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Riconsegnato alla popolazione di Norcia il Portico delle Misure
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Riconsegnato alla popolazione di Norcia il Portico delle Misure
Ulteriore tassello verso la ricostruzione della basilica di San Benedetto
Un’altra giornata importante per la comunità di Norcia; un ulteriore tassello verso la ricostruzione della Basilica di S. Benedetto; una fondamentale iniezione di speranza per un territorio trasfigurato dai terremoti del 2016. Nel pomeriggio di venerdì 20 dicembre 2024, infatti, è stato riconsegnato alla popolazione il Portico delle Misure adiacente la Basilica. Anche se la riconsegna è temporanea – per le festività natalizie, fino all’Epifania – grande è stata la gioia delle persone presenti alla sala del Digipass, dove è stato anche presentato il volume “La basilica di S. Benedetto a Norcia e il suo restauro. Dall’emergenza all’architettura ritrovata”, promosso dall’Ufficio del Soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 2016 e curato da Paolo Iannelli e Donatella Fiorani.
Il sindaco Giuliano Boccanera, nel saluto iniziale, ha sottolineato “come la Basilica di S. Benedetto è sempre stata un segno di rinascita dopo i terremoti che si sono susseguiti nel tempo. Dalla sua ricostruzione siamo sempre ripartiti per una vita comunitaria migliore. Il Portico delle Misure, che riconsegniamo alla popolazione, è parte della nostra cultura e della nostra identità”.
L’ing. Paolo Iannelli, già Soprintendete speciale per le aree colpite dal sisma del 2016 ed oggi Responsabile Unico del Procedimento (RUP) della Basilica di S. Benedetto, ha evidenziato come “ogni anno, poco prima del Natale, comunichiamo qualcosa della ricostruzione della Basilica per tenere la comunità aggiornata. Oggi, oltre alla presentazione del libro, ridiamo alla Città un pezzo di Piazza che è il Portico delle Misure”. Sulla pubblicazione, edita dalla “Gangemi Editore International” e sponsorizzata dall’impresa “Cobar Spa” che sta eseguendo i lavori in Basilica, Iannelli ha parlato di “voglia di lasciare una testimonianza scritta sui lavori della Basilica: i protagonisti, infatti, sono tutti quelli che hanno lavorato e stanno lavorando in cantiere”.
Il sen. Giudo Castelli, commissario straordinario di Governo ai fini della ricostruzione nei territori dei comuni delle regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016, ha detto come “sia bello attraverso questi interventi di ricostruzione rileggere anche la nostra identità. Stiamo scrivendo un’altra pagina della storia di rinascita di Norcia”.
L’arcivescovo Renato Boccardo ha sottolineato come “la Diocesi, proprietaria della Basilica, segue con attenzione e interesse i progressi dei lavori. E abbiamo un sogno: riaprirla nell’anno del Giubileo. Recuperare intanto il Portico della Misure – ha proseguito il Presule – ci invita a riflettere proprio sulle misure che servivano a dare equilibrio alle relazioni e al commercio. La misura è qualcosa di importante e noi siamo sollecitati a ritrovarla nelle cose della vita: nelle parole, nelle ambizioni, nelle relazioni. Camminare di nuovo sotto il Portico, allora, è occasione di riflessione per trovare la giusta misura nel fare bene le cose di ogni giorno”.
La dott.ssa Claudia Cenci, Soprintendete speciale per le aree del sisma 2016, ha sottolineato il grande impegno che tutti stanno mettendo nella ricostruzione della Basilica: “Il nostro lavoro non solo deve essere fatto bene, ma deve anche essere compatibile con le esigenze della comunità locale”.
L’ing. Giuseppe Lacava, Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, ha voluto ricordato i cumuli di macerie della Basilica dopo il sisma. “Sono state recuperate e selezionate – ha detto – e ciò ha permesso di ricostruirla così come oggi la vediamo”. Il 100% delle macerie è stato riutilizzato nella ricostruzione.
L’arch. Vanessa Squadroni della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, direttore dei lavori della Basilica, ha descritto nel dettaglio, con passione e competenza, il crono programma dei lavori di ricostruzione e consolidamento effettuati. Ha voluto citare singolarmente tutti i progettisti coinvolti.
L’arch. Antonia Pasqua Recchia, già dipendete del Ministero della Cultura, ha illustrato il volume, articolato in cinque parti: La chiesa prima del terremoto e danni del 2016; La gestione dell’emergenza; Il percorso progettuale: dalla conoscenza al progetto di restauro e ricostruzione; L’esecuzione del primo lotto di lavori; Comunicare la ricostruzione. “In esso – ha detto – sono presenti aspetti diversi, affrontati da numerosi autori, ed offre un quadro coerente della ricostruzione. Emerge come la chiesa sia un palinsesto di varie aggiunte apportate nei secoli, spesso disconnesse e che hanno determinato una situazione di fragilità estrema, come ad esempio il campanile, che fu una aggiunta, e che ha causato tanti danni implodendo nella chiesa dopo il terremoto del 2016”.
Al termine, tutti si sono trasferiti nel Portico delle Misure per ammirarne la ricostruzione-recupero.
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