Salute

MANCANZA DI IMMAGINAZIONE

 

 

Quando, in questi giorni di clausura, ci si sente con gli amici per telefono, ricorre spesso una frase: chi l'avrebbe mai immaginato...Già. Era veramente difficile per noi, omini della strada, immaginare la situazione che  stiamo vivendo. Ma lo era per noi. Per qualcuno, invece, la mancanza di immaginazione è inspiegabile e, sotto certi aspetti, anche colpevole. 


Parlo di coloro che avevano informazioni, competenze e contatti internazionali ben maggiori ed articolati  di quelli degli omini anzidetti. Parlo di coloro, tanto per intenderci, che hanno  precise e costituzionali responsabilità nei confronti di milioni e milioni di loro concittadini.  Ebbene: pare che costoro, peraltro molto ben retribuiti per la loro posizione, non abbiano minimamente immaginato lo scenario attuale.

Nell'ordine: 

1) non hanno immaginato che un virus, nell'anno 2020, può non trovare ostacoli nella sua rapida diffusione  da una parte all'altra del globo 

2) non hanno immaginato che, in mancanza di un vaccino, l'unica terapia è, ancora oggi, l'isolamento

3) non hanno immaginato che, continuando a fare apericena, si contribuisce  alla diffusione del virus e che quindi, più ritardi l'isolamento, più rischi il  contagio

4) non hanno immaginato che chi è in prima linea (operatori sanitari) è il più esposto al male

5) non hanno immaginato che proprio chi sta in trincea deve essere non solo  adeguatamente protetto ma anche controllato (perché potrebbe essere una fonte di contagio)

6) non hanno immaginato che, se oggi decreto che da domani mattina i confini di una Regione sono  chiusi, non posso impedire, in giornata, una fuga di persone (con ulteriore diffusione del virus)

Proprio non l'hanno immaginato, insomma, ed oggi ci ritroviamo come stiamo. Persone normali, ed intellettualmente oneste, sentirebbero, se non il dovere di dimettersi, almeno quello di ammettere questi errori chiedendo scusa. Loro no. Tirano avanti come se niente fosse, continuando a non immaginare che, con un comportamento diverso, avrebbero sensibilmente ridotto i danni e le spese. Ci sono migliaia di morti dietro questa mancanza di immaginazione. Possibile che non capiscano che la colpa può essere anche di chi non ha interpretato correttamente e per tempo i fatti,  non assumendo, sempre per tempo, le giuste decisioni? Non rimorde loro la coscienza?

Un certo Bill Gates, che di immaginazione ne ha da vendere (visto che è Bill Gates) aveva previsto tutto cinque anni fa. I nostri  plenipotenziari, cinque anni dopo, ancora immaginano (questa volta sì!) che basta firmare un pezzo di carta (il Decreto dello stato di emergenza sanitaria) per sistemare le cose, senza preoccuparsi di organizzarsi di conseguenza, magari approvigionandosi di quanto è necessario per fronteggiare adeguatamente una   situazione di crisi (fra l'altro già ben conosciuta, nei suoi effetti, in   altre latitudini).  Al  tempo dei miei vent'anni si protestava al grido : "L'immaginazione al potere! ". Dopo tanti anni dobbiamo ammettere che abbiamo gridato  invano, visto che , oggi, ci ritroviamo con un potere senza un briciolo di immaginazione.



I commenti dei nostri lettori

Claudio Massari / massa

5 anni fa

Credo che ce ne vorrá ancora molta d'immaginazione per il prossimo futuro.

Difetti della vita moderna.

5 anni fa

È vero. Chi poteva immaginare non ha immaginato che si poteva immaginare.

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