economia

Un tavolo in Regione per l'ex Cementir

 

I sindacati tornano all'attacco contestando 'il silenzio assordante delle Istituzioni, in primis il Comune'

 

Cava e Stabilimento Colacem di Spoleto: la Cisl Umbria e la Filca Cisl Umbria non rimangono con le mani in mano e continuano una battaglia che ormai dura da anni e si svolge su più fronti. Una battaglia per dare risposta ai lavoratori ancora in forza lavoro e aggiornamenti sugli impegni per quelli fuoriusciti. Una battaglia per non far dimenticare ciò che è accaduto. "La storia non va dimenticata". Sono i segretari Angelo Manzotti, segretario generale Cisl Umbria, ed Emanuele Petrini, segretario regionale Filca Cisl Umbria, a prendere la parola per una vicenda che progressivamente ha portato ad una preoccupante diminuzione di occupazione (tra il lavoro diretto ed indotto) in un territorio importante quale quello spoletino.

“Prosegue il silenzio assordate delle istituzioni, in primis del Comune" affermano Manzotti e Petrini. "Un silenzio che fa male visto che, a mesi dal rinnovo della concessione senza che, a quanto ci risulta, siano state prese in seria considerazione proposte di altri imprenditori, dai proclami del sindaco che si era impegnato di chiedere all'azienda un piano industriale prima di rinnovare la concessione e dal possibile investimento di riqualificazione da parte della Regione, non ha lasciato scampo alla speranza a chi ha offerto per anni la propria professionalità in questa realtà produttiva".

La Cisl Umbria e la Filca Cisl Umbria chiedono alla politica e alle istituzioni coerenza per un territorio che continua ad impoverirsi dal punto di vista economico ed occupazionale: "Alla Regione - concludono i segretari - chiediamo di convocare un tavolo di confronto regionale con il Comune per fare il punto della situazione in essere ed eventuali opportunità di rilancio del sito e quindi dell'occupazione stessa".



I commenti dei nostri lettori

E più semplice fare i preti che i dottori.

1 anno fa

Cari sindacati, a "morte avvenuta" siete bravissimi a darvi da fare con le parole per la cerimonia di "sepoltura". Però sarebbe meglio se vi deste più da fare quando le aziende sono ancora in vita e aiutarle a curarsi quando incominciano ad avvertire qualche "leggero malore" o qualche "acciacco" dovuto alla loro vecchiaia.

Luigi cintioli

1 anno fa

La startup italiana DMAT ha realizzato un calcestruzzo capace di autoripararsi. La nuova tecnologia è figlia di uno studio del MIT (Massachusetts Institute of Technology) iniziato nel 2017 e guidata dal chimico Admir Masic, ma il suo segreto deve essersi perso nel tempo, perché era conosciuto fin dai tempi degli antichi romani, che circa duemila anni fa producevano il loro materiale da costruzione con questa formula. Spoleto deve diventare la sede per la produzione del nuovo cemento Luihi cintioli

Alessandro Bocci

1 anno fa

le istituzioni stanno facendo mangiare la cava del calcare senza nessun ritorno Economico per la citta'di Spoleto,Lo stabilimento e'stato depredato di tanti pezzi di ricambio buoni per altri Stabilimenti della efficentissima Colacem. E'una vergogna delle Istituzioni sempre disponibili a tutelare chi non ne ha bisogno-

fede

1 anno fa

Ancora la Cementir? non vi sono bastati i malati provocati dall'inquinamento che per anni ha attanagliato quella zona?

Spoletino

1 anno fa

Non ci posso credere, il PD e i suoi seguaci, hanno rinnovato la convenzione? E lo hanno fatto senza chiedere un piano industriale, a tutela dei pochi lavoratori rimasti? Impossibile, loro , come si evince dal comunicato fatto per il VUS, sono sempre dalla parte dei lavoratori. Come la CISL è a tutela dell' ospedale di Spoleto.

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