società

'Opera più dannosa che utile'

 

Il Comitato Patrimonio Valnerina torna a farsi sentire contro gli interventi di miglioramento funzionale della strada statale 'Tre valli Umbre': previsto il coinvolgimento del Ministero dell'Ambiente

 

È pronto a coinvolgere il Governo, così da stoppare un progetto ritenuto “più dannoso che utile” e tutelare le bellezze paesaggistiche del territorio. Torna a farsi sentire il Comitato Patrimonio Valnerina presieduto da Francesco Rotondi contro gli interventi di miglioramento funzionale della strada statale “Tre valli Umbre”. Lo ha fatto attraverso un comunicato stampa che pubblichiamo integralmente:

Il Comitato Patrimonio Valnerina ha preso visione in questi giorni dell’integrazione del progetto della SS 685 – Tre Valli Valnerina di Anas relativo all’intervento su Serravalle di Norcia, prodotto a seguito del parere favorevole espresso dalla Commissione Tecnica Regionale per le Valutazioni Ambientali dell’Assessorato all’Ambiente, ma con la richiesta di presentare un progetto di fattibilità tecnico-economica con “asseverazione del rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo” (“Do No Significant Harm (DNSH)”

Una domanda si impone per prima: ma il parere favorevole non è stato un po’ precipitoso, in
carenza della dimostrazione che l’opera “non arreca danno significativo”?
Su questo punto abbiamo richiesto accesso agli atti per l’invio dei pareri dei vari componenti
della Commissione regionale.

Per parte nostra, abbiamo valutato il progetto “Do No Significant Harm (DNSH) inviato il 2
gennaio 2025 ed abbiamo rilevato gravissime carenze. Al di là di gravi errori di natura tecnica
specifica, relativi ad esempio a PM2,5 o al rumore che si ricollegano ad una inadeguata
impostazione generale del progetto di base, la obbligatoria valutazione costi-benefici non è
stata semplicemente eseguita. Sono stati scotomizzati del tutto i gravi danni economici, sociali,
ambientali e paesaggistici che saranno provocati nel territorio dell’Alta Valnerina dall’esecuzione
dell’opera di Serravalle, tra l’altro si parla di una zona SIC che verrebbe irrimediabilmente
danneggiata.

Di tutto ciò abbiamo interessato:

  • i vari assessorati della Regione Umbria, in primis quello della Sanità e quello dell’Ambiente;
  • per quanto riguarda gli aspetti relativi alla salute, anche il Dipartimento di Prevenzione della USL n.2;
  • il Ministero delle Infrastrutture ed ANAS, in quanto le loro linee guida non sono state rispettate.

Infine, manderemo le nostre osservazioni formali sull’inadeguatezza del progetto di fattibilità tecnico-economica al Ministero della Ambiente. Sulla base dei riscontri alle nostre iniziative, valuteremo i passi successivi da compiere, in tutte le sedi che riterremo opportune. Noi abbiamo a cuore il futuro della nostra Valnerina, per la quale abbiamo i nostri progetti di sviluppo economico e sociale sostenibile, messo a rischio da un’opera più dannosa che utile”.



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