Salute
Non c'è solo l'Ospedale
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Non c'è solo l'Ospedale
Ho letto il Progetto del Sindaco De Augustinis per il futuro di Spoleto, quello, per intenderci, della Città Parco, ampiamente illustrato in una lettera aperta. Siccome sono da sempre interessato alle questioni sanitarie, sono andato a cercare il paragrafo relativo ad esse che è, se non ricordo male, il sesto.
Cosa vi ho trovato? Tutta una serie di annotazioni sull'Ospedale buttate giù, consentitemi l'osservazione, senza far minimamente caso alla forma. Faccio davvero fatica, infatti, a capire il senso della seguente frase: "l'Ospedale può essere un Presidio efficiente solo se altamente specializzato ed efficiente (!)".
Il grosso problema comunque (sempre, beninteso, a mio modesto parere), è che tutto il discorso è concentrato sull'Ospedale. Si parla di Pediatria e di Chirurgia d'Urgenza e si continua a mantenere una visione della Sanità "ospedalocentrica" proprio quando l'intera vicenda Coronavirus ci ha dimostrato che il nostro Sistema Sanitario va potenziato, se non rifondato, su altri fronti. E' sul territorio che bisogna intervenire ed è la ricostruzione della Medicina territoriale che può rappresentare, oggi, la grande opportunitò per rinnovare il SSN garantendo al cittadino una migliore forma assistenziale.
La recente pandemia ha dimostrato più che bene che le Regioni che hanno retto meglio l'urto (l'urto vero e non quello "diluito" delle Regioni del Centro-Sud) sono quelle, come il Veneto, che hanno curato al meglio la Medicina territoriale. Implicitamente lo ammette lo stesso Sindaco De Augustinis, nella sua lettera aperta, allorché ricorda la "tragica implosione del sistema sanitario lombardo" che ci "deve servire per studio e riflessione". E l'errore della Lombardia, lo sappiamo tutti, è stato quello di puntare tutto sulle Strutture ospedaliere (anche privilegiando le private).
Non mi sembra il caso, quindi, che il Sindaco condensi la sua attenzione sul Presidio Ospedaliero, soprattutto perchè, in questo momento, Spoleto può dire autorevolmente la sua, sia in ambito aziendale se non, addirittura, regionale, proprio sul versante territoriale, quello fatto di appropriati servizi domiciliari al cittadino onde evitargli, nell'ottica della migliore prevenzione, il disagio di un ricovero (con i possibili rischi consequenziali). Qualcuno può forse pensare che la nascita di un servizio di tal genere abbia meno visibilità e spendibilità ( in termini "politico elettorali") di quello ospedaliero: sbaglia, poiché, di sicuro, si tratta di un'operazione che sarebbe molto apprezzata dall'utenza ed in grado di produrre rapidamente i suoi benefici ed importanti effetti.
Ripeto: l'Ospedale è (e deve restare) solo per acuti, ma deve avere al suo fianco , diffuso adeguatamente nelle varie zone, un sistema assistenziale altamente efficiente con il quale integrarsi. E' un'occasione di vera riforma , insomma, assolutamente da non trascurare , se non altro in considerazione del fatto che, a quanto sembra, sarebbero anche disponibili sostanziosi finanziamenti europei.
I commenti dei nostri lettori
Roberta Privitera
5 anni fa
Che ne pensa Ercolani e l'ospedale del fatto che il virus era presente a Spoleto, come in altre zone di Italia giá da Ottobre? Ma i medici di famiglia non hanno notato qualche 'anomalia'? Ma in che mani siamo?https://www.youtube.com/watch?v=4pGEVzZh-e0
il cospaiese
5 anni fa
Senza nulla togliere al Veneto, però mi sembra che la vituperata Sanitá umbra oggetto di uno scandalo che sicuramente si concluderá in un nulla di fatto, ha retto e anche molto bene per abitante meglio del richiamato Veneto, meglio di regioni simili come il Trentino o l'Alto Adige o come le vicine Marche. E questo grazie a quelle centinaia di medici di base che hanno compreso sin da subito il problema, perché ancora, ripeto ancora visitano i loro pazienti. Guardate in Valnerina da Arrone su su fino a Cerreto , Sellano (2 casi?) vi siete posti il problema, pochi abitanti, può darsi, poco movimento non credo considerato che i mezzi pesanti da Spoleto per Roma devono fare la Valnerina .Penso che uno studio epidemiologico ma anche sociologico sul Covid19 in quelle zone vada fatto. Al Dott. Enzo Ercolani e all'amico Agostino Lucidi ahimè l'ingrato compito. Ad Majora
il cospaiese
5 anni fa
Senza nulla togliere al Veneto, però mi sembra che la vituperata Sanitá umbra oggetto di uno scandalo che sicuramente si concluderá in un nulla di fatto, ha retto e anche molto bene per abitante meglio del richiamato Veneto, meglio di regioni simili come il Trentino o l'Alto Adige o come le vicine Marche. E questo grazie a quelle centinaia di medici di base che hanno compreso sin da subito il problema, perché ancora, ripeto ancora visitano i loro pazienti. Guardate in Valnerina da Arrone su su fino a Cerreto , Sellano (2 casi?) vi siete posti il problema, pochi abitanti, può darsi, poco movimento non credo considerato che i mezzi pesanti da Spoleto per Roma devono fare la Valnerina .Penso che uno studio epidemiologico ma anche sociologico sul Covid19 in quelle zone vada fatto. Al Dott. Enzo Ercolani e all'amico Agostino Lucidi ahimè l'ingrato compito. Ad Majora
Signor Smith
5 anni fa
Si, tutto molto bello. Ma, se non erro, la Sanitá Pubblica è stata dallo Stato centrale "devoluta" alle regioni. Un sindaco, un qualunque sindaco, per quanto capace e "politicamente" autorevole... si può fare una propria sanitá "comunale"?
I sogni fanno parte della vita.
5 anni fa
Caro Dottor Enzo Ercolani, le se addice bene una vecchia canzone di Peppino Di Capri: "Il sognatore".
spoletino verace
5 anni fa
Ogni giono mi convinco sempre di più di aver fatto bene a non votare questo sindaco
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