cronaca

Poreta, il Tar 'gela' i residenti

 

Bocciata la richiesta di sospensiva relativa all'impianto di trattamento delle macerie inerti previsto nella frazione

 

Niente da fare per i residenti di Poreta. Il Tar ha infatti bocciato la richiesta di sospensiva relativo alla realizzazione, nella frazione, di un impianto di trattamento delle macerie inerti provenienti anche dalle zone colpite dal sisma nel 2016. Il Tribunale amministrativo regionale, nel dettaglio, ha ritenuto che i ricorrenti si limitano ad affermare che i provvedimento gravati pregiudicano fortemente le attività dei ricorrenti comportando ingenti danni alle stesse e che la presenza dei lavori di realizzazione dell’impianto rendono pressoché impossibile l’avvio delle attività turistico-ricettive alle soglie dell’imminente avvio della stagione”. 

Una doccia fredda per i cittadini che per i proprietari delle strutture commerciali presenti a Porta i quali, nelle prossime ore, valuteranno se rivolgersi al Consiglio di Stato.



I commenti dei nostri lettori

Carlino

11 mesi fa

Concordo con Giorgio, soprattutto per quanto riguarda un possibile nuovo, ennesimo centro commerciale, che al di là del consumo di territorio e di sfregio ai valori ambientali non si capisce francamente come possa fare business in un'area (lo spoletino) sovraffollata di centri commerciali, super e ipermercati di tutti i tipi. Per quanto riguarda l'impianto di trattamento, certo, il nostro Paese non ha gli spazi ampi di altri Paesi che rendono più agevole scegliere aree adatte alla bisogna, e certo vale sempre il discorso "nimby", ossia "fatelo da qualche altra parte, non qui", che poi incontra le resistenze di altre comunità. Che fare allora, posto che impianti simili sono necessari? E' questo un dilemma grosso dell'Italia. Se almeno le mobilitazioni delle comunità locali servissero a progettare e realizzare impianti il più possibile sicuri, poco impattanti, poco alteranti l'equilibrio di un sito, già sarebbe qualcosa...

giorgio

11 mesi fa

Non è un tribunale amministrativo ma la politica che deve capire che dobbiamo smettere di spogliare il nostro territorio della sua bellezza, il suo principale valore. Ma come si fa solo a immaginare un'impianto del genere in uno dei luoghi più belli dell'Umbria? Questo non è un problema dei residenti di Poreta, e un problema di tutta Spoleto, che deve imparare a valorizzare il suo paesaggio, le sue montagne e le sue campagne, che sono -ripeto- la sua principale ricchezza e attrattiva. Progetti come una discarica di detriti a Poreta o un centro commerciale a Fabbreria, davanti a Eggi, dovrebbero essere semplicemente inimmaginabili. Invece qui li approviamo. Consiglio di prendere spunto dalla Toscana, dove il paesaggio da anni è considerato un valore inestimabile, e anche per costruire delle recinzioni intorno ai campi o nei boschi è necessario valutarne a fondo l'impatto visivo e ambientale.

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