Salute

USL UMBRIA 2, ASSUNTI A TEMPO INDETERMINATO 11 RADIOLOGI

 

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DE FINO: “UNA PRIMA SIGNIFICATIVA RISPOSTA PER RESTITUIRE PIENA FUNZIONALITÀ AI REPARTI OSPEDALIERI”

 

Una prima significativa risposta per far fronte alla carenza di personale ed implementare la dotazione organica del dipartimento di Diagnostica per Immagini, con l’ingresso di undici nuovi dirigenti medici di Radiodiagnostica, arriva dalla delibera 17 firmata ieri dal nuovo commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2 dottor Massimo De Fino.


In seguito ad una approfondita analisi sul fabbisogno di personale effettuata in questi giorni nei servizi e nei reparti ospedalieri, la direzione dell’azienda sanitaria ha deciso di portare da otto ad undici il numero di radiologi da assumere con contratto a tempo indeterminato.

Tali assunzioni risultano coerenti con il “Piano Triennale Fabbisogno Personale 2019/2021” e compatibili dal punto di vista economico. Con la delibera del commissario straordinario si è deciso quindi di utilizzare la graduatoria esistente, che prevedeva l’ingresso di otto dirigenti medici della disciplina di Radiodiagnostica, per coprire tre ulteriori posizioni vacanti restituendo piena funzionalità ed operatività ai reparti delle strutture ospedaliere di Foligno, Spoleto, Narni-Amelia e Orvieto (dove si risolverà in via definitiva la carenza di personale con l’ingresso di cinque specialisti) e garantendo quindi risposte efficaci ed efficienti ai pazienti.

Tale misura rientra in un ampio piano di assunzione di nuove figure professionali e di stabilizzazione del personale precario programmato dalla nuova direzione aziendale e già concordato in sede regionale.



I commenti dei nostri lettori

basilio rapucci

5 anni fa

Proviamo a parlare di sanitá ed anche di mala sanitá. Vi racconto una storia vera che ci porta a rimpiangere il ns caro ospedale. Purtroppo il bel periodo in cui tutti ci invidiavano il ns nosocomio è finito, ormai siamo in mano al regno della asl2, asl che ha sede a Terni, ma che ancora è sotto l'attacco frontale di Foligno. Ho una vicenda da sottoporre ai lettori e che deve suonare come denuncia di una malasanitá che viene celebrata in barba ai più elementari diritti di assistenza degni di un paese civile, ma che viene negata con una superficialitá impressionante. In questa storia si parla di un cittadino che affetto da disturbi si reca presso il cup il quale svolge correttamente il proprio lavoro. La struttura nei tempi previsti contatta l'utente ( il paziente), gli dá l'appuntamento, viene sottoposto ad esame diagnostico e riceve la risposta. Il paziente sulla base del responso avuto si reca dal medico il quale richiede una visita specialistica si reca nuovamente al cup per eseguire la nuova prenotazione ed ancora tutto funziona. Questo paziente preso dal dubbio su chi sará il dottore che analizzerá il proprio caso, provvede a prenotare una visita con il luminare del caso. L'appuntamento arriva velocemente come pure la visita, la diagnosi è quella di fare un intervento con una previsione sulla esecuzione dello stesso a 2/4 mesi. Il paziente dopo qualche settimana viene contattato dall'ospedale di Foligno per eseguire le visite e i controlli necessari per eseguire l'intervento, questo viene eseguito il 29 Maggio 2019, passa il tempo previsto, ma il paziente non viene chiamato per essere sottoposto ad intervento. Il paziente contatta il chirurgo per capire come mai ancora non è stato chiamato ed il chirurgo risponde che a causa delle numerose richieste il ritardo era giustificato. Arriviamo a fine 2019 il paziente che non è ancora morto prova a chiedere al chirurgo a che punto è la sua attesa, il chirurgo risponde che da Spoleto non riusciva a controllare la situazione e lo invita a recarsi presso il reparto di Foligno dove poteva controllare dal vivo la situazione. Il paziente si reca nel giorno concordato presso il reparto, aspetta ininterrottamente dalle ore 8,30 sino alle 16,30 l'arrivo del primario senza avere la possibilitá di poterci parlare. Naturalmente durante tutte queste ore prova ad avere notizie dalla capo sala e da altri collaboratori ma è tutto inutile, nessuno è in grado di dare informazioni sul caso. Con pazienza l'ammalato si reca presso gli ambulatori dove il chirurgo sta eseguendo le visite e finalmente riesce a parlarci. Il chirurgo controlla nel sistema informatico la posizione del paziente ma non lo trova. A questo punto lo stesso prende un appunto con tanto di numero di telefono dello malcapitato, gli dice che lo stesso problema gli era capitato con un altro paziente con una situazione più grave, tranquillizza lo stesso che verrá informato quanto prima e lo saluta. Passano i giorni questo paziente non riceve alcuna notizia e quindi di nuovo si reca presso l'ambulatorio previsto a Spoleto per capire cosa è uscito fuori. Dopo la indispensabile attesa finalmente riesce a parlare con il chirurgo il quale in modo candido gli dice che il suo intervento è stato annullato. Il paziente chiede spiegazioni su chi ha richiesto l'annullamento e gli viene risposto il più innocente non sò. Per concludere su questa storia nessuno può sapere che cosa è successo e la soluzione è quella di aspettare in quanto il chirurgo si è di nuovo impegnato a rimettere il paziente in coda. Evviva la Sanitá pubblica, Evviva Foligno, Evviva la USL 2 dal quale escludo Spoleto che rappresenta l'albero sano destinato ad essere tagliato da questi nuovi personaggi di successo.

XXX

5 anni fa

Ancora .........Foligno?

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