cultura e spettacolo

Chiude con successo 'OVèST', collettiva d'Arte Contemporanea e microfestival di eventi

 

 

Con un totale di 906 visitatori, si chiude a Spoleto l'esposizione OVèST che, inaugurata il 31 Luglio alla presenza del vice ambasciatore del Giappone Hideo Fukushima, il sindaco Fabrizio Cardarelli e l'assessore alla cultura Gianni Quaranta, ha ospitato nelle sale di Palazzo Leonetti Luparini 47 opere d'arte contemporanea di altrettanti artisti, 21 dei quali provenienti dal Giappone.


Il M°Roberto Pibiri, d'adozione spoletina, invitato ad esporre lo scorso 2014 alla Biennale dell'Arte della città nipponica di Himeji, ha iniziato questo scambio artistico-culturale tra le due città ed è stato il fulcro attorno al quale si è creato, grazie al progetto dell'associazione italo-giapponese ICIGO, questo evento importante per la città di Spoleto che lo ha patrocinato, assieme alla Regione Umbria, l'Ambasciata del Giappone e la Fondazione Italia-Giappone.
Come illustrato da Davide Silvioli, il critico d'Arte che ha curato l'allestimento della collettiva, le opere in OVèST sono caratterizzate da un elevato livello qualitativo e da una pluralità tecnica che spazia dalla pittura alla scultura, alla fotografia. Tra di loro si evince una marcata componente speculativa che, pur nutrendosi di richiami linguistici diversificati, si esplicita e si relaziona con coerenza di esiti.
La collettiva OVèST, prorogata dal 9 al 16 Agosto, ha generato apprezzamento e consenso non solo tra gli enti che ne hanno moralmente supportato il progetto, ma anche tra i tanti cittadini e turisti che sono riusciti con grande sorpresa a visitarla anche in tarda serata. Significativa è stata la presenza di molti giovani, cui il linguaggio di molte opere parlava in maniera familiare.
L'esibizione, il giorno successivo all'inaugurazione, è stata lanciata e supportata da un microfestival di eventi che, in un'intera giornata a palazzo Mauri, ha celebrato gli antichi rapporti tra Spoleto ed il Giappone, a partire dal primo contatto documentato tra i due popoli nel 1585. Si sono susseguite tre conferenze sulle reciproche influenze nell'arte nipponica e italiana, interessanti e di alto livello. Si è voluto ripercorrere l'immaginario collettivo, in letteratura, relativo ad un Oriente lontano e colmo di mistero. Si è potuto ammirare le cartografie relative alle prime rappresentazioni del Giappone del XVI e XVIIIsec. conservate nel Fondo Storico della Biblioteca "Carducci" di Spoleto.
In conclusione la proiezione dell'allestimento scenografico dell'Assessore e premio Oscar Gianni Quaranta per la Madama Butterfly del Teatro dell'Opera di Roma del 2012 ha accompagnato le arie della medesima opera pucciniana cantate dai vincitori del Concorso per giovani cantanti del Teatro Lirico Sperimentale "Belli" di Spoleto.
Sia la collettiva che gli eventi sono stati documentati con ricchi testi e fotografie all'interno del catalogo ambivalente. OVèST 2015, è stata dunque un'esperienza encomiabile che non si è limitata a portare una "ventata" di internazionalità a Spoleto, ma ha aperto la città ad una visione tangibile di ciò che è troppo spesso ignorato per una distanza che poi diventa anche culturale, favorendo preziosi scambi di stili, tecniche e tendenze dell'Arte.
Gli organizzatori vedranno, su invito della Commissione della Biennale dell'Arte di Himeji, il rinnovarsi dell'esperienza il prossimo anno in Giappone, con la possibilità di selezionare alcuni artisti che operano nel territorio di Spoleto, e proporne l'esposizione delle opere nel Paese del Sol Levante. Sicuramente un bilancio positivo per un'iniziativa che contribuisce ad arricchire l'offerta culturale della città di Spoleto.


 



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