economia
Nubi valutarie
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Nubi valutarie
Nei giorni scorsi tra le migliaia di news che inondano ogni giorno le principali testate giornalistiche, ne abbiamo circoscritta una in particolare: Pimco teme che la "guerra fredda valutaria" possa riprendere a breve. Le politiche protezioniste dell'amministrazione Trump, affrontano in questo momento una reazione
moderata delle banche centrali europee e una più aggressiva da parte delle banche centrali asiatiche.
Ma vediamo immediatamente come sono le previsioni su cross da parte delle 105 banche d'affari più importanti del mondo:
(Figura 1)
Dall’attuale prezzo spot di 1,2114 sembrano essere quasi tutti d’accordo su un dollaro in costante indebolimento. Di venerdì 27 l’aggiornamento sulle previsioni del colosso americano Morgan Stanley che addirittura vede il valore di 1,40 già alla fine del 2019:
(Figura 2)
Chiaramente le previsioni sono una media, infatti per ogni anno abbiamo un valore minimo e un valore massimo:
Q4 2018 1,11/1,33
2019 1,16/1,40
2020 1,20/1,38
2021 1,22/1,40
2022 1,23/1,40
(Figura 3)
Quello che appare evidentemente troppo scontato è il fatto che nessuno dei 105 specialisti mondiali nel campo valutario, preveda tra il 2021 e il 2022 un valore del cambio sotto il livello di 1,22.
E' un segnale da interpretare. Per anni il biglietto verde ha permesso agli Stati Uniti di indebitarsi gratuitamente, perché a pagarne gli effetti era tutto il mondo, che vedeva le materie prime salire e
scendere in rapporto alla forza del dollaro. Inoltre, preoccupa il tentativo di alcuni paesi tra cui Russia e Cina di creare un circuito bancario indipendente da Swift e alla prospettiva di creare una Cryptovaluta
dei paesi emergenti.
Anche le Crypto in un futuro non molto lontano potrebbero contribuire all'indebolimento del dollaro.
La Fed sta già lavorando in tal senso, molto avanti sull'argomento Russia e paesi emergenti, mentre la BCE come al solito sembrerebbe in grosso ritardo. Ribadiamo che un dollaro debole in un contesto di rialzo dei tassi potrebbe essere una miscela esplosiva.
Vediamo adesso la situazione previsionale sui tassi d'interesse Usa:
(Figura 4)
Come si evince chiaramente dalla tabella, si stima un rialzo di circa 1,30% da parte della Fed nei prossimi 2 anni. L'impatto sui rendimenti, sarà circa dello 0,94% in più sulla scadenza a 30 anni e,
dello 0,67 in più sulla scadenza a 10 anni. Stabile invece è lo spread tra la scadenza a 2 e 10 anni.
A fine 2020, il Bond 30y dovrebbe rendere circa il 4,07% e il Bond 10y dovrebbe performare circa il 3,64%. La situazione in Europa e in particolar modo in Italia, è abbastanza simile; rialzo dei tassi
in corso ma molto più graduale.
Si stima un rialzo del tasso centrale di circa lo 0,55% (la metà rispetto agli Usa).
L'impatto però in questo caso sarebbe molto forte sulla scadenza del BTP a 10 anni che passerebbe dall'attuale 1,76% al 3% già nel secondo trimestre del 2020.
Situazione invariata invece per i mercati azionari, da inizio anno registriamo:
- SP500 -0,14%
- Eurostoxx 50 +0,40%
- Nikkey - 1,30%
La sorpresa continua ad essere il mercato italiano che registra un +9,50% da Ytd. L'indice sembra ben impostato come forza relativa rispetto ad altri mercati e si è portato nella parte alta del canale che lo
tiene imprigionato da circa 8 anni. Bisogna monitorare con attenzione questo livello di test tra 24.000 e 24.500. E' una area test molto importante infatti, su questi livelli i mercati generalmente possono fare solo due cose:
A) accelerare verso l'alto, generando un movimento impulsivo molto forte.
B) realizzare un inversione e rientrare nel canale orizzontale con obiettivi verso il centro.
E' chiaro che l'ipotesi A, andrebbe confermata anche da un quadro mondiale non negativo. Infatti in caso di correzioni forti sul mercato americano difficilmente l'Italia potrebbe avere vita facile.
Riteniamo fondamentali le indicazioni che arriveranno nelle prossime due tre settimane, sono in arrivo dati economici importanti ed alcune trimestrali di società che potrebbero influenzare il quadro generale.
Aprile dolce dormire, maggio tutti svegli!!!
(*) Chief Analyst - Neo Consulting Srl
I commenti dei nostri lettori
Diogene
7 anni fa
VORREI COMPLIMENTARMI CON IL SIG. MARIO APREA HO TROVATO QUESTO ARTICOLO MOLTO INTERESSANTE, SPERO CHE A BREVE CE NE POSSANO ESSERE ALTRI.
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