economia

La terra dei cachi

 
 
 

 

Nel lontano febbraio del 1996, con questa canzone "Elio e le Storie Tese" si posizionarono al secondo posto nella classifica finale di San Remo e, contemporaneamente, si aggiudicarono il premio della critica. Il testo raccontava la vita e le abitudini dell'Italia travolta da scandali su scandali (pizzo, malasanità, abusivismo) mentre il cittadino


italiano continuava a coltivare la sua passione per il calcio, la pizza e gli spaghetti.
Oggi, a distanza di oltre 22 anni sembra che la situazione non sia cambiata anzi, secondo le ultime rilevazioni, la media degli "ignoranti funzionali" ha raggiunto livelli molto preoccupanti. Dopo circa 70 giorni di teatrini, sembrerebbe che i nostri politici abbiano realizzato una sorta d'accordo per la  costruzione del nuovo Governo.

In giornata, il Presidente della Repubblica ha convocato le parti per formalizzare l'accordo e nominare il nuovo Premier. I mercati internazionali non hanno preso positivamente questa nuova alleanza tra Salvini e Di Maio: infatti entrambi gli schieramenti sono definiti "antisistema". Addirittura il Financial Times, lunedì 14 maggio, pubblicava un articolo molto pungente sull'argomento:

(Figura 1)

Inoltre, la speculazione ha ripreso a colpire lo spread tra il Btp Italia ed il Bund tedesco in questo momento è salito a circa 180 bp. Sembrerebbe quindi che l'opinione pubblica internazionale sia molto
preoccupata per la formazione di questo nuovo Governo.
Indipendentemente dai proclami e dalle chiacchiere, noi ricordiamo semplicemente che le stesse preoccupazioni si sono manifestate sia l'indomani della Brexit, sia dopo le elezioni americane con Trump
Presidente. Dopo qualche giornata di volatilità, i mercati hanno ripreso la loro direzione rialzista.

Passiamo ora agli aspetti prettamente tecnici, e cerchiamo di focalizzare la nostra attenzione sui "numeri" e non su "aria fritta". Il quadro generale rimane alquanto complesso: infatti, i mercati azionari sono sempre sui massimi storici: l'SP500 registra un +1,47% da inizio anno, l'Euro Stoxx 50 un +2,25% e il Nikkey +1,04%. Contrariamente alle previsioni, si è rafforzato molto il dollaro rispetto alle
principali valute. Come invece segnalato più volte dalla Neo, ed evidenziato nel Report Extra di ottobre
2017, è partito un forte movimento rialzista sul petrolio:

(Figura 2)

Come evidenziato dalla freccia gialla nel grafico, il sistema è entrato long sul crude oil in data 15 settembre 2017 a 49,89 ed è tutt'oggi ancora in rialzo (una performance di oltre il 40%). La politica di Trump sui dazi sta creando forti ripercussioni sia sul mondo valutario che su quello delle materie prime.
Gli scenari al momento sono abbastanza confusi e contraddittori, sono in campo forti poteri Usa e il Medio Oriente si muove di conseguenza.

I mercati obbligazionari europei sono molto vicini ad un minimo di lungo periodo. Si stima un aumento dei rendimenti sul Bund 10y, dall'attuale 0,55 a 1,65/1,75 e del Btp stessa scadenza a oltre il 3%.
Riteniamo che l'impatto sarà molto violento sul corso secco dei titoli e consigliamo di muoversi con molta cautela sul mercato dei Bond.

Riepilogando: mercati azionari sui massimi dal 2009, rialzo dei tassi in corso sul mercato americano da parte delle Fed, rialzo dei rendimenti sul mercato obbligazionario europeo, petrolio in forte rialzo, dollaro forte ma con previsioni contrastanti, Italia alle prese con il nuovo programma di Governo; sembra che si stiano preparando le condizioni della "tempesta perfetta".

Concludiamo con un'idea di asset allocation, da inizio anno la lira turca si è svalutata di oltre il 16% rispetto al dollaro Usa e di oltre il 14% rispetto all'Euro. Dopo le dichiarazioni di Erdogan della settimana scorsa, molti analisti hanno rivisto le loro previsioni:

(Figura 3)

Attualmente batte 4,5636 e come si evince dalla tabella le stime sono per una stabilizzazione del cambio. Carichiamo in portafoglio 1/16 di una obbligazione emittente tripla A ma in valuta “lira turca”. Per i dettagli contattateci pure!

(*) Chief Analyst - Neo Consulting Srl



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