le interviste di Sol
Cascia al voto: Spoletonline incontra Damocle Magrelli (Cascia Domani)
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Cascia al voto: Spoletonline incontra Damocle Magrelli (Cascia Domani)
Damocle Magrelli, candidato sindaco per "Cascia Domani", torna in politica dopo una parentesi abbastanza lunga. Perché questa decisione?
"Innanzitutto per l'amore della mia città, e poi perché riteniamo che dopo tanti anni di scelte immobiliste per questa città occorra energia fresca, giovane ed entusiasta per
cambiare le cose. Serve quell'originalità per fare di Cascia qualcosa di diverso dalla cittadina mediocre che è stata in questi anni. Vogliamo un ruolo da protagonista a livello regionale e anche, come immagine, di livello nazionale e internazionale".
Le tre priorità per Cascia.
"Per cominciare, la ricostruzione. Purtroppo siamo ancora in emergenza, perché la sistemazione di tutti gli sfollati non è ancora completa, dato che non ancora a tutti sono state date le soluzioni abitative di emergenza. C'è ancora paura, a livello psicologico la situazione non è semplice. Poi, appunto, viene la ricostruzione, che deve seguire princìpi di grande sicurezza e qualità architettonica, con strutture ecosostenibili ed ecocompatibili che diano certezza a chi ci abita e riqualifichino l'ambiente e il paesaggio di Cascia. La città dovrà vantare edifici realizzati con nuove tecnologie, che trasmettano l'idea che anche in un territorio come il nostro si può vivere in serenità. Poi viene la ricerca di nuovi posti di lavoro, sfruttando le opportunità derivanti dal terremoto. Come farlo? Secondo me le strade sono tante. Per esempio cercare di inserire Cascia fra i borghi più belli d'Italia, perché se a livello architettonico abbiamo qualche lacuna, dal punto di vista ambientale non abbiamo niente da invidiare alla piana del Castelluccio. Possediamo risorse importanti su tutte le frazioni, ne abbiamo alcune che ancora mantengono le proprie caratteristiche originali. Vanno ripopolate, sottoposte a manutenzione e fatte conoscere. Se mettiamo a regime il turismo religioso, lo arricchiamo con l'offerta del territorio e i suoi prodotti, con nuovi eventi culturali di livello che portano indotto, se mettiamo a rete tutto questo patrimonio e favoriamo l'aggregazione possiamo fare massa critica e aggredire i mercati. Per farlo, per esempio, possiamo dar vita al brand Cascia, che possa aiutare a riconoscere il nostro territorio attraverso altri settori della vita sia sociale che economica; non solo il turismo religioso, ma anche la produzione locale. Proprio a questo scopo è nata da poco una cooperativa tra imprenditori agricoli".
La terza priorità?
"Mettere il cittadino al centro dei servizi. La lista uscente parla di scuola e servizi sanitari come alcune delle priorità: e ci mancherebbe altro. Ma senza gli utenti questi servizi a chi servono? Ben venga la scelta coerente, operata dall'attuale amministrazione, di chiedere un immobile agli agostiniani per ospitare, dopo alcuni lavori di adeguamento, l'Rsa e la riabilitazione. Ma i servizi funzionano se c'è una comunità che ne usufruisce: se non vogliamo che Cascia si desertifichi abbiamo bisogno di lavoro, altrimenti la gente se ne va e allora cosa ci facciamo con i servizi? Occorre favorire le opportunità, come la zona franca fiscale, i finanziamenti europei post sismici e altro. Dobbiamo mettere a sistema tutti questi strumenti. Oggi in Comune non esistono queste competenze, ma nella nostra lista sì. Penso ad esempio a Rita Gentili, che svolge questo lavoro in Coldiretti. Lei è specializzata nel ramo dell'agricoltura, ma ha rapporti con Bruxelles in grado di metterci nelle condizioni di capire in anticipo quali saranno i canali e gli stanziamenti europei che potranno interessare il nostro territorio. Sarà proprio Rita la nostra referente sotto questo punto di vista".
Perché votare Magrelli?
"Prima di tutto perché è una scelta di libertà. Abbiamo deciso di essere l'unica vera lista civica. Al nostro interno ci sono percorsi legati al centrosinistra, al Pd, qualcuno - pochissimi purtroppo - provengono dal centrodestra, e poi ci sono giovani che non hanno appartenenza politica radicata. Le altre due liste si riferiscono una certamente al Pd - anche se non lo dicono apertamente e non capisco il perché - mentre l'altra è più marcatamente di centrodestra, più moderata, anche se cerca consensi in maniera eterogenea. Noi cerchiamo di interloquire con tutti: a cominciare dalle istituzioni. Il nostro fare politica è davvero impegno sociale".
Cosa succederà nel caso in cui Magrelli non dovesse vincere le elezioni? Cosa farebbe durante i prossimi cinque anni all'opposizione?
"Lo dico chiaramente: per come sono fatto io, probabilmente la mia presenza in minoranza non sarebbe così incisiva e capace. A quel punto preferirei, se siamo tutti d'accordo, che qualcuno dei nostri giovani facesse un'esperienza formativa in consiglio comunale, per conoscere da vicino come funziona l'ente, i suoi atti, le sue delibere. Sarebbe un percorso di crescita politica utile per il futuro di questa città".
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