cultura e spettacolo

'Più infrastrutture e servizi per rilanciare il turismo'

 

A Panorama d'Italia il dibattito sul motore dell'economia locale

 

Verrà discussa il 6 ottobre sui banchi dell'assemblea legislativa la mozione del consigliere regionale di centro destra Claudio Ricci relativa al ripristino della fermata del treno Frecciabianca nella stazione di Spoleto. L'attesa sta quindi per finire ma nel frattempo la città, in occasione


dell'incontro dal titolo "Le strade della crescita, lo sviluppo come cultura del territorio" promosso nell'ambito della manifestazione "Panorama d'Italia", ha lanciato un altro appello all'Ente guidato da Catiuscia Marini: per far uscire il territorio dalla situazione di isolamento in cui si trova, è necessario investire sulle infrastrutture.
"Abbiamo tutte le carte in regola per puntare sulla bellezza - ha detto il consigliere comunale con delega allo sviluppo economico Zefferino Monini - e diventare un modello per altre realtà, grazie al sistema di mobilità sostenibile. Purtroppo l'industria qui ha fallito ma il territorio può offrire tanto dal punto di vista dell'arte e della natura: parte dei suoi capolavori, poi, sono ancora nascosti come per esempio l'Anfiteatro romano. Spoleto può quindi giocare un ruolo importante all'interno della regione ma per riuscirci è fondamentale potenziare la viabilità e i treni".
Un concetto espresso anche dal presidente della sezione locale di Confindustria Laura Tulli. "Le infrastrutture sono carenti, considerando anche la vicinanza della città con la Valnerina" ha affermato, rimarcando poi l'importanza di puntare sulla cultura per farla diventare una fonte di reddito. "Abbiamo tante eccellenze che al momento sono inutilizzate o abbandonate al loro destino. Dovremmo quindi fare un check-up - ha affermato - per capire cosa va e cosa invece necessita di un intervento. Solamente così saremo in grado di darci un'identità e far conoscere all'esterno Spoleto. Investire nella cultura significa far ripartire anche altri settori, tra cui l‘edilizia".
Il contributo offerto dalle numerose Istituzioni cittadine non basta: per rilanciare il settore turistico di Spoleto, secondo il presidente dell'associazione "Amici di Spoleto" Dario Pompili, è fondamentale potenziare i servizi a disposizione dei visitatori. "Spoleto ha prospettive serie, è una città in cui si fa cultura - ha fatto notare - e possiede un proprio brand. Abbiamo molte occasioni culturali di prestigio come il Festival dei Due Mondi, il Centro Studi sull'Alto Medioevo, il Teatro lirico sperimentale, monumenti come la Rocca e la basilica di San Salvatore, patrimonio Unesco. Tutto questo ha consegnato alla città, nel corso degli anni, gli strumenti per crescere. Sta a noi potenziarli migliorando l'accoglienza".
Evitando, infine, di lasciarsi sfuggire iniziative che alla città avrebbero potuto garantire numeri e presenze importanti, come nel caso del Festival del Medioevo in scena a Gubbio fino a domenica. "Sette anni fa - ha ricordato il coordinatore scientifico del Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo Massimiliano Bassetti - proponemmo l'idea al Comune ma non ci fu data risposta. Ora la manifestazione, invece, sta riscuotendo un grande successo richiamando persone di ogni età. Vorremo avere un rapporto diverso con l'amministrazione".


 



I commenti dei nostri lettori

Agenzia Marconi

9 anni fa

Come dice il Presidente della Benemerita Associazione Amici di Spoleto non bastano più i contributi offerti dalle istituzioni cittadine, ora si passa ai fatti ed anche la benemerita si e' prodigata ad organizzare in proprio le visite guidate. E' un grande segnale di future possibili attivitá dell'Associazione magari anche di Catering perché No !!!

ELLADIO

9 anni fa

Elladio Sicuramente sia la Vecchia che la Nuova amministrazione hanno avuto paura di non avere lo spazio nel calendario di Spoleto ormai la cittá dei Festival : possiamo infatti  essere orgogliosi di avere il Due Mondi, lo Sperimentale, il Pianistico, Internazionale della Danza, il Ferragosto o Agosto Spoletino, lo Spoleto Festival Art, il Mercatino di Natale, e poi l'evento straordinario  2015  con Panorama D ' Italia dove Spoleto si e' riappropriata del titolo Caput Umbriae facendo sfilare sul suo palcoscenico personaggi milanesi romani perugini ecc dimostrando di essere un contenitore veramente eccezionale.  Mi sembra giusto lasciare il Festival Medioevale a Gubbio visto che Spoleto gli ha preso Don Matteo, il cambio si spera che sia favorevole alla nostra Spoleto

William Wallace de Iguvium

9 anni fa

Come dice il Prof Bassetti, anche a me risulta che FESTIVAL del MEDIOEVO, che sta avendo uno strepitoso successo in questi giorni qui a Gubbio ( dal 30 settembre al 4 ottobre, decine e decine di iniziative di approfondimento storico ,scientifico , letterario, culturale, mediatico, musicale, ma anche turistico, - VEDI PROGRAMMA e notizie stampa e su festivaldelmedioevo.it), anni fa fu proposto alla VECCHIA e circa un anno fa anche alla NUOVA amministrazione spoletina SENZA AVERE ALCUNA RISPOSTA . Estenuati dalle anticamere e dalla mancanza di ascolto, gli organizzatori hanno trovato accoglienza da noi a Gubbio , dove il Festival vede la partecipazione non solo di grande Case Editrici, RAI, grandi storici ecc.ecc., ma anche dello spoletino Centro Studi sull'Alto Medio Evo. Una proposta : perché anche il CISAM non si trasferisce qui a Gubbio, dove, sicuramente avrá migliore ospitalitá, integrazione e comprensione da parte della cittá e degli amministratori ? ... Anche perché - mi dicono- che a SPOLETO di MEDIEVALE C' E' SOLO LA POLITICA !!! .....

Il Corvo della rocca

9 anni fa

Quelli trattati sono tutti argomenti "triti e ritriti" su cui la cittá discute da sempre. Speriamo che come al solito non siano solo parole ma che seguano dei fatti.

Tessinello

9 anni fa

“L’industria a Spoleto ha fallito” grazie alla dichiarazione del consigliere comunale allo sviluppo, ora si volta pagina, ci occuperemo tutti della bellezza della cultura e dell’arte con anche i tesori nascosti, perché quelli giá scoperti come la Rocca non essendo adeguatamente utilizzati si passa ad altro, e magari si faranno progetti senza pensare prima all’effettivo utilizzo, un esempio piccolo Villa Redenta con la scuola della Cucina.

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