello sono il sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), il sindacato nazionale autonomo di polizia penitenziaria (Sinappe), la Uilpa Pp, l’Unione sindacati di polizia penitenziaria, la Cisl Fns Pp e Cgil Fp Pp che, tramite un comunicato, sono tornate a segnalare la carenza di organico e le possibili conseguenze negative attese nei prossimi mesi.

“Come è noto, sin dallo scorso 25 marzo 2024 è stato proclamato lo stato di agitazione attuando una delle poche proteste consentite dalla legge ad un corpo di Polizia, l'astensione dalla mensa di servizio, alla quale per ben oltre 20 giorni il personale nella quasi totalità ha così testimoniato e ribadito lo stato di sofferenza, di disagio, di stress psicofisico accumulato e derivanti da continui turni di servizio oltre l’orario consentito, l'impossibilità a fruire di riposi settimanali e congedi ordinari, personale che quest'anno a causa della grave carenza di organico, a fronte di migliaia di giornate arretrate anche di anni precedenti, non potrà godere neanche di 10 giorni di ferie estive”.

“Nonostante il Provveditore Regionale sia intervenuto il giorno 28 marzo a Spoleto dove ha raccolto direttamente in un incontro con il personale presente le nostre rivendicazioni, visto che non si sono avute garanzie di soluzioni reali, la protesta è continuata fino all'esito dell’iter procedurale per la definizione del piano di mobilità 2024 che si è svolto nella sede del Provveditorato di Firenze con una previsione di assegnazioni per tutti i carceri della regione Toscana/Umbria, poi ufficializzata il 8 aprile dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. Tale piano, certificando di fatto la gravissima carenza di organico del carcere di Spoleto nel ruolo agenti-assistenti al 37%, ha previsto una mobilità in entrata conseguente all’uscita dalle scuole di formazione di due corsi tra giugno e settembre, per un totale di 33 uomini e 5 donne con cui la carenza verrà bilanciata al -18%”.

Nonostante il risultato raggiunto “che crediamo sia il minimo riconoscimento di quello che da anni queste organizzazioni sindacali hanno continuamente denunciato a tutti i livelli, sia politici che dipartimentali evidentemente fino ad oggi senza essere ascoltati, siamo costretti ora a ribadire lo stato di agitazione poiché l'amministrazione non sta risolvendo il problema reale, in quanto il contingente di assegnazioni pari a 12 unità per giugno è totalmente insufficiente”.

“Per consentire al personale di Spoleto di iniziare il piano ferie estive e mantenere seppur minime condizioni di ordine e sicurezza interno ed esterno dell'Istituto di Spoleto, occorre necessariamente che la totalità del contingente previsto di 33 unità sia effettivamente operativo fin da giugno, poiché realisticamente delle 12 unità previste in prima assegnazione per tale mese, 6 di fatto non prenderanno servizio a Spoleto avendo incarichi diversi indifferibili fuori regione, (4 al G.O.M. che se trasferiti andrebbero restituiti operativamente all’istituto) mentre le restanti 26 unità saranno assegnate per la fine del mese di settembre”.

Da qui la richiesta al presidente della Regione Donatella Tesei, al Prefetto di Perugia Armando Gradone, all’Ufficio Magistratura Sorveglianza Spoleto e al direttore della Casa di Reclusione Bernardina DI Mario “affinché possano intervenire per quanto di loro competenza con il Capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria, ovvero con il Ministro ed i Sottosegretari della Giustizia, per consentire di mettere in atto un piano straordinario di mobilità che anticipi di fatto quella che dovrà avvenire dopo l'estate, poiché le problematiche del personale di Spoleto si ripercuoteranno a tutti i livelli sia interni che di sicurezza e ordine pubblico esterno”.

A titolo di esempio, fanno sapere le organizzazioni sindacali, si può realisticamente prevedere che, anche per consentire al personale una sola settimana di ferie a fronte delle tre spettanti di diritto, si avranno serie difficoltà a coprire i minimali posti di servizio di preminente interesse della sicurezza, tanto che la stessa Direzione probabilmente dovrà annullare altre attività di rieducazione previste, tra le quali anche lo spettacolo del festival dei due mondi aperto a centinaia di spettatori esterni, per il quale un gruppo consistente di detenuti ed artisti esterni si stanno preparando da mesi”.

Alla luce delle gravi problematiche rappresentate, le sigle manterranno il continuo stato di agitazione del personale e se non avranno risposte concrete in tempi utili attueranno la protesta dell'auto consegna del personale in istituto, ovvero supporteranno il personale che vorrà attivare ricorsi giurisdizionali conseguenti al mancato godimento delle ferie e di diritti sanciti dalla normativa vigente”.



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