cultura e spettacolo
Inaugurata a Palazzo Mauri la mostra fotografica di Alessandro Santi
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Inaugurata a Palazzo Mauri la mostra fotografica di Alessandro Santi
'La Bellezza dell'Abbandono', fino al 9 agosto
Si potrà ammirare fino al 9 agosto la mostra fotografica "La Bellezza dell'abbandono". Negli spazi del Caffè Letterario della biblioteca comunale a Palazzo Mauri il giovane fotografo per passione Alessandro Santi ha allestito un'esposizione che ritrae alcune stanze dell'ex hotel del Matto di Monteluco, che lo ha molto impressionato.
L'inaugurazione della mostra è avvenuta ieri, e Alessandro per l'occasione ha potuto raccontar ai presenti come è nato questo percorso visivo che ripercorre le sue emozioni grazie alle luci ed ai colori filtrati nelle stanze razziate e deturpate.
L'evento è stato inserito all'interno dell'iniziativa "Open SPACE YOUR art" promossa dalla nuova gestione del Caffè Letterario, che intende far conoscere artisti locali ed emergenti, situato all'interno dello storico palazzo gentilizio del XVII secolo di via Brignone.
Alessandro Santi, classe 1981, di mestiere fa l'informatico ma per passione dall'età di 27 anni ha cominciato a sperimentare scatti fotografici con la Reflex, ma anche con lo smartphone per dare voce alla sua sensibilità.
Ispiratosi al cinema di Stanley Kubrick, ben visibile dalla scelta della location, la scenografia, il grandangolo, la profondità delle immagini, Alessandro ha raccontato di aver fatto le foto nel mese di novembre, quello che gli regala la migliore luce e in cui emergono tutte le tonalità tipicamente autunnali del rosso, ben visibili in questi 21 scatti selezionati tra centinaia.
«Per mia scelta, e come conseguenza del mio carattere - ha spiegato Alessandro - ho deciso di ritrarre solo oggetti inanimati perché il contatto diretto con le persone e quindi fotografarle mi resta difficile almeno per adesso. Entrare in sintonia diretta con chi è di fronte all'obiettivo è un lavoro più complesso».
Una scelta quella della location avvenuta per caso ma non il titolo dato alla mostra. «Quando sono entrato nell'hotel - ha detto l'autore - ho sentito subito forti emozioni e fare foto è venuto da se. Questo posto mi ha fatto capire che nonostante gli anni dello splendore, qualcosa di quella maestosità è rimasta anche oggi che è stato distrutto dai vandali. Quindi anche dopo un abbandono c'è qualcosa di positivo, si produce un'aura di bellezza».
Per info e curiosità: http://www.alessandrosanti.it/
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