politica

Sanità, altro schiaffo a Spoleto

 

Sisti fuori dalla conferenza dei sindaci della Asl 2 (sarà solo uditore). L'Intervento di Bececco, Piccioni e Cintioli

 

Una doppia doccia fredda. Da una parte, l’imminente attuazione del Terzo Polo Ospedaliero che, nei fatti, rende il “San Matteo degli Infermi” poco più di una succursale del nosocomio di Foligno. Dall’altra, l’esclusione di Andrea Sisti dalla conferenza dei sindaci della Asl 2 in materia di sanità (rivestirà il solo ruolo di uditore). Due schiaffi ricevuti dalla città di Spoleto nel giro di poche ore, che hanno provocato le prime reazioni del mondo della politica.

È il caso, ad esempio, del consigliere di “Spoleto Futura” Maria Elena Bececco. “E così Spoleto è definitivamente fuori da tutti giochi sulla politica sanitaria regionale. Spoleto non fa parte neanche del Consiglio di rappresentanza della conferenza dei sindaci della Asl 2 in materia di sanità. Spoleto, il terzo comune più importante tra i 54 presenti nel territorio delle Asl 2, è stata messa da parte favorendo, Orvieto, Trevi e Montecastrilli oltre ovviamente a Terni e Foligno e decretando il completo isolamento della nostra Città; il contrario di quello che una buona amministrazione dovrebbe fare.

In una situazione così delicata e precaria per l'Ospedale di Spoleto, il sindaco Sisti non dico che doveva fare di tutto per essere eletto Presidente  della conferenza dei sindaci ma sicuramente doveva far di tutto per rientrare nel consiglio di rappresentanza per poter dire la sua e portare avanti con forza le istanze della Città. Ed invece così non è stato. Spoleto potrà partecipare solo come uditore alle riunioni e ascoltare le decisioni che verranno prese in tema di sanità senza poter minimamente ribattere. In uno degli ultimi consigli comunali il sindaco è intervenuto come fatto personale dopo un intervento della Consigliera Bececco attaccandola in modo inappropriato e portando come proprio cavallo di battaglia la creazione della Conferenza dei Sindaci, che tutto avrebbe risolto per Spoleto, descrivendola come l'unica nostra salvezza e da lui tanto voluta”.

Tanto voluta, va avanti Bececco, “da non riuscire neanche a starci dentro! Visto che questa conferenza dei sindaci era la soluzione ad ogni problema adesso che si fa? Perché il sindaco non si fa sentire? Siamo contenti di essere solo uditori e ascoltare senza diritto di parola le decisioni degli altri? E così Spoleto è sempre più isolata! Sisti nell'intervento in Consiglio Comunale attaccava l'amministrazione Cardarelli per non aver fatto nulla e anzi asserendo che da lì nasceva l'idea dell'integrazione Spoleto Foligno. Ebbene sì nasceva da noi ma con un progetto scritto da medici esperti di Spoleto e Foligno insieme e sottoscritto in comune accordo dai sindaci delle due Città, che dava a Spoleto e Foligno uguale dignità, preservando i reparti fondamentali compreso il punto nascite di Spoleto e rilanciando quelli di eccellenza. Un lavoro di concertazione e di condivisione tra due Città che adesso stentano a parlarsi. Ma evidentemente Spoleto non stenta a parlare solo con Foligno ma anche con tutti gli altri comuni del territorio tanto da non essere nemmeno riuscita a farsi eleggere nel consiglio di rappresentanza della conferenza dei sindaci, dal sindaco Sisti tanto osannata”.

Critico anche il pensiero dei consiglieri di “Insieme per Spoleto” Giancarlo Cintioli e Paolo Piccioni. “Con la nomina del Presidente e dei componenti del Consiglio di rappresentanza nella conferenza dei Sindaci, si è perpetrata un’altra azione ostile nei confronti della città di Spoleto. La conferenza dei Sindaci ha tra le altre cose il compito di esprimersi sul Piano Sanitario Regionale e di contribuire a delineare le linee di indirizzo e di attività dell’ASL. La città di Spoleto si trova fuori da questo organismo per una arrogante e miope scelta dei rappresentanti dei Comuni amministrati dalla destra. Il tema del drammatico isolamento della città è stato più volte da noi sollevato in Consiglio Comunale, ma nulla è stato fatto per cercare di rompere questa condizione che penalizza la nostra comunità”.

La nomina dei rappresentanti dei comuni di Foligno, Trevi, Orvieto e Montecastrilli “non solo penalizza la nostra città ma anche tutti quei territori che storicamente gravitano intorno ad essa, primi tra tutti i territori della Valnerina. È passato quasi un anno dal Consiglio Comunale aperto sul tema Sanità e già in quell’occasione non avevamo potuto non notare come Spoleto sembrasse una realtà totalmente isolata ed incapace di interloquire con le altre realtà territoriali a noi limitrofe. Proprio in quell’occasione è stato evidente come la città di Spoleto è risultata abbandonata anche dalla quasi totalità dei Sindaci di tutto il comprensorio. Spiace dover constatare che le nostre critiche e le nostre preoccupazioni, ignorate ed affrontate con sufficienza e pressappochismo, erano fondate. Proprio alla luce di quelle nostre preoccupazioni vogliamo esprimere il nostro disappunto per quanto avvenuto e confermare, come sempre detto, che saremo dalla parte del Sindaco se deciderà di schierarsi a difesa degli interessi della Città di Spoleto senza tentennamenti o inutili ambiguità”.

L’immobilismo del Sindaco e “della sua amministrazione in questa prima parte di consiliatura hanno sicuramente indebolito la città di Spoleto. Speriamo che dopo l’ennesimo schiaffo che la destra Umbra regala alla città di Spoleto ci sia un cambio radicale nell’atteggiamento del Sindaco e della sua amministrazione. Il tema della sanità è un tema troppo importante per la nostra comunità e siamo convinti che sui temi di interesse generale (sanità, scuole, lavoro, tribunale...) sarebbe necessario che tutte le forze politiche siano unite e messe nella condizione di poter dare il proprio contributo, senza tatticismi ed inutili quanto infantili giochini politici”.



I commenti dei nostri lettori

Spoleto, la città che porge sempre l'altra guancia.

12 mesi fa

C'è da dire che fino a oggi questa città si è retta in piedi pur ricevendo degli schiaffi a dritta e a manca. A questo sistema ormai i cittadini si sono adattati. Il disorientamento potrebbe arrivare se a qualche governante, più attento e più sensibile alle necessità dei cittadini, venisse l'idea di cambiare metodo. Ossia, di spedire i politici meno meritevoli all'esilio.

Nico

12 mesi fa

Spoleto se rimarrà nella provincia di perugia sparirà.... da ternano spero che vi deciderete in massa a venire nella nostra provincia

XXX

12 mesi fa

Ragazzi ma il Sindaco è impegnato ad aprire la passerella del Parcheggio come potete pretendere che possa far ri-aprire L'Ospedale? Abbiate un attimo di pazienza. Poi abbiamo anche onorevoli in Europa.

Cittadino

12 mesi fa

Vorrei sollevare una questione. L'Art. 12 – Nomina della Rappresentanza del "Regolamento per il funzionamento della Conferenza dei Sindaci dei Comuni costituenti l’Ambito Territoriale dell’AUSL Umbria n.2", prevede che i Sindaci dei Comuni di Terni e di Foligno, in qualità dei due Comuni con il maggior numero di abitanti, fanno parte di diritto della Rappresentanza. Quindi in pratica si pretende di voler dar vita ad un "accorpamento" (chiamiamolo ottimisticamente così) dei due ospedali Foligno-Spoleto, ma solo Foligno ha diritto naturale a far comunque parte della Conferenza? Chiedo ai più esperti: può essere impugnato questo Regolamento, per far sì che anche Spoleto rientri di diritto nella Conferenza dei Sindaci dal momento che l'ospedale di fatto comprenderà sia il territorio di Foligno sia quello di Spoleto? E' pur vero che l'esclusione di Spoleto di fatto produce, in via diretta e immediata, un danno evidente ad una intera popolazione, quella di Spoleto e Valnerina, dal momento che questa viene di fatto esclusa da scelte fondamentali i cui effetti ricadono su tale medesima popolazione!

Carlino

12 mesi fa

Definitiva conferma che l'idea di una superiore, armonica composizione delle esigenze e degli interessi dei singoli territori e città, nel nome dell'interesse generale e comune, sotto la regia e con la mediazione della politica "alta", è roba da anime belle. La realtà REALE è la cruda lotta per la sopraffazione e l'accaparramento delle risorse, della spoliazione del vinto da parte del vincitore, all'insegna del "mors tua vita mea". E la politica, regionale in questo caso, è la perfetta riproduzione di questa "logica" predatoria dove chi vince piglia tutto e chi perde perde tutto

David

12 mesi fa

Sisti era il candidato giusto scelto a Perugia e imposto a Spoleto.Questa Spoleto sempre più isolata.

Gianluca

12 mesi fa

Consiglio alla città di Spoleto di pretendere più che un cambio di atteggiamento del Sindaco, di un cambio del Sindaco direttamente.

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