economia
Specialist's trap
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Specialist's trap
La settimana scorsa abbiamo introdotto il concetto di "snodo nevralgico" per indicare questa fase particolarmente delicata in cui si trovano i mercati. Ma come spesso sosteniamo un grafico vale più di mille
parole, vediamo l'indice Ftse Mib con rilevazione a 5 minuti durante la settimana appena trascorsa:
FIGURA 1
Il mercato si è mosso all’interno di un trend range orizzontale fino alla giornata di giovedì, nella quale i “bad boys” hanno creato una figura ad hoc denominata specialist’s trap (trappola dello specialista), infatti l’indice ha rotto al rialzo facendo scattare una serie di segnali long/rialzisti (vedi freccia gialla in alto del grafico). Dopo circa 12 barre di 5 minuti, ovvero un’ora di contrattazioni, il mercato si è girato violentemente al ribasso prendendo in contropiede gli investitori meno scaltri. Nella parte bassa del grafico notiamo con il cerchio rosso anche l’esplosione dei volumi durante la costruzione della figura “pacco”. La decisione di mostrarvi questo grafico con la costruzione di una figura artificiale per trarre in inganno sia alcuni operatori che trading system di tipo automatico, è stata presa per dimostrare la forza e la potenza degli speculatori professionisti (bad boys). Da settimane sono in campo le cosiddette “mani forti” ed è molto probabile che in questo periodo si alternino brutte e cattive notizie, con conseguente aumento della volatilità e relativa incertezza operativa. Vediamo come si presenta invece graficamente l’indice più importante del mondo:
FIGURA 2
L’indice S&P500 ha perforato al ribasso la media mobile a 200 periodi utilizzata dagli istituzionali e operatori di lungo periodo. Nel grafico abbiamo aggiunto anche un'altra media mobile a 200 periodi ma ditipo “esponenziale” (linea fucsia) infatti con questo sistema di calcolo viene dato un peso differente ai vari prezzi, maggiore ai più recenti e minore a quelli più vecchi. La media mobile esponenziale al momento non è stata violata al ribasso, confermando il momento di grossa incertezza. Diventa quindi un supporto molto importante che passa a circa 2.710, che si incrocia perfettamente con il ritracciamento di Fibonacci al 23,6% del movimento partito sui minimi di dicembre. Nel Report n. 11 del 4 marzo abbiamo accennato anche al fattore della leva finanziaria che continua a crescere pericolosamente, a tal proposito abbiamo scovato un grafico interessante sul sito americano www.advisorperspectives.com:
FIGURA 3
Il grafico parla da solo, mostra il livello attuale del “Credit Balance” rispetto alle passate crisi del 2000 e del 2007. Addirittura gli autori ipotizzano una grossa bolla speculativa creata dalle politiche della Fed (Fed Bubble?). Sicuramente non è nostra intenzione spaventare il lettore ma ci sembra opportuno e corretto far vedere graficamente come stanno in realtà le cose anche da una prospettiva diversa dalla nostra e soprattutto da un continente diverso.
La settimana scorsa scrivevamo: I fattori n. 2 e 3 sono collegati, infatti un aumento dei tassi oppure una review delle politiche della Fed, potrebbero far spostare questa enorme massa di denaro da un asset class ad un'altra.
Il fattore n.2 riguarda le politiche della Fed e i tassi di interesse. Il fattore n. 3 riguarda invece la leva finanziaria. Sono questi i due drivers per tutto il 2019, infatti una loro variazione potrebbe far spostare enormi quantità di denaro da un asset class ad un'altra.
La conferma della nostra view sono i continui attacchi da parte del Presidente degli Stati Uniti Trump contro Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve. Postiamo le previsioni sulla variazione dei tassi futuri effettuate da circa 73 società specializzate a livello internazionale selezionate da Bloomberg:
FIGURA 4
Le stime sono di un aumento dei tassi dello 0,30 basis point per gli Usa e 0,45 per l’Europa nei prossimi 24/30 mesi. Variazioni decimali da queste stime potrebbero scatenare forti reazioni!
(*) Chief Analyst - Neo Consulting SrlSPECIALIST'S TRAP
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