politica

'Assente al corteo, ecco perché'

 

Il consigliere comunale Grifoni spiega per quale motivo non ha partecipato alla manifestazione in difesa dell'ospedale svoltasi sabato scorso

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota con cui il consigliere comunale di “Obiettivo Comune” Sergio Grifoni spiega i motivi della sua mancata partecipazione al corteo in difesa dell’ospedale.

Non ho partecipato al corteo per l’ospedale perché ero fuori Regione per lavoro ma, anche se presente, avrei avuto molte resistenze a farlo. Non perché mi sono silenziato o appiattito ai voleri regionali, come qualcuno che mi “ama” continua a ripetere in lungo e largo, ma solo perché c’è chi, prima, durante e dopo, sull’evento c’ha tirato il cappello politico per interessi prettamente elettoralistici, facendo passare per semplice partecipazione ciò che aveva contribuito ad organizzare. A parte questa doverosa premessa, ho constatato che molti cittadini comuni hanno preso parte all’intera sfilata senza secondi fini, se non quello di tutelare il San Matteo. Sono questi ultimi, a prescindere dai numeri che si sparano, che devono far riflettere tutti, nessuno escluso, sia chi decide, sia chi giudica. Loro, più di altri, meritano il massimo rispetto e la massima considerazione.  E proprio per questo rispetto esprimo la mia  opinione, forte anche dell’esperienza in merito acquisita nel tempo.

Senza un progetto di integrazione con Foligno e la Valnerina, il nostro ospedale, prima o poi, è destinato a chiudere. Chi chiede di farlo ritornare com’era prima del Covid, deve sapere che significherebbe comunque portarlo a fine certa. Questo perché, prima della pandemia, il San Matteo vantava  gran parte dei servizi, ma solo sulla carta, visto che gli stessi venivano garantiti in forma assolutamente precaria, soprattutto per carenza di personale. E vero, o non è vero? E tutte le battaglie che da sempre ho portato avanti con le Associazioni, tra l’indifferenza di chi magari adesso ipocritamente sfila in prima linea, servivano per cercare di tamponare la traslazione di professionalità e reparti dal nostro Nosocomio verso Foligno. Per anni abbiamo chiesto di elaborare un progetto specifico di integrazione fra i due maggiori ospedali del nostro territorio, proprio per evitare queste continue emorragie. E se oggi ci troviamo in queste condizioni, non è solo perché due anni fa ci hanno convertito in ospedale Covid, ma soprattutto perché nel tempo ci hanno indebolito, ci hanno fiaccato, ci hanno resi non più competitivi. E’ vero, o non è vero?

Visto che finalmente oggi, nel bene o nel male, questo progetto del Terzo Polo Sanitario esiste, la strada più proficua è quella del confronto costruttivo con la Regione e, sulla base della proposta avanzata, cercare di ottenere ciò che con pari dignità ci deve spettare come comunità. Non basta che il Sindaco ogni tanto si ostini a parlare con i tecnici; è con la politica che deve colloquiare, e non scrivendo letterine scontate, ma pretendendo l’attivazione ufficiale di un tavolo di raffronto istituzionale. Ritengo poi sbagliato concentrare le nostre istanze sempre e soltanto sul Punto Nascite perché, anche se importantissimo come servizio, non rappresenta l’unica valenza strategica per l’ospedale, dipendendo la sua esistenza non solo dalle volontà, ma anche dai numeri e dai parametri di sicurezza. Senza demordere comunque sulla richiesta di ripristino dello stesso, guardiamo anche ad altri servizi chiave da richiedere su quel tavolo regionale, che potrebbero fare la differenza per il San Matteo.

Penso, per fare un semplice esempio, al potenziamento del blocco chirurgico, con l’istituzione della struttura complessa di Urologia, da affiancare alle già previste attività di chirurgia robotica generale, di ginecologia e testa/collo. Sarebbe un sigillo di certezza sul futuro dell’ospedale, anche per ciò che concerne l’emergenza urgenza. Conquiste però che si possono ottenere solo con il confronto serrato e non con lo scontro a priori. Proprio per questo, nei prossimi giorni, presenterò una proposta in Consiglio Comunale per istituire una delegazione ufficiale, composta dal Sindaco, o suo delegato, e da due Consiglieri, uno di maggioranza ed uno di minoranza, con lo scopo precipuo di confrontarsi sistematicamente con la presidente Tesei e l’Assessore Coletto al fine di avanzare proposte concrete in merito al progetto di integrazione, sulla scorta di quanto già deliberato all’unanimità dal nostro Consiglio Comunale a dicembre del 2021. Sarebbe un forte segnale di unità cittadina sul problema salute, evitando divisioni di parte fortemente deleterie. Ecco perché dico al Sindaco che per la sanità nel nostro territorio non basta più la prestazione: occorrono i risultati”. 



I commenti dei nostri lettori

Ê inutile accampare scuse

1 anno fa

Sia nel bene che nel male, "gli assenti hanno sempre torto".

GUERRINO FIORETTI

1 anno fa

oggi, ufficialmente si è spenta la lampadina, che doveva rimanere accesa, fino a quanto non tornava tutto come ptima del COVID. Ma si è accesa, quella della candidatura alle prossime elezioni regionali? Chi vivrà,vedrà.

Diogene

1 anno fa

Per Sig. Enzo Ercolani : La leggo con interesse; e non posso fare a meno di condividere con Lei che avere il P U N T O N A S C I T E è imprescindibile. Per i sacrosanti motivi da Lei citati e , se mi è permesso, per l'orgoglio di essere S P O L E T I N I. La storia della nostra Città ce lo impone !!!

enzo ercolani

1 anno fa

sergio grifoni si è sempre battuto per il nostro Ospedale ed io, molte volte, sono stato al suo fianco durante incontri con i vertici istituzionali. E' vero, lo sappiamo bene tutti, che una scellerata "politica del carciofo" ha depauperato la Struttura negli anni, ma sa altrettanto bene che è la cancellazione del Punto Nascita il grimaldello necessario oggi a qualcuno per smantellare definitivamente ed irreversibilmente il SanMatteo. A questo Spoleto si oppone, ed a questo dovrebbe opporsi anche lui, spoletino verace ed amante della sua città come pochi. Se i numeri ed i parametri di sicurezza contano per la nostra Ostetricia, debbono contare anche per chi i numeri ed i parametri non li ha mai avuti pari ai nostri (e, ciò nonostante, non viene messo in discussione). Perchè gli spoletini, come Sergio ha sempre sostenuto, non sono figli di un Dio minore.

Diogene

1 anno fa

CHI CONOSCE SERGIO GRIFONI DA LUNGO TEMPO , ED HA SEGUITO LE SUE NUMEROSE INIZIATIVE IN DIFESA DELL'OSPEDALE (memorabile quella al Sacro Cuore), ORA SI DOMANDERA':SARA' ANIMATO DA ....(interessi prettamente elettoralistici?) ASPETTIAMO FIDUCIOSI LA SUA PROPOSTA PER UNA DELEGAZIONE UFFICIALE E VEDREMO

paneolio

1 anno fa

La coerenza non e' acqua, bravo!

Fede

1 anno fa

Ah ah ah ah!!! Che burlone..

XXX

1 anno fa

....... e la roulotte con la luce, è stata portata a Foligno?

Vento di tastiera

1 anno fa

Mi sembra un importante prova di dialogo in vista delle elezioni regionali per avere un candidato consigliere più ampiamente possibile come sostegno ché raccolga consensi più possibile e non sia divisivo ed estremista

spoletosi

1 anno fa

Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?

Pino Alimenti

1 anno fa

Bastava forse scrivere solamente "perché credo alla Tesei quando per la campagna elettorale ha detto che l'ospedale tornerà come prima, anzi meglio di prima". È legittimo.

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