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Utility manager, al via la riforma
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Utility manager, al via la riforma
Per vendere energia bisognerà diventare professionisti: finalmente via libera alla riforma che pone fine a un danno da 10 miliardi
Il caro bollette continua a mettere a dura prova le famiglie italiane. Per questo, il Parlamento, con il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, su un ODG proposto dall’On.le Letizia Giorgianni, chiede al Governo di intervenire con urgenza a tutela dei consumatori di energia, gas e telecomunicazioni.
Oltre a prevedere che i clienti domestici vulnerabili possano accedere al servizio a tutele graduali entro il 30 giugno 2025, il provvedimento propone l’istituzione di una nuova figura professionale: il consulente per la gestione delle utenze dei servizi energetici e di telecomunicazioni, anche detto “Utility Manager”.
Si tratta peraltro di un ruolo già inquadrato dalla norma Uni 11782/2020, quindi a tutti gli effetti di un professionista certificato.
Questa figura, pensata per affiancare famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni, si renderebbe necessaria per far fronte alle crescenti difficoltà legate a:
Aumento dei prezzi delle materie prime
Politiche commerciali aggressive e poco trasparenti
Difficoltà nella scelta delle offerte più convenienti
L’Utility Manager aiuterebbe i consumatori a:
Districarsi tra le offerte del mercato
Risolvere problemi con gli operatori
Ridurre gli sprechi e ottimizzare i consumi
Il Parlamento impegna quindi il Governo ad adottare al più presto le disposizioni necessarie per istituire questa nuova figura professionale, considerata una soluzione strutturale per garantire maggiore tutela ai consumatori, in particolare a quelli più vulnerabili.
In qualità di Delegato per la Regione Umbria dell’Associazione Italiana Utility Manager (ASSIUM), sostengo con molta soddisfazione l’iniziativa dell’On. Giorgianni. Siamo esausti di vedere ogni giorno milioni di consumatori raggirati da venditori porta a porta o dal telemarketing. Le bollette possono diventare totalmente incomprensibili, tanto da mettere talvolta in difficoltà anche noi esperti. Questo crea uno squilibrio nel mercato, danneggia la concorrenza e favorisce le vendite scorrette, se non addirittura le truffe. I consumatori vengono trattati come pecore, spostati da un operatore all’altro senza poter scegliere consapevolmente.
Il danno economico causato da raggiri e mancata concorrenza è stato stimato in circa 10 miliardi di euro. Questo ovviamente si ripercuote sul costo di beni e servizi, alimentando l’inflazione e danneggiando l’economia italiana. L’aumento generalizzato dei prezzi, dalla spesa ai ristoranti, è legato anche al malfunzionamento del mercato dell’energia.
Gli italiani non solo vengono truffati, ma sono resi vulnerabili dalla mancanza di chiarezza nel settore energetico. Con l’arrivo dell’Utility Manager si farà finalmente ordine nel settore, distinguendo formalmente e legalmente i professionisti da tutti i restanti venditori improvvisati o, addirittura, senza scrupoli. A beneficiarne saranno competenza e tutela, sia per chi lavora onestamente sia, sopratuttto, per le decine di milioni di famiglie italiane.
(*) Delegato ASSIUM Umbria
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