economia

Fattura a regime forfettario e regime dei minimi: cosa sono e come si fatturano?

 

Tutto ciò che c'è da sapere sui due tipi di regime fiscale

 

Il regime forfettario è un regime fiscale (le cui ultime modifiche risalgono alla dalla Legge n. 145/2018 e al D.L. n 124/2019) pensato per le piccole imprese e i professionisti di minori dimensioni. Si tratta della cosiddetta “flat tax” introdotta per le piccole partite IVA che prevede agevolazioni fiscali e contributive, a patto di rispettare i precisi requisiti di accesso e di permanenza nel regime.

Il regime forfettario ha di fatto sostituito il regime dei minimi, anche se quest’ultimo rimane attivo, fino alla sua scadenza naturale, per tutti i contribuenti che hanno aperto una Partita IVA negli scorsi anni aderendo a tale regime. Attualmente, chi ha intenzione di aprire una nuova Partita IVA o passare a un regime fiscale più vantaggioso, può farlo solo avvalendosi del regime forfettario.

Uno dei vantaggi del regime forfettario è che, a differenza del regime dei minimi è più semplice da gestire anche a livello contabile, visto che si opera in contabilità semplificata, non vi è obbligo di fattura elettronica, l’IVA sulle fatture emesse è sempre zero e non c’è necessità di conservazione delle fatture.

Questo perché, rispetto al regime dei minimi, con il forfettario non sarà più necessario contabilizzare le fatture di acquisto e dedurre i relativi costi per abbattere l’ammontare di imposte da pagare. Nel forfettario è lo Stato che definisce a priori per legge le percentuali forfettarie di abbattimento del reddito (attraverso i cosiddetti coefficienti di redditività). Inoltre, il regime forfettario non è legato all’età del richiedente e ha una durata illimitata se si continuano a rispettare i requisiti previsti.

La fattura per regime forfettario

Anche se non si è obbligati all’adesione alla fattura elettronica, con tutti i costi e gli impegni che questo sistema prevede, con il regime forfettario comunque bisogna emettere fattura a seguito della fornitura di un bene o servizio, seppur in maniera agevolata.

In questi casi fare una fattura per regime forfettario può essere un’operazione ancora più semplice e immediata utilizzando specifici software o applicazioni online (anche totalmente gratuite). Sono strumenti che vengono incontro proprio alle esigenze minime di contabilità di tutti coloro che hanno aderito a questo sistema fiscale agevolato.

 

Cosa inserire nelle fatture in regime forfettario

Come in ogni fattura vi sono delle informazioni e dei dati che vanno inseriti a prescindere dal tipo di regime in cui ricade la propria attività, mentre altri sono propri del regime forfettario e dunque devono apparire all’interno del documento

Nella fattura vanno indicati:

  • data di emissione;
  • numero progressivo del documento;
  • dati del fornitore;
  • dati del cliente;
  • descrizione delle merci o dei servizi offerti specificando natura, quantità, qualità e prezzo;
  • eventuali sconti, spese accessorie e spese previste;
  • totale fattura.

Nel caso di fattura regime forfettario va tenuto presente che:

  • l’IVA è sempre zero in quando non è presente questa imposta nel regime forfettario;
  • non c’è la ritenuta d’acconto;
  • va applicata la marca da bollo nel caso l’importo della fattura superi i 77,47 euro.

Inoltre, nella fattura regime forfettario deve essere indicato chiaramente che si aderisce a tale tipo di regime agevolato inserendo la seguente dicitura obbligatoria: “Operazione senza applicazione dell’IVA, effettuata ai sensi dell’articolo 1, commi da 54 a 89, l. n. 190 del 2014 così come modificato dalla l. n. 208 del 2015 e dalla l. n. 145 del 2018”.



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