società

A futura memoria

 

La drammatica situazione in cui versa l'ospedale è figlia di un'operazione che ha coinvolto diversi soggetti. Alla presidente Proietti il compito di restituire dignità al San Matteo degli Infermi e ascoltare le richieste della popolazione

 

Gli oltre 10.000 concittadini che hanno chiesto alla Presidente Proietti il ripristino del loro Ospedale DEA, con l’immediata riattivazione del Punto Nascita, dovrebbero avere ben chiara, secondo la nostra Associazione, la responsabilità di chi ha causato la situazione drammatica in cui versa il nostro Presidio. L’omicidio del SanMatteo, se tale può essere etichettato, anche perché non troviamo altri termini per definirlo, è stata un’operazione che ha coinvolto diversi soggetti e crediamo sia utile elencarli, a futura memoria.

Il primo posto spetta ovviamente alla Giunta Tesei, fautrice del Progetto Terzo Polo Sanitario, ovvero dello smantellamento, come Ospedale dell’Emergenza Urgenza, della Struttura Spoletina. Poi viene la Politica locale, con un PD che, negli anni, con una progressiva, costante e metodica “politica del carciofo”, ha facilitato alla Tesei ed all’assessore Coletto il raggiungimento del loro obiettivo. Essendo questo un dato di fatto, ne consegue che stiamo seguendo con molta attenzione  l’operato del neo consigliere regionale Lisci, finora limitato solo a dichiarazioni di circostanza, al fine di capire se veramente il suo partito intende restituire agli spoletini il “maltolto”.

Né va taciuta la responsabilità di un’amministrazione Sisti che si è ben guardata dall’opporsi energicamente alle decisioni regionali: se il precedente sindaco si era distinto per i suoi ricorsi al TAR, non risulta agli spoletini che l’attuale primo cittadino ne abbia avanzato uno che sia uno, limitandosi, oltre che a condividere in linea di massima il Progetto (gradito all’80%), a insignificanti e sterili brontolii. Per completare la lista, è il caso, infine, di ricordare il ruolo della classe medica, rappresentata dal Primario dell’Ostetricia Ginecologia spoletina. Fino a quel fatidico 2020, il Punto Nascita del SanMatteo era in funzione e lavorava più che dignitosamente, in condizioni di sicurezza e con numeri ben superiori a quelli di altre realtà aziendali e regionali.

Non ci pare che, dopo la chiusura del SanMatteo per il Covid e dopo la fine del periodo di emergenza, il suddetto Primario si sia mosso con fermezza per ripristinare l’attività del Reparto, né per contrastare le decisioni della famosa Commissione Tecnica istituita dal DG De Fino. La sua voce autorevole (egli è anche il Direttore del Dipartimento Materno Infantile) avrebbe certamente cambiato il corso degli eventi. Poteva, ad esempio, mantenere il Punto Nascita del SanMatteo come articolazione di un unico punto nascita Foligno Spoleto, come del resto avveniva già prima della chiusura dell’ Ospedale per il Covid e come la nostra Associazione ha più volte suggerito, ma ciò, ahinoi, non è avvenuto.

Indubbiamente  la gestione di due Reparti di Ostetricia è faticosa e impegnativa, specie quando l’età non è più tanto verde, ma, in tutta franchezza, da parte di chi è ancora, di fatto, il Primario di Spoleto, ci saremmo aspettati un  aiuto contro la volontà demolitrice della signora Donatella. Queste le ragioni per cui ci troviamo al punto in cui siamo e questa è la situazione che, nel rispetto delle vibrate proteste degli spoletini, la Presidente Stefania Proietti si è impegnata a modificare.

Eccezion fatta per la Giunta Tesei, tutti gli altri soggetti che hanno determinato la chiusura del Punto Nascita spoletino sono però tutti lì, con in prima fila un PD che ha sempre giudicato “non prioritaria” la questione dell’Ostetricia e che, come è noto, ha una netta maggioranza nel Consiglio Regionale.

La Presidente ha tuttavia, dalla sua parte, e non deve mai dimenticarlo, i cittadini, ovvero un Movimento Civico sano, non inquinato da interessi particolari e giochi di poteri. Non ascoltare le loro voci, disattendendo magari le promesse fatte, sarebbe un grave ed imperdonabile errore.



I commenti dei nostri lettori

Il Preciso

4 giorni fa

Questa sarà l'ennesima Amministrazione PD, prona a Perugia/Foligno, che porterà a compimento l'opera iniziata, se non anche prima, nel 1999

Moreno Angeli

5 giorni fa

Meno ipocrisia e più obiettività da parte di tutte le forze politiche locali e regionali,il declino dell'ospedale di Spoleto è avvenuto con la costruzione del nuovo ospedale ""san Giovanni battista""di Foligno,dove i lavori della costruzione sono stati eseguiti dal 1999 al 2006,tutto il resto e noia,cantava in una canzone anni e anni fa Franco Califano.

Altra Marrogghia

6 giorni fa

La debacle dell' Ospedale risale a tante Giunte Regionali con Giunte Comunali vicine alle Giunte Regionali. Poi la Giunta prima di questa ha dato il colpo di grazia all' Ospedale di Spoleto. Ma quello che mi fa arrabbiare lo scarica barile delle Giunte Comunali e quelle Regionali tutte che hanno fatto sì che si arrivava a questo. Ognuno scarica la colpa sull' altro ma alla fine chi ci rimette è il Cittadino che deve tribolare per avere un servizio sanitario. O deve attendere mesi o recarsi fuori Comune con dispendio di soldi a sue spese. Spero di aver spiegato il mio pensiero

Voce di frontiera

6 giorni fa

Una relazione che si condivide totalmente.

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