cultura e spettacolo

È già Natale per il Teatro Lirico Sperimentale

 

Al via tra una settimana l’Opera Nova

 

Neve, tombola, panettone. Ognuno ha una lista delle cose immancabili per la notte del 24 dicembre, ma la vita riserva delle sorprese. Così, il genio irriverente dei due registi ricci/forte ribalta la tradizione per inventare una Vigilia nuova e dissacrante. Sarà Natale l'11 settembre al Teatro di San Nicolò di Spoleto,


 quando andrà in scena la prima esecuzione assoluta di A Christmas Eve, il Progetto Opera Nova 2015. «C'è qualcosa di perverso nel lavorare durante l'estate ad un progetto ambientato a dicembre», sorride il direttore musicale Andrea Cera. Ma un po' tutti ci stanno facendo l'abitudine qui: sia per le prove generali che sono entrate nella fase decisiva, che per l'apertura dei due registi alla vita cittadina. E conoscerli è il primo passo per avvicinarsi al loro linguaggio. Sono giovani ma già affermati, hanno fatto un percorso di crescita esponenziale. Dopo la formazione teatrale all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" e alla New York University, sono esplosi a livello internazionale. Tanto da essere considerati la coppia più discussa e richiesta del teatro di ricerca italiano. Un tempo autori di fiction televisive mainstream (una su tutte "I Cesaroni"), oggi la loro compagnia riempie le platee di giovani trattando temidelicati: violenze fisiche e psicologiche, consumismo, solitudine e sessualità. "Espressione di una realtà umana che stenta a raccontarsi ma ne ha un bisogno tremendo e dunque getta la maschera col gusto dell'eccesso e un teatro contagioso come la peste", aveva già scritto su la Repubblica Anna Bandettini. E A Christmas Eve rappresenta l'apice di un lavoro di ricerca, in cui tutto questo si condensa. L'allestimento è scarno e suggestivo: siamo nell'anticamera di un ospedale, c'è un dialogo serrato tra due persone, all'inizio manca la percezione del tempo. Il Natale è sullo sfondo, ma prende corpo a mano a mano, come una rivelazione. «È un'indagine visionaria sul disagio dei rapporti in cui si confondono e sovvertono canoni familiari - spiegano i due registi - è la resa dei conti tra due donne: una si è costruita un'esistenza senza incrinature, un'altra è all'accanita ricerca di risposte». Tutti i nodi vengono al pettine in questa notte di transizione.

Un passaggio che segna un nuovo punto a favore del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, un tesoro nazionale che ha sempre fatto dell'innovazione e della ricerca la sua stella polare. Senza paura di regalare al proprio pubblico opere controverse e di grande attualità. Così, in attesa di spettacoli più classici e "morigerati", come La Bohème in scena a fine mese, godiamoci la prima volta di ricci/forte a Spoleto. Le repliche sono previste per il 12 e il 13 settembre, sempre al Teatro di via Elladio. Ad accompagnarci in questo viaggio, saranno i cantanti e l'Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale. Per molti di loro si tratta di un debutto. Non è male avviare una carriera la Vigilia di Natale.

 



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