cultura e spettacolo
Spoleto 58, Ferrara traccia il bilancio: incassi a 610mila euro
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Spoleto 58, Ferrara traccia il bilancio: incassi a 610mila euro
'Andamento sempre in crescita senza rinunciare mai alla qualità'
"La fase dell'incertezza è ormai superata, il Festival dei Due Mondi è tornato a crescere e la strada che abbiamo intrapreso si sta rivelando quella giusta". A parlare per il direttore artistico Giorgio Ferrara sono i dati, illustrati ieri al teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti" insieme al sindaco Fabrizio Cardarelli nel
corso della tradizionale conferenza stampa di chiusura della manifestazione. "Le presenze, per esempio, sono aumentate del 15% rispetto alla scorso anno. L'incasso finale, di circa 610.000 euro, è stato in linea con il 2014 ma ci riteniamo molto soddisfatti, considerando la nuova politica di prezzi che abbiamo adottato. A compensare le minori entrate del concerto finale, i cui biglietti andavano dai 10 ai 70 euro, sono stati gli altri spettacoli: il tasso di occupazione dei teatri è stato altissimo".
Gran parte del merito va all'opera "Così Fan tutte" (sold out in ogni rappresentazione), che nei prossimi mesi andrà in tour a Novara, Ravenna e Piacenza portando così in giro per l'Italia il nome di Spoleto. E proprio al capolavoro di Mozart si lega il futuro del Festival. "La manifestazione il prossimo anno si terrà dal 24 giugno al 10 luglio - ha rivelato Ferrara - e possiamo già anticipare che ad aprirla sarà l'opera "Le nozze di Figaro" con l'orchestra "Cherubini" e il maestro James Conlon mentre per il concerto finale avremo Antonio Pappano che dirigerà l'accademia nazionale di Santa Cecilia con la partecipazione straordinaria di Stefano Bollani".
Proseguiranno inoltre le partnership con il "Ravenna Festival" e il "Beiteddine Art Festival". "L'intento - ha spiegato il direttore artistico - è quello di creare una piattaforma culturale che colleghi l'Europa al Medio Oriente con base a Spoleto, perché il "Due Mondi" sta diventando sempre più il palcoscenico del mondo. I turisti stranieri sono stati tantissimi e con l'occasione voglio ringraziare il pubblico che ci ha seguito in questi 17 giorni. Il Festival è un appuntamento antico ma con il tempo è riuscito a rinnovarsi evitando di rimanere uguale a se stesso. L'andamento è sempre in crescita e non abbiamo mai rinunciato alla qualità: si tratta della mia ottava edizione - ha aggiunto - e dopo una fase di ricostruzione quest'anno abbiamo avviato un progetto triennale che contribuirà al rafforzamento di questa manifestazione".
Il Festival con tutta probabilità avrà un'appendice nel periodo di Natale ma le novità non finiscono qui. Con la Fondazione Roma presieduta da Emmanuele Emanuele, infatti, è stato siglato un accordo della durata di 5 anni (a fine mese l'ufficialità) che permetterà a Spoleto di essere protagonista con una serie di iniziative da maggio ad agosto. "La nostra città ha uno stile particolare, ha tutto per vivere di arte e cultura tutto l'anno e ora grazie a questa nuova collaborazione - ha affermato il sindaco Cardarelli - riusciremo ad estendere il periodo degli eventi. Costituirà un importante motore di sviluppo per tutto il territorio e inoltre abbiamo contatti frequenti con Telecom e con altri soggetti: Spoleto ha tante persone che le vogliono bene e attraverso queste collaborazioni sarà possibile realizzare progetti di qualità".
In serata ieri è arrivato anche un messaggio del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. "A causa di impegni istituzionali non sono potuto esserci, mi dispiace essere assente a piazza Duomo per celebrare un Festival innovativo che rappresenta uno degli incontri più importanti al mondo per la cultura. Questo è un esempio virtuoso che mette insieme pubblico e privato".
I commenti dei nostri lettori
Fernando Leonardi
10 anni fa
Noto con estrema soddisfazione dalle varie note e commenti che gli spoletini comprendono perfettamente cosa si muove nel sottofondo ovattato di questo Festival che nulla vuole riconoscere al Maestro Menotii che ha creto invece questa splendida manifestazione. Il Festival non è di Ferrrara, neanche un po', il direttore artistico è la signora Fendi a cui giustamente l'amministrazione ha riconosciuto una cittadinanza onoraria tutta ampiamente meritata. I lauti stipendi stridono con gli incassi. Quale azienda darebbe 400.000 euro a fronte di 600.000 di incassi con contributo di 5 milioni? Secondo Ferrara è un successo. Secondo me manager d'azienda lo caccerei per scarsissimo, scarsisimo rendimento. Grazie ai tanti spoletini che non hanno il prosciutto agli orecchi. E pensate che ogni regia, produzione porta ancora, quando va all'esterno, acqua al mulino del direttore. L'amministrazione? Meglio non parlarne. Proclami in campagna elettorale? Vero. Ma è nel gioco dell'elenco parti. Tra sindaco e Direttore e' giá tutto amore.
Diogene
10 anni fa
Per " Commento scritto da @diogene il 15 Luglio 2015 alle 08:20 " : Il commento scritto non è il mio e tanto meno lo condivido !!!!!!!!! RISPOSTA: è un commento in risposta al suo. Saluti
sagra paesana
10 anni fa
Un applauso ad OGNI TEMPO delle 2 sinfonie del concerto finale. Capito??? Tra un tempo e l'altro??? Tate sorrideva con i ragazzi che rimanevano basiti. Si devono essere detti "Ah, è questa è la famosa Spoleto? Questi i risultati dopi 60 anni???" Che boia de villani che semo? Sicuro che non ci meritiamo Ferrara? Sicuro che ci meritiamo anche solo di nominarlo Menotti? "Lasciateci morire ..."
@diogene
10 anni fa
La cosa è un po più sottile... Ben vengano gli sponsor privati che fanno fruttare la loro sponsorizzazione, invitando clienti ed eventi collaterali che gli portano fama e ritorno economico. Ma se lo Stato mette 5 Milioni e poi non partecipa nemmeno il ministro e men che meno Renzi...che avrebbe potuto invitare capi di stato o organizzare meeting utili allo Stato. De che stiamo a parla???? La cultura non ha prezzo....ecco allora pagatela
sagra paesana
10 anni fa
Un applauso ad OGNI TEMPO delle 2 sinfonie del concerto finale. Capito??? Tra un tempo e l'altro??? Tate sorrideva con i ragazzi che rimanevano basiti. Si devono essere detti "Ah, è questa è la famosa Spoleto? Questi i risultati dopi 60 anni???" Che boia de villani che semo? Sicuro che non ci meritiamo Ferrara? Sicuro che ci meritiamo anche solo di nominarlo Menotti? "Lasciateci morire ..."
Failure
10 anni fa
Sarebbe interessante leggere il curriculum e il percorso di studi di chi spara contro Ferrara.
Diogene
10 anni fa
Per "open your eyes " : Il Suo commento si commenta da solo. Un caloroso in bocca al lupo per i Suoi prossimi ............ " lauti incassi " !!! Buona giornata.
it\'s time for a change
10 anni fa
Ha detto bene, Signor Smith, siamo più scafati di quanto si possa immaginare. Credo lei conosca bene, visto il suo nome inglese, il famoso studio condotto negli anni '60 da Baumol e Bowen, proprio in riferimento alle performing arts. Cost disease. I'm sure you know what I mean. Esistono al mondo due soluzioni possibili: a) governmental financial support (modello EU) - b) tax deductible charitable donatios (modello US, Charleston è un esempio noto anche agli spoletini). Nell'uno e nell'altro caso la paritá di bilancio, ma direi piuttosto la trasparenza, è condizone sine-qua-non, perché gli sprechi, o chissá che altro, che sia denaro pubblico o privato, non sono consentiti a nessuno, neanche dalla legge. E' ben nota la funzione sociale delle arti e per questo sono state sempre finanziate (prima ci pensavano gli aristocratici) ma il beneficio effettivo che ricade sulla collettivitá deve poter essere misurato. Oggi poi ci sono metodi di calcolo che potrebbero dare la misura esatta delle ricadute economiche sul territorio (alcune regioni, anche italiane, lo fanno), al di lá della retorica e della facile letteratura. Ma anche volendo restare nell'ambito di una verifica puramente empirica, è evidente che il territorio spoletino, nonostante la cascata di soldi pubblici, è in forte sofferenza, chiamiamola pure crisi, anzi depressione. Allora viene il sospetto, caro Signor Smith, che a dirigere questa operazione ci siano degli incompetenti, teatranti italiani alla vecchia maniera tanto per intenderci, di quelli abituati a spendere e spandere senza criterio, tanto c'è mamma stato che paga. il che, capisce bene, va a vantaggio solo di una ristretta cerchia di persone. Il management culturale? e che è?!!
it\'s time for a change
10 anni fa
Giorgio Ferrara "La fase dell'incertezza è ormai superata" alla buon'ora, ci sono voluti otto anni e qualche decina di milioni di euro affinché questo signore cominciasse a capire come si organizza un festival? Il suo CV del resto è desolante, prima che gli venisse affidato l'incarico a Spoleto non ha fatto praticamente niente: assistente di, amico di, figlio di, nipote di, marito di, fratello di. Parentesi parigina all'istituto di cultura. Chi conosce questi istituti sa bene come NON funzionino. Apparati burocratici emanazioni del ministero degli esteri. Tutto qui. La passione per la lirica l'ha scoperta di recente. E lo stato italiano paga affinché questo figlio di papá attempato abbia un'occupazione? http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=FERRARA+Giorgio Fabrizio Cardarelli All'opposizione minacciava chissá quali cambiamenti. Meglio sarebbe stato che Loretoni diventasse sindaco, forse avrebbe tenuto fede alla linea della campagna elettorale: aprire i cassetti, leggere i bilanci. Gli spoletini Livello culturale medio da sagra. Fatte pochissime eccezioni. Non hanno mai capito Menotti. Meno che mai capiscono il modo in cui adesso vengono presi per il naso. Giancarlo Menotti Americano più che italiano. Spirito libero. Vero artista e uomo di mondo. Il suo festival era un'isola di libertá, perla rarissima nell'italia delle parrocchie e delle consociazioni di ogni tipo. Finché ha potuto è riuscito a difendere la sua creazione dalla politica, che temeva sopra ogni cosa. A ragione! Massimo Brunini Il politico, appunto! responsabile numero uno di questo disastro. Gabbato a sua volta dai salotti romani. Il Festival Con Menotti, Spoleto era internazionale, adesso è provincia della provincia (Roma). La cittá è colonizzata e nessuno ai vertici (sindaco e compagnia bella) ha la capacitá e la cultura necessarie per comprendere il fenomeno, contrastarlo e porci rimedio. Il mandato scade nel 2017. Che ci possiamno aspettare? non sará ora di trovare un direttore artistico con un CV degno di questo nome, contatti internazionali, carisma, orizzonti ampi, esperienza reale e un progetto artistico che si riporti in linea con l'intuizione menottiana? Commentatori Che vogliamo fare? continuare a usare queste pagine come il muro del pianto o darci una mossa e riunirci in comitato per argomentare le proteste indirizzandole a chi di dovere?
Scettico....
10 anni fa
Con i 400.000€ che si busca lo stantio Ferrara ci uscirebbero: a) un ottimo giovane direttore artistico...che magari si intende anche un po' di musica (gli possono bastare 160 mila annue); b) un ottimo manager che abbia avuto anche esperienza come sovrintendente in qualche fondazione lirico sinfonica (gli possono bastare 150 mila annue); c) ci uscirebbe anche il resto perchè la somma di entrambi i compensi non arriverebbe a 400 mila. Per chi non ci crede lo invito a leggere il capitolo Amministrazione Trasparente in qualche sito web di eccellenti Fondazioni Lirico Sinfoniche
Signor Smith
10 anni fa
Qualcuno di lorsignori, arguti commentatori, sarebbe così cortese da segnalare qualche evento simile al Festival (per durata e varietá dell'offerta) cge non si supporti con soldi non provenienti dai biglietti? Poi sará opportuno domandarsi come mai la poltroncina più cara del concerto in piazza costasse €70,00 ed invece una scomoda seduta sulla pietra del teatro romano costasse € 55,00 - oltretutto per un balletto di caratura minore.
open your eyes
10 anni fa
Caro Diogene, con 5 mln ti porto anche la nonna deglli U2. Scommetti che incasso di piu?
per pietà
10 anni fa
Basta cazzate e trionfalismi, Presenze tutte per maggior parte di sponsor che hanno acquistato biglietti per regalarli....presenze autoritá zero,solo biglietti e veline di scuse per non essere potuti venire.......qualitá?: Programma con spettacoli fati rifatti e rivisti cento volte perfino in quel di Narni. Ferrara veramente imbarazzante in più di qualche episodio, inadeguato, da arrossire e nascondersi in altre situazioni. E' ora di cambiarlo ...o il Sindaco ha cambiato idea dopo che si e' seduto dall'altra parte della barricata? E l'Assessore alla cultura? Mai visto. Esiste? e' un fantasma? parla? si muove? ...tutto da rifare e presto
CLAUDIO
10 anni fa
Gli Spoletini non meritano il festival,sono abituati ad andare a sagre di paese a mangiare lumache o a sentire la puzza dello stabbio.a mangiare in piatti di plastica.Spoleto ha una sola pecca che vi abitano gli "SPOLETINI",quelli che non sono mai riconoscenti a chi ha fatto conoscere Spoleto al mondo intero,VERGOGNATEVI
alessandro sabatini
10 anni fa
Ma è possibile che Ferrara abbia un compenso di 400.000 Euro? Se è vero il Sindaco Cardarelli presidente della Fondazione non controlla più come quando era all'opposizione? Se è vero VERGOGNA!
Sergio Grifoni
10 anni fa
La musica e' finita e gli amici se ne vanno. Questo nostro (?) Festival, ha chiuso i battenti. Va dato merito alla nuova gestione di fare ogni sforzo per trovare il modo per risvegliarlo, cercando di riportarlo a quel fascino innovativo e misterioso dei primi anni. Non e' facile! Si dice che sia particolarmente concentrato nei fine settimana; si dice che presenti spazi e momenti troppo "riservati" ai soliti privilegiati, amici degli amici; si dice che non coinvolga appieno le energie e le realta' spoletine. Magari si', ma..."eppur si muove"! C'e' tempo per una necessaria revisione futuristica. Un diverso friccicore si e' avvertito, non possiamo disconoscerlo! Non bisogna ora smorzarlo con forzate e trite riflessioni critiche, ne utilizzarlo pero' per strumentali ed opportunistici entusiasmi. Il risultato lusinghiero ed incoraggiante, non autorizza alcuno a fare della citta' cio' che vuole, ma nessuno dovra' impedire che in citta' si creino le giuste condizioni per ottenerlo. Pero', tra tanta bella musica, una imperdonabile nota stonata: non si e' ricordato, come avrebbe meritato, il Maestro Menotti. Troppe poche volte e' stato pronunciato il suo nome, soprattutto in particolari occasioni, durante le quali si e' preferito aprire il sipario per una altrettanta stonata autoreferenzialita'. Certo, dobbiamo guardare avanti. Oggi possiamo dire che, con merito, questo e' il Festival di Ferrara a Spoleto. Ma lo e', perche', e' stato Menotti a volere Spoleto per il suo Festival. Il tempo, questa verita', non potra' cancellarla. La citta' incomincia ormai ad apprezzare sinceramente Ferrara, ed a sentirlo uno dei suoi, come la Fendi, ma e' bene ricordare che quella finestra sovrastante la scalinata del Duomo, nei cuori degli spoletini, non si chiudera' mai.
Diogene
10 anni fa
Per tutti gli " espertissimi " commentatori precedenti : IL PROSSIMO ANNO IL FESTIVAL FATELO VOI...... RIUSCIRA' SICURAMENTE MEGLIO !
fabrizio
10 anni fa
Chi utilizza e spende soldi pubblici, dovrebbe fornire una informazione trasparente, onesta e non autoreferenziale e celebrativa. che significa 70.000 presenze ? 70.000 paganti ? 70.000 arrivi ? qual è stato il tasso di occupazione alberghiero, il numero degli arrivi e delle presenze ? quanti biglietti sono stati venduti ? come è possibile che un incremento del 15% delle presenze abbia compensato la svalutazione del costo medio dei biglietti ? come é possibile che il nostro Festival produca dal botteghino il 10% del suo costo, e lo Spoleto Usa Festival copra 1/3 dei suoi costi con gli incassi ? I proclami fine a se stessi servono a chi li produce
Haydée
10 anni fa
" il "Due Mondi" sta diventando sempre più il palcoscenico del mondo" c'è da piegarsi in due dal ridere ma davvero crede a quel che dice? ma davvero crede che noi crediamo a quel che dice? ma davvero Franceschini è convinto di ciò che dice? "un Festival innovativo che rappresenta uno degli incontri più importanti al mondo per la cultura. Questo è un esempio virtuoso che mette insieme pubblico e privato" Chi è il ghost writer di turno al ministero? ma davvero miseri 610.000 euro a fronte di 5milioni di sperpero? wow!!!
spoletino
10 anni fa
Ma perchè i bilanci non devono essere pubblici? Ma non ci sono tutti enti statali dentro? Ma chi decide effettivamente sulla PARTE ECONOMICA? Ma che abbiamo l'anello al naso?
Sanen
10 anni fa
Scusate, qualcuno sa cosa significa fare business???
open your eyes
10 anni fa
5 milioni di contributi per 610 mila euro di incassi????? Spero l'Italia finisca come la Grecia per non dover assistere più a scempi dei nostri soldi come questi!
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