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Norcia, 23 famiglie tornano a casa
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Norcia, 23 famiglie tornano a casa
Grande emozione alla cerimonia di riconsegna delle chiavi. Gli alloggi, riqualificati dall'Ater, erano stati dichiarati inagibili dopo il sisma del 2016
Prosegue la grande opera di ricostruzione del patrimonio Ers di Ater Umbria nelle zone terremotate. Un altro grande step è stata la riconsegna delle case che erano state dichiarate inagibili a ventitré famiglie di Norcia, in via Case Sparse. L'intervento grazie all'impegno della Regione Umbria, dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione e di Ater con i Fondi Sisma 2016, dell'Ordinanza Commissariale n°27 del 2017. Tanta emozione da parte delle famiglie che hanno ripreso possesso delle chiavi della loro case e che hanno partecipato alla cerimonia alla presenza, tra gli altri di Enrico Melasecche Assessore alle politiche della casa della Regione Umbria, di Giuliano Boccanera Sindaco di Norcia e di Emiliano Napoletti Presidente di Ater Umbria.
Gli alloggi sono dislocati in tre edifici di proprietà di Ater con le abitazioni ed un piano seminterrato per le autorimesse. Avevano subito danni tali da essere giudicati inagibili dai tecnici abilitati, a mezzo scheda AeDES.
"C'è stato un forte impegno – ha affermato l'Assessore Melasecche - da parte della Regione, dell'Ufficio della ricostruzione e di Ater per arrivare a questo momento. Tre anni fa abbiamo assegnato questi immobili all'impresa per l'apertura del cantiere ed ora la consegna delle chiavi. Il lavoro è stato fatto ed è stato fatto bene. Complimenti a tutti, anche da parte della Presidente Tesei, perché la ricostruzione quella vera la stiamo facendo. Le consegne si succedono di giorno in giorno ed è un grande piacere per la Giunta, che ha fatto tanto e sta facendo tantissimo, tirando su una rete di case da assegnare, che sono tantissime".
Emozionato anche il Sindaco di Norcia Boccanera: "Ventitré famiglie possono finalmente tornare a vivere una vita normale, quotidiana, di questo siamo contenti e fiduciosi anche per il futuro. La ricostruzione privata e pubblica è partita, abbiamo circa 60 milioni di opere pubbliche in corso, oltre 1300 decreti di ricostruzione privata e quindi stiamo lavorando, siamo certi che per la fine del mio mandato, il 70% delle persone rientrerà nelle proprie abitazioni".
"Ventitré famiglie tornano nelle loro case – ha affermato il Presidente di Ater Umbria Emiliano Napoletti - che sono state migliorate rispetto a prima, dal punto di vista della sicurezza sismica e dell'efficienza energetica. E' importante che luoghi ritornino a vivere e questa è la missione di Ater, fare in modo che ci sia la possibilità di vivere in qualità tutti i luoghi della nostra regione. Adesso si percepisce un'emozione positiva delle famiglie ritrovano una casa. Con i fondi del sisma ci sono in filiera di altri interventi che richiedono tempo e attenzione, ma i risultati arrivano e sono all'evidenza buoni".
Dal punto di vista tecnico, gli interventi di ricostruzione hanno riguardato le opere di miglioramento sismico sia negli elementi portanti che in quelli "non strutturali" come tramezzi e tamponature. I progetti hanno mantenuto la conformazione originaria, così come la distribuzione interna dei singoli alloggi. Le scelte dei materiali sono state operate nel rispetto del contesto urbano e nell'ottica dell'efficientamento energetico, con tutte caratteristiche funzionali in termini di accessibilità. In ogni alloggio sono stati completamente rifatti impianti termici, idrici sanitari ed elettrici con importanti opere di riqualificazione degli spazi esterni.
La progettazione esecutiva e la direzione dei lavori è stata effettuata dal Servizio Tecnico di Ater Umbria.
Ad eseguire i lavori: Vitale Francesco S.r.l. di Arrone (TR); Rti Gallo Costruzioni SRL di Villa di Briano (CE) – Costruzioni Generali Srl di Mugnano di Napoli (NA); Edilbradanica Calcestruzzi S.r.l. di Acerenza – Potenza
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