Salute

Preoccupazioni altissime per il futuro dell'Ostetricia di Spoleto

 

 

Qualche tempo fa scrissi, sulle pagine di questo giornale, delle difficoltà della Pediatria le quali, purtroppo, stanno ancora tutte lì. I medici pediatri mancano e, se manca il pediatra, non può essere tenuto in piedi il punto nascita. Ergo: le proccupazioni per il futuro dell'Ostetricia di Spoleto sono non dico alte, ma    altissime, e, accanto a quelle per l'Ostetricia, ci sono, non meno altissime, quelle per l'intera struttura ospedaliera. 


Il venir meno della guardia h24 del pediatra, infatti, costringerà l'utenza, di notte, a rivolgersi al Presidio di Foligno non trovando più, nel SanMatteo, lo specialista in grado di visitare ed assistere un bambino sofferente.

A me (e spero non solo a me) questo possibile scenario non piace affatto  anche perchè, adesso come adesso, le cose nel nostro Ospedale non vanno affatto male. La fatidica quota dei 500 parti è stata raggiunta e superata tutti gli anni ed anche il 2019, per quanto se ne sa, si annuncia bene. Resta il fatto, però, che i pediatri scarseggiano, e, a meno che i prossimi Concorsi non vedano una partecipazione numerosa con altrettanto numerose assunzioni, è con questa spiacevole situazione che bisognerà confrontarsi. 

Per come la vedo io (che ho pur sempre una certa infarinatura delle cose) una possibile soluzione al problema potrebbe essere la "formalizzazione" di un'unica equipe pediatrica fra Foligno e Spoleto, con i medici che effettuano i loro turni in entrambe le sedi: è quanto  avveniva del resto (e neppure tanto tempo fa) con la direzione Castellucci. Giuseppe Castellucci (per chi lo ricorda) fu un Primario pediatra che riuscì molto bene nel processo di integrazione fra le due realtà, articolando sempre la presenza dei medici fra il San Giovanni Battista ed il nostro nosocomio. 

Ragionare, invece, su una separazione dei ruoli fra i due presidi, inseguendo quelle voci che da tempo rimbalzano nelle stanze dei bottoni (Ostetricia a Foligno e Chirurgia Ginecologica avanzata a Spoleto) vuol dire accettare l'eliminazione del punto nascita spoletino. Non credo che, con le elezioni regionali alle porte, una siffatta decisione verrà presa in tempi brevi. Ma potrebbe essere adottata un domani. Sarà interessante vedere, quel giorno, se e come i nostri rappresentanti politici ed istituzionali si batteranno affinchè Spoleto mantenga lo "status quo" oppure gli venga riconosciuto un qualche (più che giusto) risarcimento per un 'ennesima spoliazione.



I commenti dei nostri lettori

La città della domenica

6 anni fa

Beh, anche nell'ospedale di Assisi successe più o meno la stessa cosa. Era un luogo di eccellenza per le nascite e da Perugia andavano ad Assisi perchè più bravi. Poi improvvisamente, chi lo sa perchè, tutto è cambiato e gli assisani solo a Foligno o a Perugia possono andare.

risposta x comitato 19 giugno

6 anni fa

Nessuna idea! Purtroppo, la gente del posto è un popolo strano! Crede che il Mondo conosca Spoleto senza chiedersi se gli spoletini conoscono il Mondo!

il cospaiese

6 anni fa

Semmai ce ne fosse bisogno la promozione meritata del Dott. Damiani a responsabile di SC Foligno-Spoleto è lampante dimostrazione. Nel frattempo l'Ospedale di Spoleto continuerá ad essere un ottimo luogo ove girare gli episodi di Don Matteo o qualche altro filmetto di II categoria

comitato 19 giugno

6 anni fa

Questo significa che nei documenti quasi scomparirá la scritta Nato a Spoleto. Che idea si fará il mondo degli spoletini !

Deduzione di un casalingo addetto alla cucina.

6 anni fa

Dal punto di vista di un cuoco, la frase del Dottor Enzo Ercolani che afferma: "Per come la vedo io (che ho pur sempre una certa infarinatura delle cose) una possibile soluzione al problema potrebbe essere......." si presta solo alla seguente interpretazione: Che si infarina il pesce che sta per essere fritto!

claudio

6 anni fa

Ed una povera donna Spoletina, dove deve andare a partotire a Foligno o a Terni? Ma per carita'.....

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