economia

Scs e class action, Luigi Cintioli scrive a Spoletonline

 

'Va indirizzata non al ministero ma verso gli amministratori degli ultimi dieci anni'

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Luigi Cinrtioli, segretario di A.Spo.Credit ed esponente della lista di minoranza alla scorsa assemblea dei soci della Scs:

"Spettabile giornale SpoletOnline, Gentile Direttore,

in riferimento all'incontro avvenuto sabato 17 giugno 2017 presso l' Albornoz Palace Hotel di Spoleto,


promosso dalle Associazioni "A.Spo.Credit soci Scas - Bps " ed " Amici della Bps - Soci Scs" , mi risulta che il Codacons non fosse presente alla riunione nella persona del Vicepresidente Avv. Bruno Barbieri.

Mi preme sottolineare quanto ritenga giusto tutelare i diritti e gli interessi dei 21.000 Soci attraverso una Class Action, per promuovere la quale, come è noto, già da tempo mi sono impegnato con le mie competenze di consulente finanziario e in qualità di segretario della "A.Spo.Credit, attivando personalmente la collaborazione con il Codacons, diventandone socio a mia volta e incontrando più volte a tale scopo il vicepresidente nazionale avvocato Bruno Barbieri e la sua collaboratrice Sara Peraldo a Bologna e a Spoleto.

Class Action che ritengo non debba indirizzarsi verso il Ministero MEF (secondo me non responsabile come non responsabili considero il gruppo Banco Desio Spa e i Commissari straordinari), bensì verso tutti gli Amministratori che negli ultimi 10 anni si sono succeduti alla guida della Spoleto Credito e Servizi, i quali, a mio avviso, dovrebbero sottoporsi volontariamente alla verifica della attività da loro svolta.
Cordiali saluti".

Dott. Luigi Cintioli - Lista di minoranza.



I commenti dei nostri lettori

Socio SCS storico

8 anni fa

Condivido le opinioni del Sig. Cintioli, ma, scusandomi per l’affermazione (absit iniuria verbis) , mi domando :se la cosa è così chiara anche ad un soggetto esterno, come mai non ci è arrivato un pool di avvocati rappresentanti il fior fiore dei principi del foro umbro e non solo e che , a quanto risulta, gira le mani in pasta da tempo? In realtá, come dice qualche politico prudente, qui c’ è sotto dell’altro. Il fatto che nel Consiglio SCS eligendo figurino due Presidenti di Fondazioni prestigiose (Roma Capitale Foundation e fondazione ESTER BARBAGLIA di S.Marino) dimostra che la posta in gioco è molto superiore al microcosmo spoletino. Staremo a vedere, nella prossima Assemblea, come si dipaneranno le questioni , per il bene comune e per il trionfo della veritá. Siamo certi di non dover parafrasare Dante Alighieri che , nel canto XXII dell’Inferno,declama: “tra male gatte era venuto il sorco, ma Barbariccia (il diavolo) il chiuse con le braccia e disse “state in lá, mentr’io lo inforco”. Confidiamo che il Presidente Hanke riesca a profilarsi come il nuovo Barbariccia e a salvare la SCS (che ha una strana assonanza con sorcio) e la sua continuitá.

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