le interviste di Sol
'A primavera Spoleto infomobile'
le interviste di Sol
'A primavera Spoleto infomobile'
A tu per tu con l'assessore alla Digitalizzazione Pesci, cui il sindaco ha affidato le chiavi della Spoleto smart city. Il futuro passa da questi uffici
Da due anni, in silenzio, al lavoro con costanza e a fari spenti verso uno dei più importanti traguardi per la città: divenire una smart city digitalizzata. L’assessore alla digitalizzazione Letizia Pesci non fa proclami ma parla di risultati. Come quello della gara per la realizzazione del sistema di infomobilità, che non è più annuncio ma storia di questa amministrazione.
Ma di cosa si tratta esattamente? Spoletonline ha incontrato la diretta interessata per conoscere qualche dettaglio in più e per fare il punto sulla digitalizzazione.
Assessore Pesci, a che punto siamo con la materia di cui è competente? “A buon punto, senza dubbio. Devo dire che questa amministrazione punta molto sulla digitalizzazione. Da poco abbiamo affidato la gara per il sistema di infomobilità. Una gara ricca, da un milione e mezzo di euro circa, che serviranno per l’installazione di telecamere, sensori per il monitoraggio del traffico, parcometri digitali, pannelli a messaggio variabile e molto altro, come ad esempio la dotazione di sistemi di connessione per la copertura telefonica lungo i percorsi meccanizzati della Spoletosfera e della Posterna. Anzi, a proposito di quest’ultima, l’abbiamo già messo in funzione e dunque la copertura c’è già, mentre a breve l’avremo anche nella Spoletosfera”.
Più o meno quando potremo avere tutte queste dotazioni? “Entro l’inizio della prossima primavera, forse prima”.
Poi c’è il servizio Whatsapp in Comune, anche questo molto utile. “Ritengo di sì. Ogni giovedì, entro le ore 14, inviamo informazioni di pubblica utilità e di interesse generale in modalità broadcast, dunque a tutti i contatti che chiedono di essere inseriti nella lista dei destinatari. Inviamo informazioni relative a scadenze, eventi culturali, servizi, possibili emergenze e molto altro. Al momento devo dire che il servizio è attivo solamente in uscita, vale a dire che siamo noi ad inviare al cittadino le informazioni. Abbiamo in programma di rendere possibile quanto prima anche il percorso inverso, vale a dire consentire al cittadino di scriverci tramite Whatsapp e contattarci così in maniera rapida ed efficace”.
Ecco, a proposito di “cittadino”. Come vive la cittadinanza l’imminente passaggio alla digitalizzazione? “Devo ammettere che il messaggio risulta un po’ ostico da far passare. Ci troviamo di fronte a servizi digitali innovativi, a fronte di una scarsa alfabetizzazione dal punto di vista informatico e tecnologico. A breve organizzeremo corsi di formazione aperti alla cittadinanza anche nelle frazioni e presso le associazioni più rappresentative del nostro territorio. Il concetto che vogliamo rendere chiaro è che la digitalizzazione serve a migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi, e non il contrario”.
In chiusura, il punto sullo Sportello del Cittadino. “E’ in fase di miglioramento. Abbiamo cercato di razionalizzare gli uffici e così, adesso, si può accedere allo Sportello anche senza appuntamento tutti i mercoledì. E’ importante la specializzazione del personale, cui sono molto grata, e che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi di rilascio della carta d’identità elettronica come anche dell’erogazione di altri importanti servizi. Chiaro è che si può sempre migliorare: è per questo che lavoriamo ogni giorno”.
I commenti dei nostri lettori
Barbara
1 anno fa
COMPLIMENTI....spero sia una metafora! Spoleto città digitale = Farwest a breve senza ospedale e ancora meglio senza cittadella legislativa.....iniziamo a lucidare le bocche di fuoco!
Cresciuti differentemente digitalizzati.
1 anno fa
Elel ha ragione. La digitalizzazione, quando è troppa e viene spinta troppo, rovina la qualità della vita. Gli esseri umani sono stati creati per socializzare e per comunicare "vis a vis", (è stato sempre così per centinaia di migliaia di anni), non per isolarsi con i mezzi di comunicazione tecnologici odierni. I quali, dando all'uomo l'illusione di potersi trovare dappertutto, di fare qualsiasi cosa in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento con il minimo sforzo e di poter interagire con l'intero Mondo, non fanno altro che allontanarsi sempre di più dalla realtà e dai loro simili. Causando inoltre alla società degli enormi problemi psicologici, di salute, di costi o di ogni altro genere. Questo, perché i mezzi tecnologici che si usano oggi stanno snaturando la nostra società in un modo sempre più consistente da quelle che sono le sue prerogative naturali di rapportarsi e di socializzare con i propri simili. Partendo dalle scuole dell'infanzia, sarebbe opportuno che si incominciasse a introdurre dei "corsi educativi" sull'uso corretto della tecnologia. Per rendersene conto di quanto essa sia nociva se viene utilizzata male, basta osservare quello che succede tra i giovani, (nella vita e sulle strade), quando è la tecnologia a prendere il sopravvento e di essa se ne fa un uso smoderato e sconsiderato. Anche una parte consistente della società adulta è diventata schiava della tecnologia, tanto che non riesce più nemmeno a fare una breve passeggiata, a muoversi con l'automobile o a fare degli acquisti senza comunicare con il cellulare con qualcuno. Non passerà molto tempo che non sapremo più nemmeno scrivere su un foglio il nostro nome utilizzando una matita o una penna. Sono convinto che la nostra civiltà, più che fare dei passi avanti nella direzione del progresso tecnologico, ha un impellente bisogno di fare alcuni passi indietro per ritrovare se stessa e ridarsi quei valori che ha smarrito. Così, forse, riuscirà anche a capire il vero motivo per cui oggi, pur vivendo una vita economicamente e materialmente più agiata rispetto a ieri, molte persone hanno la nostalgia del passato. Un passato dove comunicare significava trovare il tempo per incontrarsi con gli amici, discutere della quotidianità, di sport e di altre piccole cose che accadevano nel mondo di allora. Un passato dove bastava scambiare qualche parola e guardarsi negli occhi per capire l'umore di una persona. Insomma, oggi direbbero una "tecnologia comunicativa" all'avanguardia, fatta della presenza umana, che oltre a dare delle emozioni riesce a suscitare anche dei ricordi.
Elel
1 anno fa
Quando saranno licenziati tutti gli impiegati, come altri lavoratori di altro genere sostituiti da computer e risponditori automatici, allora sì che ci sarà da ridere, a Spoleto come altrove, perché l'orientamento, per chi ancora non se n'è accorto, è proprio questo.
Diogene
1 anno fa
C O M P L I M E N T I ! ! ! UNA CITTA' VOTATA AL TURISMO COME SPOLETO AVEVA NECESSARIAMENTE BISOGNO DI QUESTA INNOVAZIONE. ORA ( PRIMA DEL SUO AVVIO) CREDO SIA MOLTO IMPORTANTE INFORMARE E SOPRATTUTTO F O R M A R E NOI CITTADINI AD UN CORRETTO USO DEI PIU' FONDAMENTALI SERVIZI OFFERTI .
Signor SMith
1 anno fa
Ogni passo in avanti verso migliori servizi ai cittadini, per quanto piccolo, è ottima cosa. Spero di fare cosa utile segnalando all'assessore Pesci, al Sindaco ed alla cittadinanza spoletina che - salvo errori - ancora oggi, ottobre 2023, i parcometri spoletini non sono a norma, non prevedendo il pagamento elettronico, obbligatorio dal luglio 2016. Segnalo anche che, gli abbonamenti ai parcheggi di Spoletosfera e Posterna hanno una curiosità piuttosto sgradevole: in qualsiasi giorno vengano attivati... scadono sempre l'ultimo giorno del mese precedente. Se compro l'abbonamento il 1 novembre 2023 questo scadrà il 31 ottobre 2024. Ma scadrà sempre il 31 ottobre anche se lo compro il 30 novembre, un mese dopo!
Elel
1 anno fa
La digitalizzazione serve a peggiorare la qualità della vita di ognuno di e della collettività, non a migliorarla.
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