economia

Bollette esose malgrado la chiusura da mesi, ristoratori esasperati lunedì a Montecitorio

 

'Siamo cotti' lo slogan del sindacato datoriale TNI. Barbanera di Confcommercio: 'Situazione pericolosa sotto l'aspetto psicologico per molti piccoli imprenditori'

 

"Siamo cotti". Con il sorriso di sempre, malgrado i pensieri e le difficoltà, Benedetto Zeppadoro e Alberto Massarini - titolari, rispettivamente, dei ristoranti Le Casaline e Il Pentagramma, chiamano all'appello i ristoratori di Spoleto, invitandoli a partecipare alla manifestazione di lunedì 22 febbraio a Roma, per rivendicare i diritti della categoria attraverso il sindacato datoriale TNI - Tutela Nazionale Imprese.

Insieme a loro il referente umbro del giovane sindacato Virgilio La Penna, ristoratore di Bastia Umbra, che per la sigla rappresenta la categoria a livello regionale. "Il settore tutto è in crisi - spiega - abbiamo ricevuto appena il 2 o 3% dei nostri fatturati sottoforma di cosiddetto ristoro, a fronte di spese fisse che non sono diminuite. Paghiamo gli F24 per i nostri dipendenti, le imposte, le bollette, come se stessimo lavorando regolarmente".

Quella delle bollette è una vera e propria piaga per le attività. Vere e proprie "botte" da 700, 900 euro al mese per tenere funzionanti delle celle frigorifere, a fronte della chiusura al pubblico da decreto governativo. E poi la Tari, pretesa per intero malgrado nel 2020 i ristoranti siano rimasti aperti per soli pochi mesi. "A Roma andiamo per discutere le nostre esigenze, per chiedere il ristoro quinquies e quello di filiera, per proporre modifiche al regime fiscale e alla stessa Iva, se non altro fra aziende. Chiediamo di poter tornare a vivere e a lavorare con un po' di sorriso", le parole del coordinatore umbro.

"Siamo nati per assumere, non per licenziare - dichiarano Zeppadoro e Massarini - e chiediamo soltanto di poter vivere del nostro lavoro. Non c'è dato scientifico che dimostri che i ristoranti siano veicoli di contagio. Soltanto a Spoleto il settore dà lavoro a circa 300 famiglie tra proprietari e dipendenti, oltre all'indotto".

La TNI dà appuntamento a tutti gli interessati, ristoratori e non solo, alle ore 15 di lunedì 22 in piazza Montecitorio, per manifestare civilmente in un contesto autorizzato e per proporsi anche al governo Draghi come interlocutore valido e attendibile. "Per tornare a lavorare tutti uniti con il sorriso.

Colpito dalle bollette esose e vessatorie è anche il presidente di Confcommercio Spoleto Tommaso Barbanera, titolare del ristorante Le Due Querce, che non entra nel merito della manifestazione ma esprime il punto di vista della principale associazione di categoria. "La situazione è insostenibile per le attività in generale. Oltretutto le bollette, per giunta molto esose, continuano ad arrivare regolarmente, come se non ci fosse la chiusura generale. E' evidente che dopo tre o quattro mesi di fermo del lavoro diventa difficile mantenere la propria attività".

Il discorso non cambia anche sotto l'aspetto dei tribbuti locali: "La situazione è rimasta intatta sia rispetto alla Tari sia per quanto concerne l'Imu", conferma Barbanera. "Martedì prossimo alle 11 siamo convocati in Comune per parlare di questo tema con il presidente del consiglio comunale, al quale rivolgeremo alcune richieste. Mi auguro si possa costruire un dialogo positivo nell'interesse della città, al di là della situazione politica attuale".

Il disagio economico e socio-sanitario comporta dei pesanti riverberi anche sotto l'aspetto psicologico: con il tasso dei contagi in ascesa, con le operazioni di vaccinazione che procedono a rilento e le continue vessazioni sotto l'aspetto di imposte e utenze a fronte di una evidente agevolazione, di fatto, nei confronti della grande distribuzione a scapito dei piccoli imprenditori, è molto facile lasciarsi andare giù. "La situazione, per chi detiene una piccola attività, in questo momento è pericolosa", conferma il presidente di Confcommercio. "I pensieri negativi sono un tarlo nella testa di molti di noi: ci si comincia a sentire persone non più in grado di far fronte ai rispettivi impegni, sia lavorativi sia familiari. Occorre far presto".



I commenti dei nostri lettori

luc

4 anni fa

A proposito di seconde case,e giusto che io pago la nettezza urbana più di una famiglia residente che produce rifiuti 365 giorni l'anno ? Oltretutto non posso andarci da mesi perchè era vietato spostarsi in altra regione.In quante persone danno questo esborso a babbo morto ai vari comuni?

Milozzi

4 anni fa

Allo stesso modo mi sento di segnalare l’abuso fatto dalla Vus gas, chi ha una seconda casa dove è un anno che è chiusa, sono residente fuori regione, l’ultima bolletta abbastanza elevata risulta quantifica sul consumo presunto che per dovrebbe essere zero. Ad una mia rimostranza mi è stato detto che avrei dovuto inoltrare a tempo debito l’autolettura, ma se non posso accedere perché in questo periodo non è stato calcolato il consumo sul consumo effettivo? ."..

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