economia

Il welfare aziendale continua ad essere grande protagonista anche nel 2023

 

Nato in Italia nel 2016 ma di origini più antiche, oggi si è fortemente strutturato

 

Il welfare aziendale ufficialmente è nato in Italia nel 2016, ma tracce di questa particolare forma di assistenza ai dipendenti risalgono addirittura all'800, durante il quale furono adottate delle iniziative per rendere la manodopera più stabile e fidelizzata.

Oggi il welfare aziendale si è fortemente strutturato e sta cambiando pelle per adattarsi alle esigenze sempre nuove e in continua evoluzione dei collaboratori.

Come è noto, aziende e dipendenti sottoscrivono un contratto, in base al quale le prime riconoscono ai secondi una retribuzione in denaro in cambio di una prestazione.

Il welfare aziendale prevede dei benefit, cioè beni e servizi erogati a beneficio del dipendente che non rientrano nell'accordo pattuito al momento dell'assunzione.

Questi benefit possono essere premi in denaro, magari per aver conseguito un obiettivo, raggiunto un determinato numero di vendite o sottoscritto un contratto con un cliente facoltoso, oppure possono essere beni materiali e immateriali come auto aziendali, smartphone, iscrizioni a palestre, sconti sui servizi di trasporto e tanti altri ancora.

Nel 2023 sono in costante aumento le imprese che stanno introducendo nelle loro politiche i cosiddetti bonus welfare, cioè voucher che rendono più snella l'erogazione di beni o servizi. I datori di lavoro li mettono a disposizione dei collaboratori, offrendo loro un ventaglio di servizi più ampio tra i quali scegliere.

La diffusione dei bonus welfare è stata rapidissima, poiché apportano una serie di benefici evidenti e tangibili tanto per le imprese quanto per i dipendenti.

Le aziende sicuramente ne traggono vantaggio a livello fiscale, poiché i buoni welfare sono interamente deducibili al 100%, inoltre si può beneficiare dell'esenzione del versamento dell'IVA.

Sono sempre di più le imprese che hanno investito in iniziative di welfare aziendale anche per aumentare la fidelizzazione dei dipendenti e il tasso di talent attraction.

Uno dei principali problemi per le imprese è il turn over, cioè la necessità di dover sostituire dipendenti che decidono di andare via. Tutto ciò comporta un maggiore dispendio di energie e di denaro per trovare nuove risorse che vanno comunque formate, cosa che porta via tempo prezioso.

Con i servizi di welfare aziendale invece i collaboratori non hanno alcun interesse ad accettare altri lavori e inoltre sviluppano un maggior senso di fedeltà verso il datore di lavoro.

Allo stesso modo è importante la talent attraction, cioè la capacità di attirare i migliori talenti del settore. In tal caso i benefici sono due: si mettono sotto contratto i dipendenti più efficienti e contemporaneamente si sottraggono alla concorrenza.

I vantaggi sono evidenti anche per i dipendenti, che restano con maggior piacere in un'azienda che aumenta la loro capacità di acquisto e li mette in condizione di vivere in un ambiente lavorativo sereno e produttivo e di provvedere alle esigenze della famiglia senza affanno.

 



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